Alessandro Meluzzi: il libro scritto con Giorgia Meloni

Di cosa parla "Mafia nigeriana", libro scritto da Alessandro Meluzzi, Giorgia Meloni e la criminologa Valentina Mercurio: tante le polemiche

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Alessandro Meluzzi è un celebre psichiatra, il cui volto è ormai ben noto in tutt’Italia grazie alla sua grande presenza televisiva. Nato a Napoli nel 1955, ha anche accumulato svariate esperienze politiche. Ha vissuto una profonda evoluzione sotto questo aspetto, passando dalla militanza nel Partito Comunista Italiano alle elezioni con Forza Italia nel 1994.

Il legame con l’ambiente politico non è mai scemato, anzi, come dimostra la pubblicazione di Mafia nigeriana, scritto a sei mani con l’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la criminologa Valentina Mercurio. Era il 2019 e di questo volume si è parlato tanto allora quanto dopo le elezioni vinte dalla leader di Fratelli d’Italia nel 2022.

Mafia nigeriana

Il fatto di cronaca che ha spinto alla stesura di questo libro da parte di Alessandro Meluzzi e Giorgia Meloni è la tragica morte di una giovane ragazza di Macerata. Una vicenda dall’eco nazionale, che racconta di una morte orripilante, poco dopo essere uscita da una comunità di recupero.

Aggredita da un gruppo di spacciatori nigeriani, si legge nell’analisi del testo, è stata mutilata e questa vicenda non può che suscitare sconforto: “Ci troviamo dinanzi al più clamoroso esempio di come la mafia nigeriana stia progressivamente modificando il contesto della criminalità organizzata in Italia”.

L’obiettivo del libro è dunque quello di mettere ordine tra i vari casi di cronaca, analizzando quello che è oggi il contesto italiano. Si scava a fondo e si cercano radici culturali, mirando a delineare i tratti di un fenomeno di natura criminale, con tratti che richiamano ai rituali cannibalici.

La polemica

Come detto, di Mafia nigeriana si è ovviamente tornati a parlare dopo l’elezione di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio. Considerando il clamore, giustificato, suscitato dalle parole del ministro Francesco Lollobrigida, che ha parlato di “sostituzione etnica”, ha decisamente senso tornare su alcuni passaggi del libro di Alessandro Meluzzi, affiancato da Meloni e Mercurio.

Come detto, il testo non si concentra sul singolo caso di cronaca, tutt’altro. Si pone come obiettivo un’analisi molto più ampia, su scala europea. Si può leggere, dunque, come il fenomeno del migrazionismo venga finanziato al fine di procedere a un cambiamento etnico nel continente europeo. Si parla di Eurafrica o Eurasia.

Considerando tali premesse, non si può non percepire un rischio concreto per la nostra nazione, si legge, per quanto concerne la tutela dell’identità italiana e di quello che è il nostro modo di vivere. A riportare l’attenzione su Mafia nigeriana è stato il giornalista Lorenzo D’Agostino, specializzato in migrazioni.

Il testo ha un’importante base fattuale, delineando la diffusione criminale di quest’organizzazione attraverso numerose sentenze giudiziarie. A destare polemiche, però, sono i contorni della narrativa, con l’uso di stereotipi e riferimenti anche a fatti non comprovati da indagini giudiziarie, come il traffico d’organi lungo l’autostrada del Sole. Tutto ciò non può che avere un’eco enorme, considerando come Mafia nigeriana appaia tra le pubblicazioni del curriculum ufficiale di Meloni. A peggiorare le cose, poi, è l’indignazione generale per il libro del generale Vannacci, che sembra in questa luce molto meno “scottante”.