Comprare casa in montagna, cresce l’effetto Olimpiadi invernali Milano-Cortina

Corsa dei prezzi per le case in montagna: Cortina d’Ampezzo guida il mercato italiano con valori record, trainata dalle Olimpiadi invernali

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Il 2025 conferma la tendenza positiva del mercato immobiliare nelle località di montagna. Secondo l’Alpine Property Report di Knight Frank, i prezzi delle abitazioni alpine sono aumentati in media del 23% negli ultimi cinque anni. In particolare, località come Cortina d’Ampezzo hanno registrato un incremento del 10% solo nell’ultimo anno, spinti dal cosiddetto “effetto Olimpiadi”. L’attesa per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 ha reso le Dolomiti una delle mete più richieste sia per le vacanze sia per gli investimenti immobiliari. L’interesse crescente per la montagna non riguarda solo l’Italia: in molte aree alpine europee i valori sono in costante crescita. Il motivo è da ricercare nel cambiamento delle abitudini degli acquirenti: turismo estivo in aumento, lavoro da remoto e maggiore attenzione alla qualità della vita hanno reso la montagna una scelta abitativa stabile, e non più solo stagionale.

Cortina d’Ampezzo, la regina delle Dolomiti

Tra le località italiane, Cortina d’Ampezzo resta il punto di riferimento per il mercato di lusso. Qui i prezzi delle abitazioni di pregio variano tra 19.500 e 21.500 euro al metro quadrato, con punte che superano anche i 22.000 euro nelle zone più esclusive. I costi di acquisto per un immobile da 2 milioni di euro si aggirano tra il 7% e il 15% del valore complessivo, a seconda che il venditore sia un privato o una società.

Il mercato cortinese beneficia anche di un quadro fiscale favorevole per chi trasferisce la residenza in Italia: esenzioni sulle plusvalenze per le prime case e un’imposta fissa di 200.000 euro per i redditi esteri. Tutti elementi che hanno contribuito ad attrarre investitori internazionali. Cortina mantiene anche il primato per i canoni d’affitto stagionali: durante l’estate, una settimana in centro può costare fino a 2.200 euro, superando Courmayeur (1.800 euro) e Madonna di Campiglio (1.500 euro). Un segnale che conferma l’interesse costante per la località ampezzana in ogni stagione dell’anno.

Le tendenze del mercato italiano

In Italia, oltre a Cortina, solo poche località superano i 10.000 euro al metro quadrato. Courmayeur si conferma al secondo posto con una media di 11.500 euro al mq, seguita da Madonna di Campiglio, che raggiunge i 10.250 euro. Subito sotto questa soglia troviamo mete come Livigno (9.400 euro), Selva di Val Gardena (8.800 euro) e Ortisei (7.450 euro). Tra le località più accessibili ma comunque molto richieste spiccano Cervinia (5.700 euro), Ponte di Legno (6.250 euro), Bormio (6.950 euro) e Sestriere (6.650 euro). Nelle fasce di prezzo più basse, comprese tra i 3.000 e i 4.500 euro al metro quadro, si trovano destinazioni come Gressoney, La Thuile, Selva di Cadore e Merano. Le località più economiche restano quelle del Friuli Venezia Giulia: Sella Nevea (1.650 euro), Piancavallo (2.300 euro) e Tarvisio (2.350 euro).

Perché il mercato continua a crescere

Secondo gli analisti, il successo delle case in montagna è legato a diversi fattori. Principalmente l’offerta si è ampliata grazie agli investimenti in wellness, sport estivi e attività outdoor, che hanno permesso a molte località di destagionalizzare il turismo. Inoltre, il lavoro da remoto ha reso possibile vivere o trascorrere lunghi periodi in montagna, aumentando la domanda di abitazioni residenziali e di investimento. Non sono quindi sono le Olimpiadi invernali Milano-Cortina a far crescere il trend. Secondo diversi studi, le località alpine si stanno trasformando da parchi giochi invernali a rifugi per tutto l’anno con un mercato che unisce lifestyle, redditività e sostenibilità.