Diritti TV, la serie A “diventa americana”: il canale della Lega è più vicino

La Lega di serie A ha ricevuto un'offerta decisamente allettante. Per fare in modo di poterla seriamente prendere in considerazione, però, ecco cosa deve succedere

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Si continua a discutere dei diritti TV per la serie A. Una questione che tiene banco da tempo ormai. Nella giornata di oggi si sono tenute le nuove trattative tra la Commissione della Lega di serie A e i broadcaster che sono rimasti in gara. Ecco cos’è accaduto e quali sono le prospettive per il futuro della messa in onda dello sport più seguito in Italia.

Diritti TV serie A

Non è ancora stata assegnata la trasmissione delle gare di serie A per il ciclo 2024-2029. L’elenco delle pretendenti inizialmente comprendeva anche Amazon, che su Prime Video trasmette già alcuni big match di Champions League. Gare comprese nell’abbonamento Prime, mentre per i nuovi iscritti è possibile assistere gratuitamente agli incontri dando il via al periodo di prova di 30 giorni, al termine del quale si potrà scegliere tra l’opzione mensile (4,99 euro) e annuale (49,90 euro).

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Il colosso ha però fatto un passo indietro. Sono rimasti tre i colossi in competizione. Si tratta di DAZN, che oggi vanta l’esclusiva del pacchetto serie A. Per meglio dire è l’unico broadcaster che può mandare in onda tutte le gare settimanali. Sky, che resta in sfida per il ciclo 2024-29, può soltanto trasmettere tre gare per singolo turno. A ciò si aggiungono le Coppe europee, visibili anche su NOW, insieme con tennis, basket, rugby e non solo. All’elenco è da aggiungere, poi, Mediaset, che su Infinity trasmette già la quasi totalità della Champions League, come Sky del resto, coprendo per intero i percorsi delle italiane (eccezion fatta per le esclusive di Prime Video, ndr).

Purtroppo la nuova fase delle trattative non ha dato i frutti sperati. I mesi passano e il gioco delle parti prosegue, con alcuni club intrigati dall’ipotesi del canale della Lega di serie A, e altri interessati a restare sui binari già tracciati. In una nota è stato spiegato come sia stato necessario accodare una proroga della validità delle offerte, dal 15 al 23 ottobre, incluso. Si prende tempo, dunque, prima di procedere con l’apertura delle buste.

Canale di Lega: arrivano gli americani

Considerando questa complessa situazione, prende sempre più corpo l’ipotesi del canale di Lega. Non una possibilità remota, non più almeno. A dare una spinta netta a questo progetto è l’interessamento da parte del fondo statunitense Oaktree. Ci sarebbe tutta l’intenzione di finanziare in buona parte la creazione e distribuzione di un canale televisivo della Lega serie A.

In questo modo si andrebbero a rimuovere dall’equazione i broadcaster esterni, rivolgendosi direttamente ai club del massimo campionato di calcio italiano. Una vera e propria rivoluzione che, come riportato da Bloomberg, potrebbe non essere poi così distante.

Il fondo californiano non è alla sua prima esperienza indiretta con il nostro sistema. ha infatti già concesso un finanziamento da 275 milioni a Suning e agli Zhang, azionisti di maggioranza dell’Inter nel 2021. Nei giorni scorsi è stata presentata una proposta molto allettante, da ben 1 miliardo di dollari garantito a stagione per la creazione del canale.

Si tratterebbe di un investimento minimo garantito, come parte di un accordo pluriennale. Nella lettera inviata si fa riferimento anche a una soglia temporale massima, pari a 10 anni, a patto di non ridiscutere i termini in futuro. Un miliardo come quota minima, dunque, con Oaktree disposta anche ad aumentare il proprio investimento, a seconda del numero di abbonati raggiunto.

Ad oggi, però, questa opzione non è ancora vagliabile. Le procedure devono essere rispettate e prevedono l’esplorazione dell’opzione di vendere i diritti TV ai broadcaster. Ecco le parole di un portavoce della serie A. La prima fase di trattative è dunque salvaguardata. Viene però da chiedersi cosa accadrà nel caso in cui le proposte di Sky, DAZN e Mediaset non dovessero soddisfare. Qualora ci fosse un totale rifiuto, si andrebbero ad aprire le buste con le sei proposte per la commercializzazione e distribuzione del canale della Lega, giunte entro il 14 giugno. Oaktree entrerebbe in gioco soltanto dinanzi a un no per queste ulteriore soluzioni. Gli step sono tanti ma la lettera giunta può generare discussioni interne tra i club di serie A. Non è da escludere un no compatto, che possa indirizzare la trattativa verso l’America.

 

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