Milano, in vigore il divieto di fumare all’aperto: le regole e cosa si rischia

Dal 19 gennaio è vietato fumare nei parchi o mentre si aspetta il bus: quanto si paga in caso di multa

Il traffico, le caldaie, ma non solo. A contribuire a rendere Milano una delle città più inquinate d’Europa ci sono anche le sigarette, dannose non solo per i polmoni di chi fuma, ma anche per quelli di tutti i cittadini. Per questo motivo il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ha istituito il divieto di fumare all’aria aperta. Da martedì 19 gennaio, quindi, sarà punito chi verrà sorpreso a fumare alla fermata del bus, nei parchi, nei cimiteri e nelle aree cani di Milano.

Milano, divieto di fumo all’aperto: cosa dice il divieto

Il divieto di fumo è contenuto nel Regolamento per la qualità dell’aria approvato a novembre. Sarebbe dovuto scattare con l’inizio del nuovo anno, ma per problemi tecnici è stato rinviato al 19 gennaio. In sostanza, non si potrà più fumare presso le fermate dei mezzi pubblici, nei parchi, nelle aree cani, nei cimiteri e negli stadi. Sono inclusi anche i posteggi dei taxi.

C’è però un’eccezione: si potrà continuare a fumare nel caso in cui ci siano 10 metri di distanza  ci si mantiene ad almeno dieci metri di distanza da altre persone, si potrà fumare.

In caso di trasgressione, multe da 40 a 240 euro. Il Comune, comunque, prevede una prima fase (breve) di ‘tolleranza’, in cui si darà il tempo alle persone di venire a conoscenza dei nuovi divieti. Già nei prossimi giorni partirà una campagna di affissioni con dei cartelli in tutti i luoghi dove è la sigaretta è fuorilegge. A tal proposito l’Idroscalo, un’oasi verde di 1,6 milioni di metri quadrati, diventerà smoking free a partire dall’8 febbraio: vietate anche le sigarette elettroniche.

Milano, divieto di fumo all’aperto: nuove misure dal 2025

Dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto. Alla base della decisione la volontà di tutelare i non fumatori dal rischio dovuto al fumo passivo e, in secondo luogo, contribuire a ridurre l’inquinamento in città.

Il Regolamento per la qualità dell’aria contiene comunque altri obblighi già entrati in vigore, come il divieto di installare nuovi impianti a gasolio e biomassa per il riscaldamento degli edifici. Dal 1° ottobre 2022, invece, sarà vietato utilizzare gasolio anche negli impianti di riscaldamento già esistenti.