Governo, autunno caldo in vista: Landini annuncia mobilitazione

Prevista per il prossimo 7 ottobre: "troppe disuguaglianze, è il momento di dire basta"

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Redazione

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Uno degli ultimi atti del Governo è stato la conferenza stampa di ieri per illustrare i due decreti omnibus “Asset e Giustizia”. Poi la pausa estiva per ricaricare le batterie in vista di un autunno che si annuncia decisamente caldo. Uno dei primi ad andare alla carica è il leader della CGIL, Maurizio Landini.

Autunno caldo in vista

“Troppe disuguaglianze. Il Governo deve ascoltarci”, ha detto in una intervista al Corriere della Sera, annunciando una mobilitazione il prossimo 7 ottobre. “I diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione – spiega – sono oggi tutti messi in discussione: il lavoro è precario e sotto pagato; il diritto alla salute e alla cura e allo studio non sono più garantiti; la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro peggiora; si nega la crisi climatica e si aumentano le spese per armi anziché essere costruttori di pace e si vuole stravolgere la Carta con l’autonomia differenziata e il presidenzialismo. È il momento di dire basta e indicare una via maestra fondata sulla giustizia sociale e la partecipazione democratica. Qui non si delinea solo una crisi economica ma anche democratica e di credibilità”.

Mobilitazione il 7 ottobre

Secondo Landini il Governo avrebbe commesso in particolare due errori: “da un lato taglia il reddito di cittadinanza alle famiglie povere, non offre un percorso di occupazione e scarica sui Comuni. Dall’altra parte, fa votare in Parlamento una legge delega fiscale che va nella direzione opposta di quello di cui questo Paese ha bisogno: con una evasione fiscale fra i 90 e i 100 miliardi, si continuano a fare condoni, addirittura senza più sanzioni amministrative, né penali per chi evade”.

Governo soddisfatto

Il Governo intanto tira dritto ed anzi è la Premier Giorgia Meloni ad esprimere soddisfazione dopo l’approvazione definitiva del disegno di legge sulla delega fiscale, che dopo l’ok del Senato ha ottenuto il via libera anche alla Camera. “E’ una riforma strutturale e organica,meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo”, dice la presidente del Consiglio. Tra le novità la riduzione delle aliquote Irpef, che da 4 passeranno a tre e una riduzione delle tasse sulle 13esime, oltre che sugli straordinari e sui premi di produttività.