Pensione: APe Volontaria e Social verso l’addio

Stop APe volontario e aziendale, l'unica forma di anticipo pensionistico agevolato attivabile nel 2020 è l'APe social: requisiti per la domande e regole

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Redazione

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Va in soffitta l’APe volontaria, la misura previdenziale dell’allora governo Renzi sulla pensione anticipata. Resta invece ancora attivabile l’APe social, prorogata però per il solo 2020.

In sostanza, come evidenzia Barbara Weisz sul sito delle piccole-medie imprese pmi.it:

  • i lavoratori che hanno 63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi a seconda della categoria di appartenenza (disoccupati, caregiver, portatori di handicap, addetti a mansioni gravose) possono ancora chiedere l’APE Social nel 2020;
  • non è invece più attivabile l’APE Volontaria per chi a 63 anni voleva ritirarsi con un anticipo finanziato da prestito bancario da restituire poi con la pensione, dal momento, evidentemente la sperimentazione non ha dato risultati positivi e dunque la misura non è stata prorogata.

Non è più attivabile nemmeno l’APe aziendale, l’ APe volontario pagato in parte dall’azienda.

Calendario APe

  • APe social: sperimentazione 2017-2019, prorogata per il 2020.
  • APe volontaria: sperimentazione 2017-2019, terminata.
  • APe aziendale: sperimentazione 2017-2019, terminata.

Ape Social 2020

Spetta a persone che, raggiunti i 63 anni di età anagrafica, non siano già titolari di pensione, e accompagna il lavoratore alla maturazione della pensione di vecchiaia vera e propria. Il lavoratore deve trovarsi in una di queste quattro specifiche situazioni, schematizzate da Pmi.it.

  1. Disoccupazione: a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale nell’ambito di procedura di conciliazione, scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, ci siano periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi. In ogni caso, il lavoratore deve aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi. Anzianità contributiva di almeno 30 anni.
  2. Caregiver: assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Anzianità contributiva di almeno 30 anni.
  3. Handicap al 74%: riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%. Almeno 30 anni di contributi.
  4. Lavori gravosi: lavoratori dipendenti che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci oppure almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle attività gravose precisamente indicata dal testo della legge. Almeno 36 anni di contributi.