Tajani è favorevole agli eurobond per la difesa europea: cosa sono e chi ci guadagnerebbe

Il ministro Tajani è favorevole agli eurobond per la difesa: cosa sono e chi ci guadagna in Italia

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Redazione

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Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha ribadito di essere favorevole agli eurobond, strumenti di debito a livello europeo, per finanziare una maggiore integrazione del settore della difesa. Il vicepremier ha chiesto anche che la prossima commissione europea abbia un commissario alla Difesa.

Da diversi mesi la commissione europea, per voce della presidente Ursula von der Leyen, insieme a personaggi di spicco della politica e dell’economia europee come l’ex presidente del consiglio Mario Draghi, hanno preventivato un intervento deciso dell’Unione europea sul mercato della difesa continentale per renderlo più integrato. La Commissione ha anche varato un piano, ma senza previsione di debito.

Le dichiarazioni di Tajani

In un’intervista rilasciata al programma Stasera Italia di Rete4, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di essere favorevole a una maggiore integrazione europea nell’ambito della difesa anche tramite strumenti di debito emessi specificatamente per questo fine: “Io sono favorevole a una difesa comune europea. Ma serve uno strumento finanziario, siamo favorevoli agli eurobond per sostenere l’industria della difesa e per una difesa europea che permetterebbe anche agli Stati di risparmiare”.

Il vicepremier e leader di Forza Italia ha poi confermato l’allineamento del suo partito con la propria famiglia europea, il Partito Popolare Europeo, che compone il più grande gruppo al Parlamento: “Serve anche una politica estera e di difesa europea efficiente. La prossima commissione europea deve avere, come chiede il Ppe, un commissario alla Difesa, per andare avanti in questa direzione”.

L’Unione europea non è mai riuscita a portare avanti il cosiddetto terzo pilastro dell’integrazione europea, quello cioè che prevede una stretta collaborazione tramite istituzioni sovranazionali a livello sia di politica estera che di difesa. La recente invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta però costringendo i Paesi membri a ripensare a questa posizione.

Cosa sono gli eurobond: il piano dell’Ue

Quando Tajani cita gli eurobond si riferisce a strumenti di debito a livello europeo. Non è mai successo, nemmeno per finanziare la ripresa dalla pandemia, che si trovasse un accordo a livello di Unione europea per emettere debito garantito da tutti i Paesi dell’area euro. Un prodotto di questo tipo garantirebbe una quantità di denaro molto alta alle istituzioni europee, che non dovrebbero più contare soltanto sui finanziamenti dati dai singoli Stati.

Nel frattempo la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha già compiuto alcuni passi in avanti con il piano per l’industria della difesa europea. L’obiettivo di questo piano è facilitare entro pochi anni un’integrazione non degli eserciti europei, ma delle aziende europee che si occupano di difesa. Al momento gli Stati membri acquistano equipaggiamento e armi spesso dall’estero, compromettendo anche la compatibilità tra le armi dei vari eserciti europei.

L’intenzione della Commissione è quella di creare un ecosistema per cui gli Stati dell’Ue comprano armi soprattutto da altri Stati dell’Ue. Una sorta di integrazione a livello economico che faciliti soltanto di conseguenza la collaborazione a livello militare. L’effetto collaterale di questo piano sarebbe anche la capacità di reagire meglio a minacce come quella della Russia in Ucraina. In Italia operazioni come questa interessano soprattutto a Leonardo, azienda del comparto della difesa controllata dallo Stato.