Torino, stretta per fumare all’aperto: si dovranno rispettare nuove regole

A Torino il comune ha emanato una nuova ordinanza dove viene vietato fumare all'aperto se nel raggio di 5 metri ci sono delle persone. Una mossa per sollecitare il rispetto e il senso civico

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Una nuova normativa a Torino sta cambiando radicalmente il panorama per i fumatori, perché, dopo una riunione al Comune è stato deciso che verrà esteso il divieto di fumo anche agli spazi aperti entro un raggio di 5 metri da altre persone, a meno di un esplicito consenso.

Questo divieto, approvato ieri in Sala Rossa grazie alla modifica del regolamento comunale proposta dal consigliere Radicale Silvio Viale, ha generato un dibattito acceso sulla questione del rispetto dei non fumatori e dell’educazione civica.

“Fumo? Mi sposto”: lo slogan del consigliere Silvio Viale

Secondo Viale, questa misura va oltre la mera considerazione sanitaria, essendo principalmente una questione culturale che promuove il rispetto reciproco e la cortesia nei confronti di chi non fuma. “Fumo? Mi sposto”, afferma il consigliere, sottolineando l’importanza di una consapevolezza diffusa sul tema del fumo passivo e della necessità di mantenere spazi pubblici salubri e accoglienti per tutti.

La nuova normativa estende il divieto di fumo non solo ai luoghi chiusi, ma anche alle code, alle fermate dei bus, alle manifestazioni all’aperto, nei parchi e nei dehor. I fumatori sono chiamati a rispettare la distanza di 5 metri dalle altre persone, al fine di ridurre l’impatto del fumo, che resta la principale causa di patologie mediche e oncologiche.

In caso di consenso da parte degli amici presenti, sarà consentito fumare in compagnia a un tavolino all’aperto, purché non ci siano altri tavoli nelle immediate vicinanze.

La giunta comunale auspica che questa misura possa anche sensibilizzare sul problema dell’abbandono di mozziconi, causa, tra le altre, dell’inquinamento e del degrado ambientale.  L’obiettivo è quello di favorire una maggiore responsabilità da parte di tutti i cittadini.

Una normativa per educare al rispetto verso il prossimo

Il consigliere comunale Silvio Viale ha fornito una chiara motivazione alla nuova misura anti-fumo adottata, dicendo che essa rappresenta non solo una questione sanitaria, ma soprattutto una questione culturale di rispetto verso i non fumatori e di buona educazione civica.

Viale ha evidenziato l’evoluzione delle abitudini legate al fumo nel corso degli anni, affermando di come anche i fumatori più accaniti preferiscano ora limitare il consumo in spazi privati come balconi, finestre o cortili. La misura, secondo il consigliere, contribuirà alla riduzione dell’impatto del fumo, principale causa, come anticipato poc’anzi, di numerose patologie mediche e oncologiche, per un consumo più consapevole.

È stato inoltre chiarito che la nuova normativa non mira a proibire il fumo, ma a regolamentarne l’uso in spazi pubblici, applicabile a tutti i tipi di sigaretta.

L’ordinanza anti-fumo segue l’esempio di Milano

L’iniziativa segue l’esempio di Milano. A partire dal 19 gennaio 2021, la città meneghina ha adottato una rigorosa politica anti-fumo che estende il divieto di fumo anche agli spazi all’aperto. Secondo le disposizioni del “Regolamento per la qualità dell’aria”, approvato il 19 novembre 2020 a Palazzo Marino, è vietato fumare non solo nei luoghi chiusi, ma anche all’aria aperta se ci sono altre persone entro un raggio di 10 metri.

Questa normativa ha rappresentato un passo verso la tutela della salute pubblica e la promozione di ambienti più salubri e privi di fumo passivo.