Tempi di volo gonfiati per negare rimborsi ai viaggiatori, cos’è il padding

Secondo il Codacons alcune compagnie modificherebbero la durata indicata dei voli per aggirare i risarcimenti previsti ai passeggeri

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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Codacons ha pronta una nuova denuncia, questa volta con obiettivo le compagnie aeree. Queste sarebbero state accusate dall’associazione di mettere in atto pratiche scorrette, come quella di allungare i tempi del volo sul titolo di viaggio per non dover pagare i risarcimenti ai viaggiatori in caso di ritardo. Non è una pratica poco in uso, anzi. Secondo il Codacons è utilizzata da moltissime compagnie aeree per evitare rimborsi su numerosi voli.

Sono state molte le segnalazioni arrivate all’organizzazione dei consumatori a far nascere la necessità di un’azione e da qui Codacons ha deciso di presentare un esposto alle autorità competenti, ovvero l’Antitrust ed Enac. A queste è stata richiesta l’apertura di un’istruttoria affinché vengano svolti accertamenti nell’interesse degli utenti del trasporto aereo.

Codacons denuncia le compagnie aeree

Così Codacons inizia una nuova battaglia e lo fa per garantire ai viaggiatori, in caso di ritardo, il rimborso per i voli. Sembra infatti che, dopo numerose segnalazioni da parte degli utenti stessi e diversi casi noti, siano stati raccolti abbastanza elementi per presentare un esposto alle autorità competenti. Queste, ovvero l’Antitrust ed Enac, sono chiamate a svolgere accertamenti “nell’interesse degli utenti del trasporto aereo”.

Alla base della denuncia c’è una pratica scorretta che, secondo il Codacons, sarebbe seguita da numerose compagnie aeree. Si tratterebbe dell’allungamento dei tempi di volo sul titolo di viaggio solo per non dover pagare il risarcimento ai viaggiatori in caso di ritardo.

Cos’è il padding

Questa pratica prende il nome di padding ed è sempre più diffusa. Secondo il Codacons consiste nell’indicare già in fase di vendita del biglietto e sui titoli di viaggio una durata del volo superiore rispetto a quella effettivamente riscontrabile sulla base dei dati ufficiali di volo.

Con questa prassi le compagnie aeree riescono a creare margini piuttosto ampi tra tempo di volo dichiarato e tempo di volo reale, con differenze che variano fino a circa 70 minuti sui voli intercontinentali e circa 40-50 minuti sulle tratte europee a medio raggio.

Allungamento tempi del volo per evitare rimborsi

Ma come funziona questa pratica scorretta? Secondo il Codacons diverse compagnie aeree allungano i tempi del volo direttamente sul titolo di viaggio, così da poter giustificare, in caso di ritardo, il mancato pagamento del risarcimento ai viaggiatori.

Tra le segnalazioni giunte ci sono casi in cui lo scostamento, cioè l’allungamento dei tempi, arriva fino a 70 minuti nelle tratte a lungo raggio. Un caso segnalato è quello di Roma-Miami; ma ci sono anche casi di allungamento più breve, tra i 40 e i 45 minuti sulle tratte a medio raggio o di 20 minuti sulle tratte brevi.

Alcuni esempi:

  • il volo tra Milano Malpensa e New York viene indicato a nove ore e 45 minuti, ma impiega effettivamente 39 minuti in meno;
  • il volo tra Roma e Buenos Aires viene indicato a 14 ore, ma impiega 13 ore e 10 minuti, quindi 50 minuti in meno;
  • il volo tra Roma e Istanbul allunga i tempi di 25 minuti;
  • il volo tra Venezia e Amsterdam allunga i tempi di 24 minuti;
  • il volo tra Milano e Atene allunga il tempo di 23 minuti;
  • il volo tra Fiumicino e Madrid allunga i tempi di 22 minuti.

Come evidenzia il Codacons nell’esposto:

Si tratta di condotte idonee a comprimere i diritti dei passeggeri e ad alterare il corretto equilibrio tra vettori e utenti finali, in aperto contrasto con le normative europee e nazionali a tutela del consumatore.

Cosa cambia per chi viaggia?

Secondo il Codacons, questa condotta è centrale sotto il profilo della tutela dei consumatori. Dopotutto, come fa notare l’esposto, la durata del volo e il conseguente orario di arrivo sono informazioni essenziali del trasporto aereo e possono incidere in modo determinante sulle scelte economiche dell’utente.

Inoltre, indicare una durata di volo non corrispondente a quella effettiva potrebbe integrare una pratica commerciale ingannevole, quantomeno sotto il profilo della modalità di presentazione dell’informazione o dell’omissione di dati rilevanti. Si legge, in conclusione, che tale pratica rischia di configurarsi come una forma di truffa e inganno ai danni del cliente, con l’effetto di indurre “il passeggero a una rappresentazione non corretta delle caratteristiche principali del servizio offerto”.