Il libretto famiglia: chi può usarlo, quali solo i limiti e come funziona

Guida al libretto famiglia Inps, per pagare prestazioni occasionali: utilizzatori, limite complessivo più alto nel 2023

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Claudia Garretta

Consulente del lavoro

Laureata, ha collaborato con importanti studi di consulenza del lavoro dal 2004. Assiste aziende italiane e internazionali nella gestione delle risorse umane.

Forse non tutti sanno dell’esistenza del c.d. libretto famiglia attraverso il quale i cittadini possono pagare dei lavoratori occasionali per attività relative a piccoli lavori domestici (casa e giardinaggio), assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane e lezioni private e ripetizioni scolastiche. Vediamo di seguito nel dettaglio come funziona.

Chi può utilizzare il Libretto Famiglia

Possono acquistare il libretto famiglia le persone fisiche non nell’esercizio di attività professionale o d’impresa (utilizzatore).

A chi è rivolto

Le prestazioni di lavoro occasionale del libretto famiglia possono essere effettuate da coloro che vogliono svolgere attività lavorative in modo saltuario (prestatore).

Limiti

L’utilizzatore può erogare al massimo 10.000 euro annui fra tutti i prestatori alle sue dipendenze.
Il prestatore di lavoro invece può guadagnare complessivamente 5.000 euro lavorando per più famiglie e al massimo 2.500 euro con la stessa famiglia.
Attenzione. La misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo, esclusivamente nel rapporto tra ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le seguenti categorie di prestatori:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
  • persone disoccupate e percettori di prestazioni integrative del salario ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Il compenso minimo per un’ora di lavoro è fissato in 10 euro di cui 8 euro di puro compenso del prestatore, 1,65 euro per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL, e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.
Da questo si deduce che il prestatore ha diritto all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata e all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali INAIL.

Come funziona

Trattandosi di un portafoglio telematico sulla piattaforma telematica dell’INPS, le parti devono registrarsi sul portale tramite il servizio online dedicato.
La registrazione e la comunicazione dei dati possono essere effettuate tramite Contact center, patronati e intermediari tra cui i consulenti del lavoro muniti di apposita delega.

L’utilizzatore è tenuto a comunicare, al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa una serie di dati tra cui i dati identificativi del prestatore, il compenso, il luogo di svolgimento della prestazione, la durata, l’ambito di svolgimento.
Il prestatore registrandosi dovrà indicare anche i dati bancari per ricevere l’accredito del compenso da parte dell’Istituto.
Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa tramite email o SMS.

Prima dell’inizio della prestazione, l’utilizzatore deve versare gli importi stabiliti per il compenso sul proprio libretto famiglia, sempre in multipli di 10,00 €, scegliendo fra il pagamento:

  • con il modello F24 Elide;
  • on line, con carta di credito o con bonifico online, sempre sulla piattaforma INPS.

L’INPS, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, paga direttamente i compensi a seconda della modalità prescelta dal prestatore.

Divieti

Se il prestatore è pensionato occorre fare attenzione alla tipologia di pensione poiché tali prestazioni occasionali potrebbero essere incumulabili col trattamento pensionistico e portare alla sospensione della pensione come ad esempio pensione quota 100 e pensione per i lavoratori c.d. precoci o alla riduzione dell’importo in pagamento (pensioni di invalidità, pensioni ai superstiti, etc.).

Le informazioni hanno carattere generale e sono in riferimento al settore privato. Si consiglia sempre di verificare in base alla situazione specifica, al settore di appartenenza e al CCNL applicato.