Rimborsi, indennità e diaria: quanto guadagna un parlamentare

Quanto guadagna un parlamentare in Italia? Ecco tutte le cifre percepite da deputati e senatori

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quanto guadagna, oggi come oggi, un parlamentare? A quanto ammonta il suo stipendio mensile. Volendo dare una risposta veloce potremmo dire che ad un parlamentare spetta un’indennità netta pari a 5.000 euro. Ma sarebbe riduttivo affermare che il suo stipendio si fermi unicamente a questa cifra, perché è costituito anche da altre voci.

Prima di procedere e tentare di capire quanto guadagni un parlamentare, è necessario ricordare che l’indennità è stata introdotta attraverso l‘articolo 1 della Legge n. 1261/65, grazie la quale sono stati attribuiti agli uffici di Presidenza delle Camere il compito di determinare l’ammontare dell’indennità mensile in modo tale che non vada a superare

il dodicesimo del trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate.

Quanto guadagna un deputato

Un deputato ha un’indennità – corrisposta per dodici mensilità – pari a 5.269,04 euro, dalla quale è necessario sottratte le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale dello stesso. Prendendo in considerazione il valore medio di tali imposte, ogni mese l’indennità è pari grosso modo a 5.000 euro.

La diaria

Ad ogni deputato viene riconosciuta una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Questa somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato. Attualmente l’ammontare complessivo della diaria è pari a 3.503,11 euro.

Il deputato che partecipa ad almeno il 30% delle votazioni nell’arco della giornata viene considerato presente.

Il rimborso delle spese per l’esercizio di mandato

La diaria che abbiamo visto non è l’unico indennizzo che arriva ai parlamentari. Il 30 giugno 2012 è stato il rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, che è andato a sostituire il contributo per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori. Questo rimborso risulta essere pari a 3,690 euro ed è corrisposto a ciascun deputato con le seguenti modalità:

  • il 50% viene erogato a titolo di rimborso per le spese che devono essere attestate, tra le quali ci sono i collaboratori, le consulenze, le ricerche, la gestione dell’ufficio, l’utilizzo di reti pubbliche di consultazione di dati;
  • il rimanete 50% viene erogato forfettariamente.

Spese di trasporto, di viaggio e telefoniche

I deputati, inoltre, risultano essere in possesso di alcune tessere che permettono loro di circolare sulla rete autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti in Italia. È previsto, inoltre, un rimborso spese su base trimestrale per i loro trasferimenti tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e Montecitorio e tra la residenza e l’aeroporto più vicino. Il rimborso è pari a 3.323 euro per il deputato che deve percorrere fino a 100 chilometri per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza e 3.995 euro se la distanza risulta essere superiore.

È previsto, inoltre, un rimborso forfettario delle spese telefoniche pari a 1.200 euro.

Quando guadagna un senatore

Sostanzialmente un senatore guadagna quanto un deputato. L’indennità mensile, al netto dei vari trattamenti previdenziali, assistenza sanitarie, indennità mensile e così via, risulta essere pari a 5.304,89 euro. Andando a toglierci l’Irpef e le varie addizionali locali, l’importo netto non supera i 5.000 euro a seconda delle regioni.

Diaria

Anche per i senatori è prevista una diaria, che è stata fissata dal Consiglio di Presidenza in 3.500 euro. Anche in questo caso – come per i deputati – sono previste delle decurtazioni per ogni giornata di assenza dai lavori parlamentari. Come si legge dal sito del Senato:

In particolare è penalizzata l’assenza dalle sedute delle Commissioni e delle Giunte in cui si svolgano votazioni; per quel che riguarda i lavori dell’Assemblea, la decurtazione della diaria si applica se il Senatore non partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell’arco della giornata.

Rimborso spese generali

Anche i senatori ricevono un rimborso forfetario delle spese generali, che risulta essere pari a 1.650 euro. In questo caso l’importo risulta essere stato determinato direttamente dal Collegio dei Senatori Questori. L’operazione è stata effettuata nell’ambito del riordino delle competenze economiche dei Senatori ed è stata mantenuto invariato l’onere complessivo che gravava sul bilancio del Senato per i due rimborsi soppressi.

Rimborso spese per l’esercizio di mandato

I senatori hanno diritto a ricevere anche un rimborso spese per l’esercizio di mandato, che risulta essere pari a 2.090 euro al mese. Questa cifra è sottoposta a rendicontazione quadrimestrale e in un’ulteriore cifra pari a 2.090 euro al mese che viene erogata in maniera forfettaria.