Tasso variabile o fisso, cosa conviene a luglio 2025

L’estate 2025 porta mutui più convenienti, con tassi in lieve calo. Come scegliere tra fisso e variabile e le agevolazioni per la prima casa under 36

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 4 Luglio 2025 08:00

Cosa ci si aspetta a luglio sul piano dei tassi? Continua la lieve crescita dei fissi, in linea con l’andamento dell’Irs a 20 anni, che prosegue la sua salita moderata. Mentre i variabili continuano a scendere, rimasti invariati per mesi e che ora invece iniziano a calare.

Chi cerca oggi un mutuo a tasso fisso può ottenere un Tan attorno al 3,2-3,5% per durate a 20 o 30 anni, mentre i tassi variabili partono da circa il 3,0%, ma con margini di ulteriore ribasso se il ciclo dei tagli Bce dovesse continuare. La differenza, quindi, si assottiglia, e il variabile torna ad attrarre chi è disposto ad accettare una certa dose di rischio, soprattutto in ottica di risparmio nei primi anni.

Le simulazioni

Un’evoluzione tutt’altro che sorprendente: l’Euribor a 3 mesi continua infatti a mantenersi stabilmente sotto l’Irs a 20 anni, con un differenziale attorno ai 70 punti base. Questo scenario sembra riaccendere l’interesse verso il variabile da parte di alcuni potenziali mutuatari. Nel dettaglio, a giugno l’Irs ha registrato una media del 2,74%, in rialzo rispetto al 2,69% di maggio.

Dopo un lungo periodo di stasi, i tassi variabili iniziano dunque a subire interventi più visibili. Le banche sembrano impegnate in una sorta di adeguamento dell’offerta, con l’Euribor che da tempo viaggia su livelli più contenuti e per il quale gli analisti prevedono un valore inferiore al 2% almeno per i prossimi due anni.

Come dimostra l’esempio seguente, per un mutuo da 150mila euro a 25 anni, chi sceglie oggi il variabile può pagare una rata mensile di circa 720 euro, contro i 750 euro del fisso. Una differenza di 30 euro al mese, che in 5 anni diventano oltre 1.800 euro.

Da valutare anche i mutui prima casa

Non solo fisso e variabile, ma da tenere sotto la lente ci sono anche quelli per l’acquisto della prima casa. L’estate 2025 si apre con condizioni più favorevoli per chi desidera accedere a questo tipo di mutuo. L’attuale contesto di mercato, contraddistinto da un leggero calo sia dei tassi fissi che variabili, rappresenta un’opportunità interessante per chi sta valutando un nuovo finanziamento immobiliare.

Il 2025 conferma e potenzia le agevolazioni già introdotte negli anni precedenti, con particolare attenzione ai giovani under 36. Il mutuo prima casa giovani continua infatti a offrire condizioni agevolate, sia in termini di tasso che di accessibilità, grazie a garanzie statali che coprono fino al 80-90% del valore dell’immobile.

Cosa conviene tra fisso e variabile

In sintesi, lo scenario non cambia: in questo momento, il mutuo a tasso fisso resta ideale per chi vuole la certezza della rata invariabile nel tempo e non vuole correre rischi. Il variabile, invece, può essere una scelta conveniente per i più flessibili, preferibilmente con una solida capacità finanziaria o l’idea di estinguere il mutuo anticipatamente.

Il consiglio è valutare con attenzione il proprio profilo economico, tenere d’occhio l’evoluzione dei tassi e, se possibile, chiedere simulazioni personalizzate a più banche o tramite un consulente. Il 2025 potrebbe segnare un ritorno della competitività dei mutui variabili, ma la prudenza resta fondamentale.