Aziende più sensibili all’inclusione, la classifica

Stilata la classifica delle migliori aziende italiane in cui i dipendenti riconoscono di lavorare in un ambiente con un’eccellente cultura organizzativa

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Per il secondo anno consecutivo, Great Place to Work Italia ha presentato una Classifica dedicata alle organizzazioni leader nell‘attenzione alle tematiche di diversità e inclusione.

L’obiettivo della Classifica è riconoscere e premiare le aziende che hanno saputo creare un ambiente di lavoro e una cultura aziendale inclusivi ed equi, garantendo a tutti i collaboratori la possibilità di esprimersi al massimo delle proprie capacità, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali, ruoli aziendali e mansioni svolte. Queste aziende hanno compreso che, oltre ad adottare politiche e programmi specifici, è fondamentale offrire un’esperienza lavorativa (Employee Experience) che consenta lo sviluppo del potenziale individuale di ciascun dipendente, indipendentemente dalla sua posizione all’interno dell’organizzazione.

I criteri di selezione

Alla base del ranking c’è il DE&I Index, un indicatore che valuta quanto l’ambiente di lavoro e la cultura aziendale siano considerati corretti e inclusivi dai dipendenti, focalizzandosi su aspetti specifici dell’employee experience quali equità di trattamento, accessibilità, coinvolgimento da parte dei manager, assenza di discriminazioni basate su caratteristiche personali come età e genere, ambiente accogliente e inclusivo, sicurezza psicologica garantita dall’azienda e possibilità di equilibrare vita personale e lavoro.

Le aziende Best Workplaces DE&I, con un punteggio dell’88%, presentano un risultato superiore del +22% rispetto alle altre aziende oggetto dell’indagine ma che non sono entrate nella classifica (66%). Questa differenza si riscontra anche in altri parametri come il Trust Index (92% vs 74%, +18%), che esprime l’opinione dei collaboratori sull’azienda, e la dichiarazione di soddisfazione generale (95% vs 76%, +19%), che è direttamente collegata al senso di appartenenza e all’orgoglio dei dipendenti per il luogo di lavoro.

La classifica

Il primo posto nella classifica è occupato da Bending Spoons, un’azienda lombarda del settore IT con sede a Milano. Al secondo posto troviamo American Express, un’organizzazione attiva nel settore dei servizi finanziari e assicurativi. Completando il podio c’è Storeis, una realtà veneta con sede a Padova che offre servizi professionali di consulenza nell’ambito dell’e-commerce e dell’omnichannel retail.

In termini di settori, i più rappresentati nella classifica sono l’Information Technology (25%), i servizi professionali (20%) e i settori finanziari e assicurativi (15%). Analizzando invece la sede degli headquarter delle imprese più inclusive, l’Italia occupa il 50% del ranking, seguita dagli Stati Uniti (35%), mentre Francia, Germania e Svizzera rappresentano ciascuno il 5%.

Nel complesso, ecco i primi 10 posti:

  • Bending Spoons – Biotecnologie 
  • American Express – Servizi finanziari e assicurazioni
  • Storeis – Pubblicità e marketing
  • GalileoLife – Sanità
  • Teleperformance Italia – Professional Services
  • Salesforce – Information technology
  • Biogen Italia Srl – Biotecnologie e prodotti farmaceutici 
  • Hilton – Ospitalità | Hotel/Resort
  • Cisco Systems – Telecomunicazioni
  • Vianova SpA – Telecomunicazioni

Come le aziende sono state valutate

Il rapporto “Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion” evidenzia le principali differenze tra le aziende che hanno ottenuto una posizione nella classifica e quelle che non sono entrate in essa. Le differenze rilevanti riguardano:

  • Equità nella retribuzione e riconoscimenti speciali: Le aziende nella classifica mostrano un +31% in questo aspetto rispetto alle altre aziende, indicando una maggiore attenzione nell’offrire parità salariale e riconoscimenti speciali per i dipendenti.
  • Benefit particolari per i dipendenti: Le aziende premiate mostrano un aumento del +28% nella peculiarità dei benefit riconosciuti ai dipendenti, dimostrando una maggiore sensibilità verso i bisogni e le esigenze individuali dei collaboratori.
  • Meritocrazia nelle promozioni: Le aziende nella classifica evidenziano un +26% nella promozione basata sul merito, sottolineando un approccio equo e imparziale nella progressione di carriera dei dipendenti.
  • Equilibrio tra lavoro e vita privata: Le aziende premiate mostrano un incremento del +25% nell’incoraggiare un equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti, dimostrando un’attenzione verso il benessere e la soddisfazione complessiva dei collaboratori.

In Italia, il gap di genere si manifesta in diverse dimensioni, in particolare per quanto riguarda il work-life balance e il lavoro di cura, poiché gli impegni familiari influenzano oltre il 62% delle donne lavoratrici. La maternità viene percepita da molti come un ostacolo sia al lavoro sia alle opportunità di crescita professionale, e il rapporto Plus 2022 rivela che quasi una donna su 5 smette di lavorare dopo la nascita di un figlio.

La parità di genere nelle aziende italiane

Un altro aspetto rilevante è la presenza delle donne nel management aziendale, con solo il 28% dei manager e il 19% dei dirigenti che sono donne, secondo i dati dell’Osservatorio 4.Manager su 17mila imprese italiane. Questo non solo riguarda la questione dell’eguaglianza negata, ma anche il mancato sfruttamento di risorse produttive, comportando rilevanti perdite economiche. Diversi studi dimostrano che l’inclusione e le pari opportunità per le donne contribuiscono al benessere e alla produttività aziendale, sfruttando appieno le competenze di tutte le risorse disponibili.

Per affrontare queste sfide, Great Place to Work Italia e Fiabilis Consulting Group Italia Srl hanno siglato una partnership strategica per aiutare le aziende a sviluppare piani strategici per gestire la parità di genere e ottenere la Certificazione UNI/PdR 125:2022. La Certificazione della Parità di Genere, introdotta dalla legge n. 162/2021 e attuata attraverso il PNRR, incoraggia le imprese a implementare politiche per promuovere le pari opportunità e ridurre il divario di genere nelle aree critiche. Al momento, sono 412 le aziende italiane che hanno ottenuto questa certificazione da uno dei 34 enti certificatori presenti.

La partnership tra Great Place to Work e Fiabilis Consulting Group Italia si basa su strumenti di raccolta e analisi dati validati da oltre 40 anni di esperienza sul campo, combinati con attività di consulenza mirata. L’obiettivo è supportare le aziende in un percorso di crescita e trasformazione organizzativa, promuovendo l’eccellenza nella gestione della parità di genere e delle dinamiche di Diversity, Equity & Inclusion, al fine di diventare luoghi di lavoro eccellenti.

La varietà delle aziende

Tra le Best Workplaces for DE&I, è interessante notare come siano rappresentate aziende di diverse dimensioni. Di queste, ci sono 6 grandi aziende con più di 500 collaboratori, altre 6 aziende di media grandezza con un numero di dipendenti compreso tra 150 e 499 e infine, 8 organizzazioni che hanno tra i 50 e i 149 dipendenti.

Questo dato evidenzia come la cultura inclusiva sui luoghi di lavoro possa essere adottata da aziende di diverse dimensioni, non limitandosi solo alle grandi realtà. Una cultura inclusiva permette di mettere in discussione i valori, le norme e le pratiche dell’organizzazione, prendendo in considerazione i bisogni di tutti i dipendenti, indipendentemente dal gruppo principale.

“Una cultura inclusiva sui luoghi di lavoro permette che i valori, le norme e le pratiche tipiche di un’organizzazione siano messe in discussione, tenendo in considerazione i bisogni di tutti e non solo quelli del gruppo principale – dichiara Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia – Nelle aziende italiane più attente alla diversità e all’inclusione le persone sperimentano maggiori opportunità d’innovazione in termini di possibilità di dire la propria ed essere coinvolti nei cambiamenti e nello sviluppo di nuove idee e modalità di lavoro. Una maggiore diversità nella popolazione aziendale sembra favorire dunque innovazione e creatività, come testimonia la differenza di ben 17 punti percentuali tra le Best Workplaces for DE&I e le altre aziende non in classifica per quanto riguarda le opportunità d’innovazione”.

Secondo Fernanda Peterson, CEO di Fiabilis Consulting Group Italia Srl “questo percorso è perfettamente compatibile e coerente con le linee guida definite dalla normativa di settore, per consentire alle imprese di misurare i propri sistemi di gestione secondo parametri identici a quelli utilizzati da altre organizzazioni della stessa industry e cluster dimensionale. Lavorando in sinergia con i consulenti di Great Place to Work, riusciamo così a valorizzare doppiamente l’impegno necessario a fare evolvere le strategie di miglioramento verso maggiori livelli di equità di genere”.