Rc auto, nel 2023 scattano gli aumenti: ecco per chi

Salgono i premi assicurativi per la platea di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa negli ultimi 12 mesi, ma anche per i più virtuosi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Saranno oltre 815mila gli automobilisti che vedranno lievitare durante questo nuovo anno appena iniziato l’assicurazione della propria automobile. A rilevare gli aumenti è l'”Osservatorio Facile.it”, il quale sottolinea come già a dicembre 2022 il premio medio sull’Rc auto in Italia è stato poco più di 458 euro, pari al 7,23% in più rispetto allo stesso mese del 2021.

Rc auto, nel 2023 scattano gli aumenti: l’analisi

Secondo l’analisi del portale di comparazione tra le tariffe delle diverse agenzie, condotta sulla base di un campione di 720mila preventivi presi in considerazione, gli automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito perché hanno causato un sinistro con colpa negli scorsi 12 mesi saranno il 2% in più rispetto all’anno passato (qui avevamo spiegato come risparmiare sull’Rc auto in caso di incidente).

I rincari interesseranno però anche coloro che non hanno causato alcun incidente alla guida: stando a un’altra indagine del portale, sarebbero 1,5 milioni gli automobilisti che hanno dichiarato di considerare la possibilità di non rinnovare l’assicurazione a causa degli aumenti, e già nei primi tre trimestri del 2022 erano stati oltre 700mila gli automobilisti che avevano dichiarato di non aver effettuato il pagamento dell’Rc auto.

Secondo l’indagine, la percentuale di coloro che hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,51% a livello nazionale, mentre “guardando al campione su base regionale – scrivono dal portale di assicurazioni – al primo posto c’è ancora una volta la Liguria: nella regione il 3,32% dei guidatori vedrà aumentare il costo dell’Rc auto. Seguono gli automobilisti di Lazio (3,05) e Piemonte (3,02%)” Al fondo di questa classifica troviamo gli automobilisti calabresi per il 1,52% dei casi, della Basilicata (1,87%) e del Molise (2,02%).

Scendendo nel dettaglio del campione oggetto dell’analisi, l’automobilista tipo che riceverà lo scatto del premio assicurativo, tra coloro che ha dichiarato un sinistro con colpa, è un uomo nel 2,32% dei casi e donna nel 2,84%. Dal punto di vista anagrafico sono più gli over 65 (3,10%) rispetto alla fascia 25-34 anni (2,23%) neopatentati, che ricoprono l’1,74% del campione.

A livello professionale, gli agenti di commercio sono la categoria più coinvolta nei sinistri con colpa (3,16%), seguono i pensionati (3,04%) e i liberi professionisti (2,73%).

I rincari sull’auto nel 2023: carburanti e pedaggi

Gli aumenti nel settore assicurativo rientrano in un quadro di rincari che a causa dell’aumento del costo della vita sta riguardando tutto il mondo dell’auto.

Nella stangata che attende gli automobilisti rientra già dal primo gennaio la mancata proroga del taglio delle accise sulla benzina e l’aumento dei pedaggi autostradali.

L’intervento sul prezzo dei carburanti, introdotto dal Governo Draghi sottraendo 30,5 centesimi al costo di benzina e diesel, è stato successivamente prorogato dal nuovo esecutivo a guida Fdi soltanto fino allo scorso 31 dicembre e per uno sconto più contenuto di 18,3 centesimi.

Secondo le stime dell’associazione dei consumatori Codacons, l’aumento su un pieno sarà di 9,15 euro, che su base annua comporta una spesa maggiore di 219,6 euro. Mentre Assoutenti prevede 366 euro in più all’anno per famiglia.

I costi aumenteranno anche per viaggiare in autostrada, dove dall’inizio di quest’anno i pedaggi sono già aumentati in media del 2% e sono destinati a salire a luglio di un altro 1,34%.