Voli a prezzo bloccato da e per le isole, quali sono le compagnie per la continuità territoriale

Voli a prezzi bloccati per Sardegna, Sicilia e isole minori: come funzionano le tariffe agevolate, quali sono le compagnie attive e chi ha diritto agli sconti

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

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Nel panorama dei trasporti italiani, il tema della continuità territoriale rappresenta uno degli strumenti fondamentali per garantire l’uguaglianza dei diritti di mobilità tra i cittadini. Un principio che, tuttavia, rischia spesso di essere messo in discussione dalla realtà geografica e dal mercato: ne sanno qualcosa i residenti in Sardegna e in Sicilia, a Pantelleria e Lampedusa, per i quali spostarsi da e verso il resto della penisola può trasformarsi in un’impresa costosa, soprattutto in alta stagione.

Per rispondere a questa esigenza, l’Italia ha adottato da tempo un modello che, ispirandosi ad analoghe esperienze europee (come quelle in Spagna con le Baleari o in Francia con la Corsica), prevede l’imposizione di oneri di servizio pubblico (OSP) alle compagnie aeree. In cambio di compensazioni economiche pubbliche, le compagnie si impegnano cioè a garantire tratte regolari a tariffe agevolate e con orari prestabiliti, superando così le logiche del libero mercato che penalizzerebbero i territori insulari meno remunerativi per i vettori.

Le rotte coperte in Sardegna e le compagnie attive

Per quanto riguarda la Sardegna, il sistema è ormai collaudato e ruota attorno alle principali tratte aeree tra gli aeroporti dell’isola – Cagliari, Olbia e Alghero – e quelli della penisola, in particolare Roma Fiumicino e Milano Linate. L’attuale vettore che opera in regime di continuità territoriale è Aeroitalia, compagnia che si è aggiudicata le rotte attraverso gara pubblica e ha siglato accordi specifici con la Regione Sardegna.

Le tariffe agevolate sono riservate a:

  • residenti;
  • giovani tra i 2 e i 21 anni;
  • studenti universitari fino a 27 anni;
  • anziani sopra i 70 anni;
  • persone con disabilità (invalidità pari o superiore all’80%).

Il diritto alla tariffa bloccata è riconosciuto anche agli emigrati sardi iscritti alla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI) e a chi, durante la stagione invernale, viaggia per comprovati motivi di lavoro.

Per i non residenti, le tariffe non sono le stesse ma Aeroitalia – sempre in accordo con la Regione – ha introdotto un tetto massimo di prezzo per evitare impennate eccessive.

Come volare a Pantelleria e Lampedusa a prezzo agevolato

Nel contesto delle isole minori siciliane, Pantelleria e Lampedusa godono anch’esse di un regime di continuità territoriale. In questo caso, la compagnia incaricata è la danese DAT Volidisicilia, che ha ottenuto la gestione delle rotte in seguito a procedura pubblica.

Le tratte attualmente operative collegano Pantelleria e Lampedusa con gli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania. Anche qui le tariffe sono calmierate, ma a differenza della Sardegna, il meccanismo è più inclusivo: i voli a tariffa fissa sono disponibili anche per i non residenti, sebbene con prezzi differenziati e un numero di biglietti limitato (perché anche il numero di voli in una settimana lo è, anche se recentemente sono state annunciate nuove rotte).

DAT ha confermato il servizio almeno fino alla fine del 2025, con l’aggiunta di un volo bisettimanale invernale tra Pantelleria e Catania. Questa programmazione anticipata consente non solo una maggiore stabilità dei collegamenti, ma anche la possibilità di pianificare in anticipo viaggi, visite familiari o trasferte di lavoro.

Come funziona la continuità territoriale?

La continuità territoriale è un meccanismo pubblico pensato per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini che vivono in aree geograficamente svantaggiate, come le isole o le regioni periferiche, assicurando collegamenti regolari ed economicamente accessibili con il resto del Paese.

Il sistema italiano della continuità territoriale, sebbene imperfetto, rappresenta uno strumento economico e sociale essenziale. Garantisce cohesione nazionale, sostiene l’economia locale – pensiamo all’indotto turistico, sanitario, universitario – e offre prevedibilità e accessibilità a migliaia di cittadini ogni anno.

Sul piano finanziario, il costo per lo Stato è significativo, ma sostenibile, soprattutto se si considera il valore strategico del servizio. Un isolamento dei territori insulari comporterebbe costi economici ben più elevati, in termini di emigrazione forzata, calo degli investimenti e perdita di competitività.