L’osservatorio nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha analizzato i dati dei prezzi degli stabilimenti balneari in vista del primo week end di piena stagione turistica sulle coste italiane. Il risultato parla di un aumento medio del 2,3% per lettini e ombrelloni.
I rincari si ripercuotono anche sulle attività che richiedono un noleggio, come canoa, sup e pedalò, con aumenti medi del 2% rispetto allo scorso anno. Confermata la tendenza del settore turistico a battere l’inflazione.
Gli aumenti sulle spiagge italiane
La media degli aumenti sulle spiagge italiane, secondo l’osservatorio di Federconsumatori, si attesta attorno al 2,3%. Si tratta di un dato relativamente contenuto, soprattutto rispetto ai rincari degli ultimi anni, ma che batte nuovamente l’inflazione generale, che a maggio è stata dell’1,7%.
Si tratta di un fenomeno ormai molto conosciuto in Italia e che ha preso il nome di inflazione turistica. Il costo della vita nel nostro Paese è più basso che altrove, ma questo significa che i turisti provenienti da altri Paesi hanno una maggiore disponibilità economica. Le attività di accoglienza, ristorazione e ricreazione di conseguenza si adattano, e aumentano i prezzi per sfruttare la ricchezza dei turisti.
Negli ultimi tre anni i prezzi dei servizi balneari sono aumentati dell’8%. Nel 2025 a crescere è soprattutto il costo giornaliero, che sarà quello maggiormente avvertito nei fine settimana di giugno, quando i turisti tendono a fare singole giornate al mare. L’aumento dei lettini e degli ombrelloni è del 3%, mentre gli abbonamenti sono rimasti sostanzialmente stabili.
La classifica delle regioni con gli aumenti maggiori
Buona parte delle regioni italiane sono coinvolte da questi rincari, visto che su 20 suddivisioni locali del nostro Paese, soltanto 5 non hanno un accesso al mare. Gli aumenti, secondo quanto rileva Federconsumatori, sono relativamente omogenei su tutto il territorio nazionale, con leggere variazioni. La classifica delle regioni con i maggiori rincari recita:
- Sicilia, +6%;
- Sardegna, +4%;
- Veneto, +3%;
- Emilia-Romagna, +3%;
- Abruzzo, +3%;
- Basilicata, +3%;
- Liguria, +3%.
A crescere non sono soltanto i lettini e gli ombrelloni, ma anche i noleggi legati alle attività balneari che si stanno diffondendo sempre di più su tutte le spiagge italiane. Canoe, sup e pedalò arrivano a crescere di circa il 2% in media, tenendo quindi il passo del resto degli aumenti.
Le soluzioni per risparmiare
Il rapporto di Federconsumatori sottolinea anche alcune strategie, adottate dalle famiglie italiane, per risparmiare sul prezzo degli stabilimenti balneari: “La ristrettezza dei bilanci familiari, anche quest’anno, spinge i cittadini a cercare soluzioni per risparmiare, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, dopo le 14:00 o solo la mattina pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata” sottolinea il rapporto.
“Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. È possibile risparmiare anche grazie ai pacchetti all inclusive, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35 a 50 euro” conclude Federconsumatori.