Etna in eruzione, caos a Catania: tutte le info utili

A un mese dall'incendio del Terminal A l'aeroporto di Catania si ferma ancora, questa volta per colpa dell'Etna: ecco le info utili per i viaggiatori

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Non c’è davvero pace per Catania e il suo aeroporto di Fontanarossa che, dopo essere rimasto chiuso diversi giorni a causa degli ingenti danni provocati dall’incendio al Terminal A dello scorso 16 luglio, un mese dopo si trova a fare i conti con un nuovo stop. Nulla di prevedibile, purtroppo, ma un evento naturale come l’eruzione dell’Etna ha infatti portato la Sac, la società che gestisce lo scalo etneo, a fermare il traffico aereo su Catania fino alle 6 di martedì 15 agosto 2023, portando parecchi disagi per i viaggiatori che avevano voli per la giornata odierna.

Etna inguaia ancora Catania

Una vera e propria estate da dimenticare per Catania e il suo aeroporto, prima fermato dalle fiamme, ora dall’Etna. Non una novità quello dello stop dovuto all’eruzione del vulcano siciliano, va sottolineato, ma che arriva proprio a un mese da quello che è stato il blocco aere più pesante per la città di Catania e la Sicilia intera.

La chiusura dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa dello scorso 16 luglio, e protratto fino al 5 agosto con numerosi voli dirottati tra Palermo, Trapani, Comiso, Reggio Calabria e Lamezia Terme, ha infatti provocato un danno economico non di poco conto al Comune siciliano che ha perso il 5% delle entrate dal turismo. Si spera, invece, che la situazione legata all’eruzione dell’Etna sia contenuta.

In un primo momento il blocco del traffico aereo era stato dato fino alle 13 di lunedì 14 agosto, poi fino alle 20 e dopo la Sac ha fatto sapere del rinvio della riapertura alle 6 del 15 agosto, con numerosi voli dirottati presso altri aeroporti o cancellati completamente. Tutto questo perché nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 l’eruzione ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa in direzione Sud, producendo una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre.

I residui di cenere hanno completamente ricoperto le piste dell’aeroporto di Catania, dove i mezzi fanno fatica a raccoglierla, quindi è stata programmata la nuova chiusura di emergenza del Fontanarossa. La fontana di lava è cessata a partire dalle 4 di mattina e il trabocco lavico è in fase di raffreddamento, dunque la situazione potrebbe presto ristabilizzarsi per permettere la riapertura dello scalo etneo.

Info utili per i viaggiatori

Vacanze di Ferragosto rovinate? Forse per alcuni viaggiatori che oggi si sarebbero dovuti muovere da Catania, in aereo, alla volta di tante mete turistiche di mare e non solo, ma potrebbe trattarsi solo di un rinvio di qualche ora.

Diversi voli, infatti, sono stati cancellati, mentre altri hanno avuto una riprogrammazione d’orario e addirittura di aeroporto. Alcuni voli, infatti, sono stati dirottati a Palermo, Trapani e Comiso, così come gli arrivi di alcuni velivoli che sarebbero dovuti atterrare proprio nella città etnea.

Il consiglio, fa sapere la Sac, è quello di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea. Per informazioni sui voli dirottati o cancellati è dunque necessario rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto di Catania dove la stessa società che gestisce lo scalo dà aggiornamenti sulla situazione.

Attenzione anche a mettersi in viaggio in auto. A fermarsi, o comunque a rallentare, è infatti anche il traffico stradale, a causa della cenere in strada. Il sindaco di Catania Enrico Trantino, infatti, ha emesso un’ordinanza con cui si dispone per le prossime 48 ore il divieto temporaneo di circolazione di mezzi due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km/h in tutte le strade del territorio comunale a causa della presenza in molte strada della città della cenere vulcanica.