Assegno pensione sociale, le novità 2022

Cos'è l'assegno di pensione sociale, a chi spetta, a quanto ammonta e come richiederlo

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Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

L’assegno socialeprestazione economica assistenziale riconosciuta dall’Inps – spetta ai cittadini più anziani, dai 67 anni di età in su (si tratta dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria prevista dal 2019 al 2022). Inoltre bisogna avere un reddito al di sotto di un certo limite, non beneficiando (eccetto alcune particolari situazioni) di una pensione diretta, cioè di vecchiaia, anticipata, di anzianità o di altri trattamenti di previdenza.

L’assegno sociale 2020 ammontava inizialmente a 459,83 euro mensili, in base all’aumento delle pensioni determinato dalla perequazione, cioè dall’adeguamento al costo della vita pari allo 0,4%. Le stime Istat sono però state modificate: in via definitiva, la perequazione 2020 è stata dello 0,5%. L’importo definitivo dell’assegno sociale 2020 e di quello 2021 è stato dunque pari a 460,28 euro mensili. L’assegno sociale 2022 invece è stato leggermente aumentato, con nuovi limiti di reddito ancora da confermare.

Requisiti per l’assegno sociale 2022

Hanno diritto ad ottenere l’assegno sociale Inps per l’anno 2022 le persone che possiedono i seguenti requisiti.

  • Almeno 67 anni di età: questo requisito è unico, per gli uomini e per le donne, ed è valido per il biennio 2021-2022; dal 2023 potrebbe essere elevato sulla base degli adeguamenti alla speranza di vita.
  • Cittadinanza italiana o, in alternativa, cittadinanza di un Paese europeo, qualora il richiedente abbia effettuato iscrizione all’anagrafe del comune di residenza; l’assegno può spettare anche ai cittadini extracomunitari, purché in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
  • Residenza in Italia effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni.
  • In caso di soggiorno all’estero l’assegno sociale viene sospeso dopo un periodo di 29 giorni, inoltre dopo 1 anno di permanenza al di fuori del territorio italiano la prestazione viene revocata.
  • Per il 2022 in via provvisoria il reddito non deve essere superiore a 085,30 euro l’anno, con riferimento al reddito personale.
  • Se il richiedente è coniugato il reddito familiare deve essere pari o inferiore a 12.170,60, un valore però ancora da confermare.

I limiti di reddito per il diritto all’assegno sociale, sia personale che proprio e del coniuge, dovrebbero essere modificati rispetto agli importi 2021, in base alla rivalutazione del trattamento stimato nella misura dell’1,7% (in argomento, è necessario tener presente che alla fine di ogni anno è pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del ministero dell’Economia che fissa il tasso effettivo di rivalutazione delle pensioni).

I limiti dell’assegno sociale 2022

Attualmente, l’unico limite relativo alle condizioni economiche per l’erogazione dell’assegno sociale resta dunque il reddito personale, oppure il reddito calcolato assieme a quello del coniuge. Tra i redditi utili a determinare la soglia limite devono essere computati anche i redditi esenti, come le rendite dell’Inail e le pensioni erogate agli invalidi civili.

Non devono essere considerate ai fini del superamento delle soglie di reddito, invece, le seguenti entrate:

  • il TFR (il trattamento di fine rapporto, in parole semplici la liquidazione), le relative anticipazioni, le altre indennità di fine rapporto, comunque denominate, come quelle erogate in regime di TFS (trattamento di fine servizio), ossia l’indennità di buonuscita, di anzianità, l’indennità premio di servizio;
  • la rendita dell’abitazione principale;
  • gli arretrati da lavoro dipendente soggetti a tassazione separata, compresi gli arretrati per attività lavorativa svolta all’estero;
  • l’indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili (in generale, sono escluse le indennità di accompagnamento di ogni tipo), indennità di comunicazione per i sordi, assegni per l’assistenza personale e continuativa erogati dall’Inps ai pensionati per inabilità;
  • gli assegni riconosciuti dall’Inail per l’assistenza personale continuativa, nelle ipotesi di invalidità permanente assoluta;
  • alcuni vitalizi per gli ex combattenti.

Deve essere valutata solo parzialmente ai fini del superamento della soglia di reddito per l’assegno sociale, inoltre, la pensione liquidata col calcolo contributivo, a carico di enti previdenziali, sia pubblici che privati, che gestiscono forme di previdenza obbligatorie. Il trattamento calcolato col sistema integralmente contributivo è escluso dalla somma dei redditi, nella misura corrispondente al suo terzo e comunque non oltre 1/3 dell’ammontare dell’assegno sociale.

A quanto ammonta l’assegno sociale 2022

L’assegno sociale 2022, in base agli adeguamenti previsti è pari a 468,10 euro, ed è erogato come la pensione per 13 mensilità: pertanto, la sua misura annuale risulta pari a 6.085,30 euro. Si tratta di un aumento di circa 8 euro al mese, considerando che l’importo 2021 dell’assegno sociale era di 460,28 euro. Su base annua l’incremento sarà di 101,66 euro, tenendo conto un valore annuale nel 2021 di 5.983,64 euro.

L’aumento infatti è stato determinato con l’applicazione di una rivalutazione dell’1,7%, un dato ancora provvisorio per il quale si attende la conferma dell’inflazione consolidata. L’aggiornamento non interessa soltanto l’assegno sociale, ma tutte le prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps. La pensione minima, infatti, dovrebbe passare da 515,58 euro del 2021 a 523,34 euro al mese del 2022.

L’assegno sociale può spettare in misura intera o ridotta, a seconda del reddito posseduto. In particolare:

  • ai beneficiari non coniugati privi di reddito spetta per intero;
  • ai beneficiari coniugati privi di reddito spetta per intero;
  • ai non coniugati con reddito sino a 6.085,30 euro annui spetta in misura ridotta;
  • ai coniugati con reddito sino a 12.170,60 euro annui spetta in misura ridotta.

Come si calcola la riduzione dell’assegno sociale

La riduzione dell’assegno sociale si applica in modo che la prestazione economica, sommata al reddito del pensionato, non determini il superamento dell’importo della soglia annua (che cambia, come abbiamo visto, per i beneficiari coniugati e non coniugati).

In pratica, per determinare a quanto ammonta l’assegno mensile, si deve sottrarre il reddito annuo (proprio, o della coppia per gli sposati) dalla soglia limite e dividere per 13. Osserviamo alcuni esempi pratici.

Esempio 1: Filippo ha i requisiti per l’assegno sociale, non è sposato, e possiede redditi annui rilevanti ai fini della soglia limite per un totale di 3mila euro. Per calcolare l’ammontare dell’assegno sociale mensile spettante nel 2022 dobbiamo effettuare queste operazioni: (6.085,30, soglia limite di reddito valida nel 2022 per i single, meno l’ammontare del reddito, pari a 3 mila euro), diviso per 13 mensilità; Filippo ha dunque diritto a un assegno mensile pari a 237,33 euro.

Esempio 2: Marco ha i requisiti per l’assegno sociale ed è sposato. Possiede redditi annui rilevanti ai fini della soglia limite per un totale di 3 mila euro, mentre la moglie possiede redditi annui rilevanti per un totale di 5 mila euro. Per calcolare l’ammontare dell’assegno sociale mensile spettante dobbiamo effettuare queste operazioni: (12.170,60, soglia limite di reddito valida nel 2022 per gli sposati, meno l’ammontare del reddito della coppia pari a 8 mila euro), diviso per 13 mensilità. Marco ha dunque diritto a un assegno mensile pari a 320,81 euro.

Assegno sociale sostitutivo per invalidi

Dal 2019 sino al 2022 compreso, le persone con invalidità riconosciuta prima del compimento del 67° anno di età, che già percepiscono la pensione d’inabilità civile o l’assegno mensile di assistenza (pensione d’invalidità civile), hanno diritto alla conversione dei trattamenti in assegno sociale al compimento di 67 anni.

Il trattamento in cui la pensione d’inabilità o invalidità civile sono trasformate si chiama assegno sociale sostitutivo. In attesa dei valori 2022, l’importo dell’assegno sociale sostitutivo per il 2021 indicato dall’Inps prevede:

  • 374,85 euro per gli invalidi civili parziali, con un limite di reddito personale annuo pari a 4.873,05 euro; a determinate condizioni di reddito è possibile ottenere l’aumento del sussidio, pari a 85,43 euro mensili, che può far arrivare l’assegno sino a 459,83 euro mensili;
  • 374,85 euro mensili per gli invalidi civili totali, con un limite di reddito personale pari a 16.982,49 euro all’anno; a determinate condizioni di reddito è possibile ottenere l’aumento del sussidio, pari a 85,43 euro mensili, che può far arrivare l’assegno sino a 460,28 euro mensili.

Maggiorazione dell’assegno sociale

L’importo dell’assegno sociale e l’importo dell’assegno sociale sostitutivo possono essere inoltre aumentati, grazie a differenti maggiorazioni, le quali nel biennio 2020/21 erano:

  • maggiorazione base pari a 12,92 euro mensili, spettante dal 2001 a tutti coloro che hanno un’età superiore ai 65 anni e un reddito inferiore a 6.151,60 euro se non sposati, oppure inferiore a 12.854,14 euro se coniugati (i limiti di reddito si riferiscono al 2021 in via definitiva e al 2022 in via provvisoria);
  • maggiorazione fino a 191,74 euro, spettante dal 2002 ai pensionati con almeno 70 di età e un reddito sino a 8.476,26 euro se non sposati, oppure fino a 14.459,80 euro se coniugati (valori 2021); questa maggiorazione può spettare anche ai minori di 70 anni che hanno alle spalle un determinato ammontare di contributi: in particolare, la riduzione di età è pari a 1 anno ogni 5 anni di contribuzione accreditata (ad esempio, se Marco ha alle spalle 10 anni di contributi, può accedere alla maggiorazione a 68 anni di età).

Non sono considerate ai fini delle soglie di reddito le seguenti voci:

  • anticipazioni TFR e trattamento di fine rapporto;
  • indennità ed assegni di accompagnamento e di assistenza;
  • pensioni di guerra;
  • indennizzi risarcitori per i danni subiti da trasfusioni e vaccinazioni;
  • rendita dell’abitazione principale;
  • eventuali arretrati di compensi maturati all’estero da lavoro dipendente.

Come fare domanda per assegno sociale 2022

La richiesta dell’assegno sociale Inps 2022 può avvenire attraverso le seguenti modalità:

  • tramite il sito web dell’Inps, se il beneficiario è in possesso del PIN dispositivo per l’accesso ai servizi telematici, dello SPID almeno di 2° livello, della carta d’identità elettronica Cie o della CNS (carta nazionale dei servizi). Per inoltrare la richiesta all’interno del portale si deve accedere all’area Servizi per il cittadino;
  • attraverso call center dell’Inps chiamando il numero 803.164, oppure il numero 06.164.164 per le utenze mobili;
  • tramite patronato o intermediari dell’Inps.

Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:

  • autocertificazione dei dati personali;
  • dichiarazione della situazione reddituale;
  • dichiarazione di responsabilità riguardo eventuali ricoveri presso strutture sanitarie con retta a carico dello Stato.

Nel caso in cui la domanda di assegno sia rigettata, l’interessato può presentare ricorso amministrativo al Comitato provinciale dell’Inps, entro 90 giorni dalla data di ricezione della comunicazione della reiezione.

Dichiarazione ACCAS/PS

Il modello ACCAS/PS (accertamento requisiti per assegno o pensione sociale) serve per dichiarare la residenza effettiva in Italia (va dichiarata la dimora all’estero anche per brevi periodi) ed eventuali ricoveri gratuiti, presso strutture pubbliche o private, con retta a parziale o totale carico di enti pubblici. La dichiarazione va presentata ogni anno.

Quando viene pagato l’assegno sociale 2022?

L’assegno sociale è corrisposto dal primo giorno utile del mese successivo rispetto alla presentazione della domanda, dopo aver fornito tutta la documentazione necessaria all’Inps sul reddito, lo stato civile e la residenza. Le modalità di erogazione dell’assegno sociale sono analoghe a quelle degli altri trattamenti pensionistici.