Israele, cos’è l’operazione “cigno nero letale”

Il premier israeliano Netanyahu ha incaricato di recuperare gli ostaggi di Hamas l'ex generale Gal Hirsch, ideatore dell'operazione "cigno nero letale"

Pubblicato: 11 Ottobre 2023 20:51

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Sarebbero almeno 130 le persone nelle mani di Hamas tra coloro di cui non si ha ancora notizie dall’attacco contro Israele del gruppo terroristico palestinese. La cifra è stata diffusa dai vertici dell’organizzazione fondamentalista e non è stata finora confermata dalle autorità israeliane, ma a prescindere dal numero degli ostaggi il Governo di Tel Aviv si starebbe muovendo per recuperare quanti più cittadini possibili, tra i quali ci sarebbero anche diversi stranieri. Con questo obiettivo il premier Benyamin Netanyahu ha richiamato dalla pensione il generale Gal Hirsch, ideatore dell’operazione “cigno nero letale”, e lo ha nominato “coordinatore per i prigionieri e i dispersi. Tutti i ministeri del governo eseguiranno le sue direttive su questo tema”.

Chi è Gal Hirsch

Ex generale delle forze speciali della Shaldag, Gal Hirsch è stato per anni una delle figure più controverse e ingegnose dell’esercito israeliano. Prima di dedicarsi alle milizie private, come ricostruito da ‘Il Messaggero’, la sua carriera militare è stata in continua ascesa a partite dagli inizi nella 35esima brigata dei paracadutisti e poi nella Shaldagh, élite dell’Aeronautica israeliana.

Hirsch arriverà a guidare questa unità di forze speciali dopo anni di raid oltre le linee nemiche, operazioni clandestine, attività di controspionaggio e liberazioni di ostaggi, fino ad essere messo al comando della 91esima divisione delle Forze di difesa israeliane durante la seconda guerra del Libano, con all’orizzonte la promessa del posto di capo di Stato Maggiore.

Da lì il declino: come riportato dal ‘Corriere della Sera’ Hirsch è stato ritenuto responsabile del fallimento del conflitto e tra luglio e agosto 2006 è stato costretto ad andare in pensione a 42 anni.

Nonostante la sconfitta, per lui Netanyahu aveva preparato un posto come capo della polizia nel 2015, ma l’ex generale ha dovuto rinunciare a causa un’accusa di corruzione nei confronti di un ministro georgiano, per ottenere contratti per la sua società di sicurezza, mossa dall’Fbi americana e anche per l’incriminazione in Israele per evasione fiscale.

Con la fine della carriera militare, Hirsch aveva provato anche quella politica entrando prima nel partito di Netanyahu, Likud, per poi fondare un suo partito nel 2019.

Cos’è l’operazione “cigno nero letale”

Hirsch è noto per un saggio di teoria militare dal titolo “cigno nero letale” scritta su una rivista del settore forze armate: “Nel fronteggiare un nemico che opera in mezzo alla popolazione civile, dobbiamo sviluppare il nostro cigno nero letale – scriveva Hirsch – che agisce nella quarta dimensione, quella dell’incertezza, dell’illegalità e del disordine, al di fuori di modelli concettuali accettati e prevedibili”.

L’ex generale è chiamato adesso dal premier Netanyahu a tradurre la teoria in una vera e propria operazione “cigno nero letale”, il cui nome richiama l‘opera del matematico di origini libanese Nassim Nicholas Taleb, intitolata appunto “Cigno nero” che da definizione “è un evento isolato, che non rientra nel campo delle normali aspettative” e “ha un impatto enorme”.

Investito del suo nuovo incarico, Hirsch ha dichiarato che il governo israeliano sta lavorando per ottenere una “evoluzione completa” della situazione degli ostaggi catturati da Hamas promettendo di creare “un meccanismo efficace” per aiutare in queste ore cruciali “tutte le famiglie in ansia per la sorte dei loro cari” (qui per sapere i possibili effetti sul costo della benzina in Italia causati dalla guerra tra Israele e Palestina mentre qui abbiamo riportato l’impennata del costo del gas all’indomani dell’attacco in Israele).