Francesco Lollobrigida: che lavoro svolgeva il ministro del governo Meloni

C'è subito stata grande curiosità in merito al ministro, cognato di Giorgia Meloni: ecco che lavoro faceva prima di riuscire a ricoprire questa carica

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Francesco Lollobrigida è una figura molto in vista del governo di Giorgia Meloni. Il suo nome è subito apparso in numerosi articoli dopo l’annuncio dei ministri dell’esecutivo, considerando lo stretto rapporto con la premier. Si tratta infatti di suo cognato, compagno da molti anni della sorella Arianna Meloni, dalla quale ha avuto due figlie.

Che lavoro faceva: gli inizi del ministro

Il governo Meloni lo ha indicato come ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare. Grande curiosità in merito alla sua figura, a partire dalla lontana parentela con la compianta attrice Gina Lollobrigida. In molti si chiedono come sia giunto a ricoprire tale carica, dunque quale fosse il suo lavoro precedente. Proviamo a fare luce su questo aspetto.

Il mondo della politica lo ha appassionato fin da giovanissimo. Non si tratta affatto di un volto nuovo in tal senso, anzi. Si è fatto le ossa, si può dire, nel Fronte della Gioventù, per poi veder accrescere la propria posizione anno dopo anno, scalando i ranghi di Alleanza Nazionale prima e di Fratelli d’Italia, che ha contribuito a fondare.

È stato assessore presso il comune di Ardea, così presidente di Alleanza Nazionale di Roma. Nel 2010 è stato assessore nella giunta regionale del Lazio e nel 2013, un anno dopo la fondazione, è responsabile nazionale di Fratelli d’Italia. Eletto deputato nel 2018, diventa capogruppo del partito a Montecitorio. Per rispondere alla domanda sul precedente lavoro del ministro, è sempre stato in politica, di fatto fin dalla sua laurea in giurisprudenza.

Quanto guadagna Francesco Lollobrigida

Ricollegandoci all’ampio discorso lavorativo del ministro Francesco Lollobrigida, scendiamo nel dettaglio e spieghiamo quanto guadagni con le sue attività politiche. Prima di tutto, si tratta di un deputato, il che gli garantisce un’indennità di 5mila euro netti mensili. Una cifra alla quale occorre aggiungerne 3.503,11 di diaria. È bene spiegare di cosa si tratta: rimborso spese di viaggio e soggiorno; indennità di trasferta. Da considerare, inoltre, un rimborso spese che può variare da 3.323,70 fino a 3.995,10. Cifra non mensile, bensì trimestrale, con riferimento ai trasporti adoperati.

Si può dunque parlare di uno stipendio superiore ai 14mila euro, senza tener conto di eventuali indennità di funzione. Proseguendo l’analisi, si sottolinea l’assegno di fine mandato, previsto per tutti i deputati e senatori. Si tratta dell’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, moltiplicato però per il numero di anni effettivi del mandato.

Considerando come con il governo di Giorgia Meloni sia divenuto ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, ci si aspetterebbe un doppio stipendio. Maggiori le responsabilità, maggiori i guadagni. Le cose però non stanno così, non più almeno. Si tratta di una rivoluzione voluta dal governo Letta, che ha fatto passare una riforma che prevede la permanenza unica dello stipendio da deputato o senatore.

Andando indietro negli anni, si evidenzia come la dichiarazione dei redditi del 2018, che fa riferimento al 2017 come periodo d’imposta, sottolinei un reddito complessivo di 19.200 euro. Al tempo, però, non era ancora deputato. Ben differente la dichiarazione del 2022, con riferimento al 2021. In questo caso, infatti, il reddito complessivo riportato al Fisco è di 104.792 euro. Una differenza evidente e sostanziale, pari a più di 80mila euro.