Inter, scudetto e conti in rosso: Zhang costretto in Cina ma resta presidente

Quale sarà il futuro dell'Inter dopo lo scudetto: Steven Zhang lavora per restare presidente ed ecco il piano finanziario per i prossimi tre anni

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Come da pronostico, l’Inter ha vinto lo scudetto nella stagione 2023-24. Ne saranno sollevati i siti di scommesse che avevano iniziato con largo anticipo a pagare le quote di numerosi utenti. Ci sarebbe tanto da dire, sportivamente parlando, dall’affascinante successo sancito dal derby contro il Milan alla gestione Inzaghi, fino al futuro del progetto tecnico. È però decisamente più interessante affrontare il tema economico, che da anni ormai tiene banco in casa nerazzurra. Steven Zhang sembra destinato a restare presidente del club, ma come?

Zhang-Pimco, i debiti dell’Inter

Steven Zhang è “costretto a stare in Cina”. Le parole di Massimo Moratti a Radio 24, a giustificare l’assenza del presidente (per la prima volta nella sua storia l’Inter ha vinto senza il suo presidente a festeggiare), sollevano un piccolo caso.

“Non è colpa sua”, ha spiegato, il che ha spinto molti a supporre che la permanenza a migliaia di km di distanza da Milano sia dovuta alla condanna nel contenzioso con China Construction Bank. Aleggia il mistero intorno a quest’assenza, ma è certo che il 32enne erede dell’impero Suning non sta vivendo un anno facile, anzi.

Al centro dei suoi pensieri c’è di certo il rifinanziamento del debito con Oaktree. Rifinanziarlo non è possibile, ma un nuovo accordo con il fondo Pimco (per 400 milioni di euro, circa) potrebbe consentire di saldare il dovuto, allontanando per il momento le prospettive di un disastro finanziario e societario dall’Inter. Se tutto andasse nel miglior modo possibile, con ogni pezzo del domino al proprio posto, Zhang avrebbe guadagnato tre anni per riuscire a trasformare radicalmente il bilancio del suo club, attualmente in rosso in maniera evidente.

Un debito tanto notevole da spingere altri club a porre dubbi sulla regolarità del campionato. Chi vince indebitandosi in maniera gigantesca, passando da un finanziamento all’altro, può dire d’aver lottato ad armi pari?

Di certo i nerazzurri hanno avviato un percorso verso il raggiungimento della sostenibilità, che richiede però lunghe tempistiche. Non una scelta totalmente libera. Da un lato c’è l’obbligo di non ritrovarsi costantemente in crisi a causa dei debiti legati a vari fondi. Dall’altro, invece, le richieste della UEFA riguardo al nuovo Fair Play Finanziario.

I risultati? L’esercizio 2023-24 dovrebbe dimezzare la perdita della scorsa stagione di 85 milioni di euro. Minori gli introiti dalla Champions League, ma notevoli le plusvalenze garantite da Onana e Brozovic. Aumentati inoltre i guadagni dai diritti televisivi della serie A, con un “assegno” da 100 milioni di euro e non di 87 come nella passata annata. A ciò si aggiunge un miglioramento anche delle sponsorizzazioni, con accordi per 76 milioni di euro, rispetto ai precedenti 53. Un ultimo contributo è inoltre garantito dal bonus per lo scudetto.

Conti in rosso: il programma futuro

Insieme con la Juventus, l’Inter prenderà parte al Mondiale per Club, di fondamentale importanza in questa condizione di bisogno. Si svolgerà tra giugno e luglio 2025 e richiederà di certo una rosa più ampia e competitiva. I ricavi saranno distribuiti in due bilanci. Parte entro il 30 giugno 2025 e parte entro il 30 giugno 2026. Una cascata di milioni da aggiungere a quelli garantiti dal nuovo formato della Champions League.

Guardando al potenziale accordo con Pimco, nelle casse del club resterebbero 100 milioni di euro, circa, una volta saldato il debito contratto con Oaktree. Come detto, però, tutto ciò rinvia il problema ma non lo risolve. Il debito legato al bond da 400 milioni che scadrà a febbraio 2027 resta vivo.

Si ha dunque l’impressione d’essere giunti al passo di svolta conclusivo. O l’Inter sarà in grado di restare in piedi finanziariamente da sola, o dovrà cambiare proprietà. Ecco il piano per i prossimi anni:

  • 30 giugno 2024: 3,57 milioni di euro;
  • 30 dicembre 2024: 3,69 milioni di euro;
  • 30 giugno 2025: 3,82 milioni di euro;
  • 30 dicembre 2025: 3,95 milioni di euro;
  • 30 giugno 2026: 4,08 milioni di euro;
  • 30 dicembre 2026: 4,22 milioni di euro;
  • 9 febbraio 2027: 391,67 milioni di euro.