Bufera Rai, programma cancellato e telecronaca sessista e razzista

Fase delicata per l'Amministratore delegato Roberto Sergio: cos'è successo con Filippo Facci e i due telecronisti accusati di sessismo e razzismo

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Si continua a parlare di Rai dopo i cambiamenti dirigenziali e la nuova organizzazione in termini di programmazione nelle varie fasce orarie. Tra addii, nuovi arrivi e il caso Fiorello che attende d’essere risolto, la grande attenzione in merito alla rete televisiva nazionale sembrava destinata a placarsi.

Ci ha pensato però Filippo Facci a ravvivare la situazione, per così dire. Un caso che ha fatto clamore, al quale la Rai ha risposto in maniera netta. Non si tratta, però, dell’unica polemica affrontata, dal momento che l’Ad Roberto Sergio ha dovuto fare i conti con lo scandalo telecronisti, che affrontiamo nel dettaglio di seguito.

Cancellato il programma di Facci

Interrotta la collaborazione tra la Rai e Filippo Facci. Il palinsesto presentato da Roberto Sergio aveva visto inserito I Facci Vostri. Una striscia quotidiana riservata al giornalista e scrittore, che avrebbe dovuto precedere la messa in onda del Tg2 delle 13.00 a partire da settembre 2023.

La decisione è stata presa dopo alcuni giorni dai fatti avvenuti, con l’Amministratore delegato che aveva annunciato alcuni giorni di riflessione. Non era sua intenzione decidere una via da seguire sull’onda lunga delle polemiche.

Stupiti tutti coloro che si attendevano sui social un “muro protettivo” da parte delle istituzioni. Ma cosa ha portato a tutto questo? Ecco le parole utilizzate dal giornalista per analizzare il caso che vede Leonardo Apache La Russa, figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa, accusato di violenza da parte di una giovane ragazza: “Le sofisticate scienze forensi non impediscono che alla fine si scontri una parola contro l’altra, e che, nel caso, risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa e che perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca”.

Scandalo ai Mondiali del trampolino femminile

Da una bufera all’altra per la Rai, che ha fatto i conti con i commenti razzisti e sessisti della telecronaca condotta da Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi. L’evento in questione era la finale dei Mondiali del trampolino femminile sincronizzato.

Quanto ascoltato in diretta ha scatenato una lunga serie di commenti e articoli, che hanno rapidamente posto in azione chi di dovere negli uffici di Viale Mazzini. Quanto detto ha davvero dell’incredibile, al pari di una conversazione da bar tra amici dinanzi a più di un drink. Certe parole sarebbero comunque da condannare ma il fatto che si sia ritenuto di poterle pronunciare in diretta sulla Rai ha dell’incredibile.

Si tira un sospiro di sollievo dinanzi alla rapida decisione presa dalla dirigenza del Servizio Pubblico. Vediamo però di che frasi parliamo: “Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”. Da singole battute a veri e propri dibattiti inascoltabili: “Le olandesi sono grosse”, “Come la nostra Vittorioso”, “Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”.

Grande divertimento in telecronaca, lanciando messaggi beceri e monopolizzando un canale pubblico con frasi vergognose. Discutendo di una delle atlete in gara, Harper, ci si è ad esempio lasciati andare a questa “conversazione filosofica”: “È una suonatrice d’arpa. Come si suona? La si tocca?”, “La si pizzica, Si La Do”, “Questo è il vantaggio, gli uomini studiano sette note, le donne soltanto tre”, “Si La Do. Sol Sol Fa”.

Immediato l’avvio di una procedura di contestazione disciplinare per il giornalista di Rai Sport Leonarduzzi. Spazio ai provvedimenti del caso necessari, poi, per il collaboratore tecnico Mazzucchi. Ecco le parole di Roberto Sergio: “Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando a una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda. Ho chiesto al direttore di Rai Sport di far rientrare immediatamente dal Giappone il telecronista e il commentatore tecnico”.

Vedremo come terminerà questa vicenda, non la prima per Leonarduzzi. Nel 2020 si era parlato di “scivolone” per una battuta in merito alla vittoria del pilota Ogier al rally di Monza contro Ott Tanak: “Mi hanno detto una battutaccia oggi. Vogliono farmi vincere 100 euro, se la dico. Donna nanak tutta Tanak”. A tre anni di distanza, nulla è cambiato e si spera stavolta la Rai faccia ciò che deve fino in fondo.