Quello dell’ingegnere è un lavoro molto richiesto in tutto il mondo, dato che la società ha bisogno costantemente di soluzioni tecnologiche per affrontare le più svariate sfide, come la produzione di energia pulita, la creazione di infrastrutture, lo sviluppo di nuovi prodotti e la riduzione dell’impatto ambientale. Questa figura è infatti presente in molti campi, ed è limitante parlare in maniera generica di ingegneria, dato che questa disciplina comprende numerose branche, anche molto specifiche. Ma prima di vedere quanto guadagna un ingegnere e quali sono gli ingegneri che percepiscono gli stipendi più alti, è bene prima cercare di capire quali sono le mansioni della professione.
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Cosa fa un ingegnere e come diventarlo
L’ingegnere è un professionista che si occupa di progettare, sviluppare e migliorare i sistemi, i prodotti e i processi tecnologici. Il lavoro dell’ingegnere è molto vario e spazia in molte diversi settori, come quello energetico, l’edilizia, l’elettronica, la meccanica, l’informatica, la gestione dei sistemi, la produzione in serie, la sicurezza, la telecomunicazione. Per diventare ingegnere in Italia è necessario seguire un percorso accademico presso una università.
Dopo il diploma di scuola superiore, è possibile iscriversi a un corso di laurea in Ingegneria. Questo può essere magistrale a ciclo unico e avere una durata di 5 anni, oppure triennale. In quest’ultimo caso sarà necessario continuare gli studi con un corso magistrale della durata di 2 anni per specializzarsi in una determinata disciplina o essere più competitivi nel mondo del lavoro. Gli insegnamenti comuni a tutte le varie branche dell’ingegneria sono la matematica, la fisica, la chimica, l’informatica, l’economia.
Dopo la laurea, è necessario superare un esame di abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere, che viene rilasciato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Questo esame è obbligatorio per poter esercitare la professione di ingegnere e per ottenere la qualifica di ingegnere iscritto all’albo professionale. La laurea in Ingegneria, come quelle di altre professioni altamente specialistiche, potrebbe diventare abilitante nel prossimo periodo.
I tipi di ingegneria
L’ingegnere lavora spesso in team con altri professionisti, ad esempio architetti, tecnici e commercialisti, per garantire che i progetti vengano completati in modo efficiente e che soddisfino tutti i requisiti tecnici e legali. Inoltre è responsabile di valutare i costi e di garantire che i progetti siano realizzati all’interno del budget stabilito. Ma non sono solo i pareri di altri tecnici a essere di vitale importanza. Un ingegnere deve spesso lavorare a stretto contatto con i propri clienti, per comprendere le loro esigenze e garantire che i progetti soddisfino le loro aspettative.
Esistono diverse specializzazioni nel campo dell’ingegneria. Di seguito alcune delle più comuni.
- Gli ingegneri meccanici si occupano della progettazione, della costruzione e della manutenzione di sistemi meccanici, come motori e macchine per la produzione.
- Gli ingegneri elettronici si occupano di sistemi elettronici, come i computer e i dispositivi di comunicazione.
- Gli ingegneri civili si occupano di ponti, edifici pubblici, dighe e strade.
- Gli ingegneri aerospaziali si occupano di veicoli aerospaziali, come aerei e razzi.
- Gli ingegneri chimici si occupano di impianti chimici, come le raffinerie, le centrali elettriche e alcuni tipi di fabbriche.
- Gli ingegneri energetici si occupano di sistemi di produzione e distribuzione di energia, come le centrali elettriche, i parchi eolici e gli impianti fotovoltaici.
- Gli ingegneri informatici si occupano di software, sistemi di elaborazione dati e reti informatiche.
- Gli ingegneri biomedici si occupano di apparecchiature medicali, come strumenti per la diagnostica, sistemi di imaging e protesi.
Ci sono molti altre branche meno conosciute. Come l’ingegneria biomeccanica, per lo sviluppo di protesi e dispositivi ortopedici, l’ingegneria acustica, per la progettazione di sistemi e strutture per la gestione del suono come sale concerti e cinematografiche, l’ingegneria dei tessuti, per la ricerca di nuovi materiali per usi industriali o medici, e l’ingegneria delle materie polimeriche, che si occupa della plastica, della sua produzione e del suo smaltimento o riciclaggio.
Quanto guadagna un ingegnere in Italia
La facoltà di ingegneria è quella che in Italia permette di ricevere un maggior guadagno dopo la laurea, dato che i guadagni di un ingegnere superano quelli di un medico o di un avvocato. In media uno studio di ingegneria può guadagnare 53.800 euro all’anno, mentre il singolo professionista può arrivare tranquillamente a percepire quasi 1.700 euro netti al mese nei primi cinque anni della propria carriera.
Rispetto ad altre professioni dove il gap generazionale è maggiore, tra un neolaureato in ingegneria e una figura junior, alle prime esperienze lavorative, non ci sono particolari differenze. Dopo l’università, infatti, un ingegnere guadagna mediamente 2 mila euro lordi al mese, che salgono nel giro di pochi anni, per poi triplicare all’arrivo in posizioni senior e raddoppiare ulteriormente con l’incarico di direttore tecnico o equivalenti posizioni dirigenziali ad alta responsabilità.
Esperienza | Guadagni lordi annui |
Neolaureato | 24.700 euro |
Junior | 30.400 euro |
Senior | 65 mila euro |
Chief Technical Officer | 133.800 euro |
Quali sono gli ingegneri che guadagno di più?
Il guadagno di un ingegnere dipende da molte variabili, tra cui la specializzazione, l’esperienza, la posizione lavorativa e la localizzazione geografica. Tuttavia, in generale, gli ingegneri che guadagnano di più tendono a essere quelli che lavorano in settori altamente specializzati e tecnologicamente avanzati, come l’ingegneria aerospaziale e navale, con guadagni lordi annui medi di 43.500 euro. Se la passano male invece gli ingegneri edili, che guadagnano molto meno, solo 35 mila euro lordi all’anno.
Tra gli stipendi più alti ci sono quelli del settore dell’energia, con gli ingegneri petroliferi, che possono arrivare a prendere 150 mila euro lordi all’anno, e gli ingegneri nucleari, fino a 140 mila euro lordi all’anno. Tra le specializzazioni ingegneristiche meno conosciute c’è anche l’ingegneria gestionale. Studiarla significa diventare manager e responsabili di produzione, con la possibilità di ricoprire ruoli dirigenziali in importanti aziende nazionali e internazionali. E quindi ricevere i cosiddetti stipendi d’oro.