Con le festività natalizie e di Capodanno, nelle case degli italiani si accumulano avanzi di cibo. Pranzi e cene lasciano in eredità piatti già pronti che spesso vengono consumati nei giorni successivi, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. Una pratica diffusa e positiva, ma che deve essere gestita con attenzione per evitare rischi per la salute.
A richiamare l’attenzione sui comportamenti corretti è l’Istituto Superiore di Sanità, che ha diffuso una serie di indicazioni operative per conservare e consumare gli avanzi in sicurezza. Le raccomandazioni sono state elaborate nell’ambito del progetto Sac, che analizza la percezione della sicurezza alimentare e mira a migliorare la qualità delle informazioni a disposizione dei consumatori.
Indice
Avanzi di Natale e sicurezza alimentare
Gli alimenti cotti, soprattutto se manipolati più volte o conservati in modo scorretto, possono diventare un veicolo di contaminazioni batteriche. Durante le feste il rischio aumenta: grandi quantità di cibo restano a temperatura ambiente più a lungo del normale o vengono riscaldate ripetutamente.
Seguire alcune regole di base permette di conciliare il recupero delle pietanze con la tutela della salute. Ridurre lo spreco non significa consumare tutto, ma sapere quando e come conservare, riscaldare o, se necessario, eliminare un alimento.
Il decalogo dell’Iss per gestire gli avanzi in sicurezza
L’Istituto Superiore di Sanità ha sintetizzato le principali buone pratiche in un vero e proprio decalogo, pensato per l’uso quotidiano durante e dopo le festività.
- Pianificare con attenzione la spesa, calcolando le quantità in base al numero di ospiti, per limitare fin dall’inizio la produzione di avanzi.
- Trasferire subito gli avanzi in contenitori puliti e chiusi, evitando di lasciarli nelle pentole utilizzate per la cottura.
- Evitare cicli ripetuti di riscaldamento e raffreddamento, riscaldando solo la porzione che si intende consumare.
- Riporre gli alimenti in frigorifero o freezer entro poche ore dalla cottura: i cibi preparati non dovrebbero restare a temperatura ambiente per più di due ore.
- Consumare gli avanzi conservati in frigorifero entro 2-3 giorni, collocando i cibi cotti sui ripiani alti e separandoli da quelli crudi.
- Mantenere ben refrigerate tutte le preparazioni, con particolare attenzione a piatti più delicati come creme e salse.
- Prestare attenzione alle preparazioni facilmente deperibili, come l’insalata russa, limitando gli spostamenti continui tra frigorifero e tavola.
- Non conservare preparazioni diverse nello stesso contenitore, per ridurre il rischio di contaminazione crociata e preservare qualità e sapore.
- Per il congelamento, usare solo contenitori adatti al freezer, suddividendo gli alimenti in porzioni piccole da consumare in un’unica volta.
- Non consumare cibi che mostrano segni di deterioramento, come muffe, odori anomali, cambiamenti di colore o consistenza.
Seguire il decalogo significa anche organizzare in modo corretto gli spazi di conservazione. Il frigorifero deve mantenere una temperatura costante e adeguata, mentre il congelatore permette di prolungare la vita degli avanzi solo se questi vengono confezionati in modo appropriato. Porzionare prima di congelare aiuta a evitare sprechi e riduce il numero di manipolazioni successive.
Ridurre gli sprechi e non rischiare la salute
Recuperare gli avanzi è una buona abitudine, ma solo se accompagnata da attenzione ai tempi, alle temperature e allo stato degli alimenti.
Del resto secondo Coldiretti lo spreco alimentare in Italia nel periodo delle feste natalizie può tradursi in circa 575.000 tonnellate di cibo buttato, con un impatto economico complessivo che supera i 9,6 miliardi di euro se si considera l’intera filiera (produzione, distribuzione e consumi domestici). Quindi va bene ridurre gli sprechi, ma stando attenti alla salute.