Colf e badanti, cambia la lettera d’assunzione: occhio alla multa salata

Le novità sulle informazioni da inserire per l'assunzione di lavoratori domestici per non incorrere in sanzioni fino a 1.500 euro

Pubblicato: 9 Ottobre 2022 11:59

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Aumentano le informazioni da inserire nella lettera d’assunzione di badanti, colf e babysitter, e con esse anche il rischio di pagare fino a 1.500 euro di multa se non vengono compilate correttamente. A cambiare i riferimenti è stato il decreto Trasparenza in vigore dal 13 agosto 2022, adeguandosi alla direttiva UE 2019/1152 che punta ad accrescere le tutele dei lavoratori domestici. Una novità rilevante per un numero sempre crescente di famiglie che hanno bisogno di assistenza in casa per gli anziani e altri soggetti non indipendenti.

Colf e badanti, cambia la lettera d’assunzione: le novità

Il decreto introduce maggiori obblighi per i datori che devono comunicare l’assunzione di colf, badanti o babysitter, attraverso l’indicazione di più dati riguardo il collaboratore, in linea con il principio di trasparenza richiesto su questa categoria di lavoratrici e lavoratori dalle norme della Commissione europea.

Le novità riguardano chi utilizza il “Libretto famiglia“, mentre sono esclusi dai nuovi obblighi i rapporti con una media di tre ore a settimana calcolata nell’arco di quattro settimane consecutive.

Le sanzioni per chi non rispetta le nuove regole vanno da 250 a 1.500 euro per ciascun lavoratore dovesse rivolgersi all’Ispettorato del lavoro per il ritardo o il mancato rispetto delle norme, inclusi gli assunti prima dell’entrata in vigore del decreto.

Colf e badanti, cambia la lettera d’assunzione: le informazioni

Secondo le norme di recente approvazione, il datore di lavoro deve indicare nella lettera di assunzione le seguenti informazioni:
  • identità delle parti;
  • luogo di lavoro;
  • inquadramento;
  • livello e qualifica del lavoratore;
  • tipologia del rapporto;
  • durata del patto di prova;
  • durata delle ferie e di altri congedi retribuiti (e non solo il periodo di fruizione);
  • retribuzione iniziale (precisando minimo tabellare, superminimo, indennità e altri elementi costitutivi);
  • modalità di pagamento;
  • programmazione dell’orario di lavoro;
  • procedura e preavviso in caso di dimissioni e di licenziamento.
Tra le novità principali rientra l’indicazione nel dettaglio da parte del datore non solo dell’importo dello stipendio del collaboratore, ma anche il minimo tabellare, il superminimo ed eventuali indennità.
Inoltre, non basterà più indicare il periodo concordato per le ferie annuali, ma dovrà esserne indicata la durata (26 giorni lavorativi per ogni anno di servizio) e l’orario di lavoro dovrà essere specificato se è prevedibile o imprevedibile: nel primo caso il lavoratore deve essere messo a conoscenza della programmazione, con le eventuali condizioni dello straordinario e quelle per i cambi turno; nel secondo dovrà sapere l’ammontare minimo delle ore retribuite garantite, le ore e i giorni nei quali il lavoratore è tenuto a svolgere le prestazioni e il periodo minimo di preavviso al quale ha diritto prima di iniziare a lavorare.

Colf e badanti, cambia la lettera d’assunzione: i numeri del settore

Si tratta di modifiche importanti per un comparto in continua espansione: nel 2021, il numero di lavoratori domestici è aumentato rispetto all’anno precedente fino a un totale di 961.358 e sono cambiate anche le modalità di erogazione del bonus per colf e badanti.
Secondo il IV Rapporto annuale sul lavoro domestico di Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, rispetto al 2015, l’incremento è stato del +6,3% quasi 50 mila unità e mentre le donne hanno registrato un aumento di solo il 3,2%, la crescita dei lavoratori domestici è decollato al +27,9%. Riguardo al settore, negli ultimi sei anni i badanti sono la categoria che si è allargata di più (+47,7%), mentre le colf donne sono l’unica categoria in calo (-6,3%).