Valsport, tra storicità e contemporaneità

Incontro con il Presidente di uno storico e artigianale brand di calzature sportive.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Pubblicato: 19 Luglio 2024 10:42

Il brand Valsport è stato fondato nel 1920 nella città di Padova, da un idea è di Antonio Valle, un ragazzo appena diciottenne con un grande spirito d’iniziativa e una forte intraprendenza, aggiunta a una grande passione per lo sport, questi elementi lo porteranno a creare un’azienda di produzione di calzature e attrezzature sportive, la sua forte attenzione al dettaglio, la cura maniacale verso l’aspetto artigianale e una grande ricerca dal punto di vista tecnico ed estetico saranno le chiavi vincenti della sua società, che in pochi anni diventerà una dei produttori di calzature sportive più importanti d’Italia e un punto di riferimento per lo sport.

Saranno le Olimpiadi di Roma del 1960 a decretare il successo di questo brand, grazie alla vittoria della medaglia d’oro del corridore Livio Berruti un grandissimo velocista vincitore dei 200 metri, che per l’occasione calzava le scarpe chiodate Valsport, gli anni 60/70 vedranno l’azienda protagonista in tanti altri sport come il calcio, dove campioni come Gigi Riva e molti altri indosseranno le mitiche creazioni del brand. Negli anni l’azienda ha saputo mantenere il proprio posizionamento puntando sui grandi classici che hanno fatto la storia di questo marchio, una forte attenzione al dettaglio e agli aspetti tecnici unita alla creazione di nuovi modelli creati in laboratori artigianali italiani, con l’utilizzo sempre di materiali di prima scelta hanno permesso al brand di continuare il proprio percorso di successo sui mercati nazionali ed internazionali.

Nel 2016 Valsport viene rilevata dall’azienda di Padova Rewind Srl, una società già attiva nel settore delle calzature, Guido Valle figlio del fondatore del brand sarà coinvolto nell’operazione, gli altri soci sono Siro Toniolo (Presidente), Luigi Fincato e Sergio Marega, questi in occasione dei 100 anni del brand nel 2020 faranno realizzare la Tournament Centenario: una collezione di 1920 modelli numerati, autentici e unici tutti realizzati rigorosamente a mano da artigiani, in ricordo di un passato vincente che si vuole proiettare verso un promettente futuro, per un rilancio del brand a livello internazionale.

Per l’occasione QF Lifestyle ha incontrato Siro Toniolo, il Presidente, per farci raccontare i nuovi obiettivi e strategie di questo storico marchio.

Valsport è un’azienda storica nel settore calzature sportive, cosa vi ha spinto a rilevarla?
Cercavamo un marchio che avesse un forte heritage e che nel mercato avesse ancora potenzialità, che avesse delle radici etiche di rilievo per presentarlo con un restyling importante sia per la distribuzione sia per il target di riferimento, allontanandoci in questo modo dal mondo prettamente sportivo e iniziando a strizzare l’occhio al fashion.

Quali sono i punti fermi che non avete intenzione di modificare?
Indubbiamente l’artigianalità grazie a piccoli laboratori selezionati e seguiti anche oggi da maestri artigiani ed essere fieramente made in Italy. Ma siamo fieri anche per la nostra distribuzione, selettiva e curata.

Lo sport è ancora un importante segmento di riferimento?
Il mondo dello sport fa parte del nostro importantissimo passato ma oggi ci stiamo focalizzando per avvicinarci sempre più nell’ essere un prodotto da indossare nel quotidiano e sicuramente più fashion.

Quali sono le novità in termini stilistici e produttivi che avete apportato al brand?
Abbiamo rivisitato i modelli iconici rendendoli più contemporanei e l’utilizzo di materiali oggi sono sicuramente all’avanguardia e performanti.

Quali sono i materiali con il quale vi piace confrontarvi?
Tessuti tecnici, materiali performanti e tecnologicamente avanzati.

Chi è il consumatore Valsport?
Ricerca l’artigianalità e l’originalità. Ama indossare sneakers fashion, ma come è attento al bello, non vuole rinunciare alla qualità, comodità e funzionalità.

Valsport e moda è un connubio giusto?
E’ uno dei passaggi che stiamo attuando da quando abbiamo rilevato Valsport. E la conferma arriva direttamente anche dalle stesse boutique che ci hanno voluto.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Al momento il nostro principale mercato è l’Italia, ma da un paio di anni siamo distribuiti in quasi tutta in Europa e Giappone. Stiamo invece iniziando ad affrontare nuovi mercati come gli Stati Uniti.

In termini di sostenibilità come la pensate?
Guardiamo al futuro con positività e desideriamo anche noi fare la nostra parte per ridurre l’impatto ambientale. A livello aziendale stiamo effettuando importanti cambiamenti per ridurre emissioni e sprechi. Anche a livello di prodotto, proprio in concomitanza al Pitti Uomo di Giugno, abbiamo presentato il nostro progetto Respect: un modello realizzato interamente con materiali riutilizzati o derivanti da surplus dei materiali.

Cosa state facendo per conquistare i millenials e la generazione Z?
Considerando che non è il nostro primo target di riferimento, pensiamo sia importante crescere con loro. Stiamo quindi cercando di sviluppare la comunicazione social che possa essere un mezzo importante per aprire un contatto con la GenZ

Oltre a Pitti Uomo partecipate ad altre fiere come il Micam o altre fiere internazionali?
Per il momento non abbiamo in programma altre fiere né in Italia né in Europa. Riteniamo che Pitti ad oggi sia la fiera di riferimento per il nostro target.

Ditemi 3 motivi per cui una persona dovrebbe scegliere Valsport?
Se ne avessi 4… direi: Rispetto, Artigianalità, Storicità e Contemporaneità.