Il progetto definitivo del nuovo stadio Città di Arezzo segna un passaggio rilevante nel panorama italiano: è il primo impianto sportivo sviluppato secondo la nuova Legge Stadi, con standard aggiornati in materia di sicurezza, sostenibilità ambientale e prestazioni.
L’opera è pensata come infrastruttura sportiva e, allo stesso tempo, come intervento urbano integrato, capace di incidere sul tessuto economico e sociale della città.
Indice
Un impianto progettato con criteri moderni
Il nuovo stadio nasce per garantire un’esperienza visiva e funzionale paragonabile alle moderne arene europee. Il progetto elimina la pista di atletica e avvicina il terreno di gioco alle tribune, aumentando la qualità della visuale e l’intensità acustica.
Le curve saranno completamente ridisegnate, mentre la tribuna Ovest verrà mantenuta e riqualificata per preservare il legame con l’impianto storico.
La nuova tribuna Est sarà costruita con un rivestimento architettonico contemporaneo e dotata di copertura integrale.
Tutte le strutture saranno realizzate secondo gli standard Uefa e della Serie A e della Serie B, con particolare attenzione all’accessibilità universale, alla mobilità interna e ai percorsi di sicurezza.
Lo stadio Città di Arezzo costerà 35 milioni di euro più spese accessorie, sorgerà sul rifacimento di quello attuale e avrà una capienza di 12.926 posti, tutti coperti e riscaldati.

Efficienza energetica e autonomia
Uno degli elementi centrali, e che lo pone a un livello superiore rispetto ad altri stadi in Italia, riguarda la sostenibilità economica e ambientale dell’impianto.
La copertura ospiterà un sistema fotovoltaico da 1,3 MW, dimensionato per garantire un’elevata capacità di autoproduzione elettrica.
L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza energetica, riducendo in modo significativo i costi di gestione.
L’infrastruttura è pensata per aderire ai Criteri Ambientali Minimi e ai protocolli internazionali Leed ed Envision.
Tra gli interventi previsti figurano sistemi di raccolta delle acque piovane, riuso delle acque grigie, tecnologie led ad alta efficienza e interventi di mitigazione ambientale con nuove piantumazioni per migliorare il microclima del quartiere.
L’autonomia energetica e la riduzione dei consumi rappresentano un fattore economico strategico nel ciclo di vita dell’impianto:
- contribuendo a contenere i costi operativi;
- rafforzano la sostenibilità gestionale sia per il club che per l’amministrazione.
Una struttura utilizzabile 365 giorni l’anno
Oltre alla componente sportiva, il progetto introduce un modello multifunzionale che consente di sfruttare l’impianto durante tutto l’anno, generando valore economico continuo.
All’interno dello stadio sono previsti spazi commerciali, una food hall, un ristorante panoramico e aree hospitality destinate ad aziende e partner.
L’impianto includerà inoltre ambienti per eventi culturali, sociali e aziendali, insieme a una nuova piazza pubblica e percorsi ciclopedonali.
L’obiettivo è creare una polarità urbana che favorisca flussi di persone costanti, ampliando l’indotto economico collegato allo stadio.
Il modello gestionale si avvicina alle esperienze europee, dove gli impianti sportivi sono anche centri di servizi, lavoro, aggregazione e attività culturali.
Tempi e fasi del cantiere
I lavori per lo stadio Città di Arezzo inizieranno nel marzo 2026 e si svilupperanno in quattro fasi, con conclusione prevista nel 2030.
Una particolarità rilevante riguarda la continuità sportiva: lo stadio resterà funzionante durante l’intero periodo di cantiere, evitando ricadute economiche sulle attività sportive e sull’indotto cittadino.
La programmazione delle fasi consente di mantenere attive le tribune utilizzabili e di intervenire per step sulle nuove strutture dell’impianto sportivo, riducendo al minimo l’impatto operativo.