Frappe di carnevale e dessert ritirati dai supermercati

Frappe di carnevale e dessert ritirati dai supermercati per presenza di allergeni e rischio fisico: il richiamo del ministero della Salute

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Con due nuovi richiami da parte del ministero della Salute, il 23 e 24 gennaio 2024, è stato comunicato il ritiro dal supermercato di diversi lotti inerenti prodotti alimentari, ovvero frappe e dessert venduti al pubblico, rispettivamente segnalate per presenza di allergeni (nel caso dei dolci di carnevale) e rischio fisico (nel secondo caso).

Dessert Toblerone ritirato dai supermercati per rischio fisico: i lotti segnalati

Martedì 23 gennaio il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo che ha interessato diverse confezioni del dessert Toblerone, prodotto dalla Dessert Factory SA in Belgio e venduto anche nei supermercati italiani.

Nello specifico, i prodotti sono stati segnalati per “rischio fisico”, ovvero possibile presenza di corpi estranei (plastica) nelle confezioni da 180 grammi.

Le confezioni sono quelle che rientrano nel lotto di produzione “133120016” con scadenza 23 gennaio 2024, 24 gennaio 2024, 30 gennaio 2024, 1 febbraio 2024, 5 febbraio 2024, 7 febbraio 2024.

Frappe di Carnevale vendute ai supermercati ritirate per rischio chimico

Mercoledì 24 gennaio 2024, alla segnalazione del dessert Toblerone, ha fatto seguito un altro richiamo da parte del ministero della Salute, che anche questa volta ha interessato dei prodotti dolciari, ovvero: le tipiche frappe di carnevale, ritirate dai supermercati per rischio chimico.

In questo caso le Frappe Bianche sono prodotte da Santangelo Group con sede a Terni (Via G. Natta, 22 – 05100),  lotto di produzione L24006 e data di scadenza 20-05-2024, vendute in confezioni da 130 grammi in vaschetta flowpack.

Il motivo del richiamo, si legge nel documento del ministero, è riconducibile all’etichetta difettatta, che espone i consumatori a rischio chimico per la mancanza di indicazione dei seguenti allergeni: solfiti da vino, latte e senape.

Cosa fare se si ha in casa un prodotto richiamato dal ministero della Salute

Sia nel caso delle frappe di Carnevale che in quello dei dessert, ma in generale questo vale per qualsiasi prodotto, chi ha acquistato qualcosa che è stata poi richiamata dal ministero della Salute – oltre a evitarne il consumo, specie se soggetto a rischio – può restituire al punto vendita quanto comprato, chiedendone il rimborso.

Gli operatori del settore alimentare, quindi anche i supermercati, hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato.

In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, il negozio è tenuto a provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del ministero della Salute.

La pubblicazione del richiamo nel portale internet del Ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’operatore alimentare, previa valutazione della ASl. Oltre ai richiami di prodotti alimentari, sono pubblicate on line anche le revoche dei richiami successivi a risultati di analisi favorevoli, scadenza o per altri motivi.

Sono autentici e assolvono agli obblighi di informazione ai consumatori soltanto i richiami e revoche pubblicati nel portale del Ministero della Salute. Il Ministero della salute non è responsabile di avvisi non pubblicati nel portale e di eventuali manipolazioni o falsi diffusi on line, per i quali si riserva denuncia all’autorità giudiziaria.