Il Ministero della Salute ha emesso un nuovo avviso di richiamo per altri due lotti di formaggio Castelmagno DOP, marchiati Beppino Occelli e Terre d’Italia di Carrefour. La ragione del richiamo è ancora una volta la presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga.
Questi prodotti sono venduti in fette dal peso variabile, con i numeri di lotto 23147011 e 23154011 e date di scadenza comprese tra il 02/03/2024 e l’11/05/2024 (12/05/2024 solo per il formaggio a marchio Beppino Occelli).
L’altro richiamo avvenuto a metà febbraio
Il formaggio Castelmagno DOP è stato prodotto dall’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. presso lo stabilimento situato in contrada Marobert 3, a Monterosso Grana, in provincia di Cuneo (marchio di identificazione IT01742CE). Successivamente, i formaggi sono stati stagionati dall’azienda Beppino Occelli nello stabilimento ubicato in località Prella 65/C a Farigliano, sempre in provincia di Cuneo (marchio di identificazione IT L4C8Z CE).
Come misura precauzionale, l’azienda consiglia di evitare il consumo del formaggio con le date di scadenza e i numeri di lotto menzionati. I consumatori che possiedono i prodotti soggetti a richiamo possono restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati.
In precedenza, il Ministero della Salute a febbraio aveva già annunciato il richiamo di un lotto di Castelmagno DOP commercializzato con i marchi Beppino Occelli, Terre d’Italia e Tino Paiolo, a causa della presenza di Escherichia coli Stec.
In quel caso, il lotto soggetto al richiamo era il 23151011 e riguardava il formaggio prodotto da Castelmagno DOP per diversi marchi. Il primo prodotto richiamato era marchiato Beppino Occelli ed era stato realizzato nello stabilimento in Località Prella 65/C, 12060 a Farigliano, in provincia di Cuneo. La data di scadenza era il 9/3/24. Il secondo era marchiato Tino Paiolo ed era stato prodotto dalla Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C. S.S. nello stabilimento in B.ta Marobert n°3, 12020 a Monterosso Grana, sempre in provincia di Cuneo. La scadenza era il 29/2/24. Il prodotto veniva venduto in forme intere da 2 kg.
Cause e sintomi dell’Escherichia coli
L’escherichia coli è un batterio che può causare una serie di malattie intestinali e, in alcuni casi, anche infezioni extra-intestinali. Le infezioni possono essere contratte attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati e possono essere particolarmente pericolose per bambini piccoli e anziani, che potrebbero sviluppare forme di insufficienza renale potenzialmente mortali. Per contrastare il rischio di infezione, è consigliabile cuocere i cibi a una temperatura sufficientemente alta per neutralizzare il batterio.
I sintomi più comuni di un’infezione da Escherichia coli includono diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. Non esiste alcun farmaco specifico per proteggersi dall’infezione da Escherichia coli, quindi è essenziale concentrarsi sulla prevenzione.
Alcune precauzioni utili includono evitare cibi a rischio come carne insufficientemente cotta e latte non pastorizzato, oltre a lavare accuratamente gli alimenti crudi e gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo il contatto con carne cruda o altri prodotti a rischio. È anche importante mantenere un’adeguata igiene personale, lavandosi accuratamente le mani prima di cucinare, dopo essere stati in bagno, dopo aver cambiato pannolini o dopo aver toccato animali.