Costi di mantenimento della casa, +1,8% a settembre

Dopo i grandi rialzi degli ultimi anni i prezzi di luce e gas a settembre si sono ridotti, in aumento, invece, del 7,1%, le tariffe dei servizi di pulizia

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Gianni Balduzzi

Data journalist

Di formazione economica, da più di 10 anni utilizza numeri e statistiche per interpretare e cercare di raccontare la realtà come data journalist.

I costi di mantenimento di una casa sono aumentati a settembre. Lo dicono i numeri dell’Istat, che ogni mese rileva i dati sull’inflazione, ovvero l’andamento generale dei prezzi di un paniere di prodotti e servizi. In questo paniere ci sono anche i costi che ogni cittadino italiano, che sia proprietario di casa o sia in affitto, deve sostenere per mantenere l’abitazione nella quale vive.

Ebbene, a settembre 2023 questi costi sono cresciuti dell’1,8% rispetto allo stesso mese del 2022. Ma quali sono i prodotti e i servizi che sono considerati? Eccoli: il costo dell’intervento di un idraulico, di un elettricista, di un carpentiere, di un imbianchino, le tariffe per la manutenzione dei sistemi di riscaldamento, della bolletta dell’acqua, di quella dei rifiuti, del gas e dell’elettricità, i prezzi del gasolio per riscaldamento, del pellet, degli affitti e le spese condominiali.

Quanto sono cresciuti i costi per mantenere una casa?

Alcuni di questi sono aumentati, e molto, e altri sono diminuiti e il risultato è quell’1,8% in più di cui abbiamo parlato. Per esempio: lelettricità, il gas e altri combustibili nel settembre del 2023 hanno visto una riduzione dei prezzi dell’11,4% rispetto allo stesso mese del 2022. Nello specifico il costo della bolletta dell’elettricità è calato del 15,2% a settembre 2023 rispetto a settembre 2022. Anche il costo del gas è sceso: -12,2%, ma queste sono eccezioni perché da una parte i prezzi della stragrande maggioranza delle voci che compongono l’indice sono aumentate e dall’altra perché l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha annunciato aumenti per i prossimi mesi, che nel caso dell’elettricità e in particolare di coloro che sono inclusi nel servizio di maggior tutela, è a doppia cifra.

Andiamo allora, alle brutte notizie: è aumentato il costo dell’acqua che, a differenza di luce e gas, nell’ultimo anno ha continuato a vedere tariffe in crescita: +6,8% in 12 mesi. Tra le bollette da pagare ci sono anche quelle per la gestione dei rifiuti, che hanno subìto un aumento, ma più limitato, solo dello 0,8%.

numeri e grafici costi mantenimento casa
Fonte: Truenumbers
Quanto crescono i costi di mantenimento di una casa

Quanto si spende oggi in più per l’idraulico e l’elettricista

Capita poi a tutti di aver bisogno di un artigiano anche solo per piccoli lavoretti in casa. Le abitazioni, del resto, hanno necessità costante di interventi di manutenzione, alla pavimentazione, alle finestre, agli impianti di riscaldamento, a quelli idrici o elettrici, o semplicemente di essere pulite a fondo. Le tariffe applicate dai carpentieri sono cresciute del 2,4% tra settembre 2022 e settembre 2023, quelle dei tecnici per la manutenzione dei sistemi di riscaldamento del +3,1%, degli idraulici del 3,4% e degli elettricisti del 3,6%.

Vi sono poi i costi dei servizi di pulizia, che non rientrano nella macrocategoria Istat di quelli da sostenere per il mantenimento delle case, e tuttavia spesso dobbiamo affrontarli.  Nel loro caso i prezzi risultano in aumento di ben 7,1%.

Mantenere una casa, contano anche i costi di frigorifero e lavatrice

Anche frigoriferi, lavatrici, condizionatori dell’aria non sono nell’elenco di prodotti e servizi che a settembre ha visto costi in crescita dell’1,8%, ma sono indispensabili e il loro acquisto è irrinunciabile sia per chi ha appena acquistato una nuova casa, sia per chi la abita da molti anni e prima o poi si trova costretto a cambiare gli elettrodomestici per sostituirli con altri meno energivori.

Fortunatamente i prezzi di questi prodotti, nell’ultimo anno, non sono aumentati di molto, solo dello 0,9%, e negli ultimi mesi o non sono saliti o sono addirittura leggermente scesi. È stato probabilmente l’effetto sia di un calo della domanda dei consumatori, dovuto proprio alla perdurante inflazione, che della concorrenza piuttosto accanita presente in questo mercato. Quella che dovrebbe esserci in tutti i prodotti e servizi in modo da abbassare i costi del mantenimento della casa.