Cos’è e quando deve essere presentato il modello Unilav

La comunicazione Unilav è un modello da presentare quando inizia, termina o cambia il rapporto di lavoro

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Pubblicato: 13 Agosto 2019 13:01Aggiornato: 6 Maggio 2024 18:15

Nella propria vita lavorativa, con ogni probabilità si sarà sentito nominare il modello Unilav. Ma che cos’è la comunicazione Unilav, esattamente? Chi deve presentarla e in quali casi? In sostanza, si tratta di un modello telematico che il datore di lavoro è tenuto a presentare al Centro per l’Impiego in caso di nuova assunzione, cessazione di un rapporto di lavoro (sia per mezzo di dimissioni che di licenziamento), proroga o trasformazione di un contratto a termine o di un qualsiasi altro tipo di rapporto di lavoro.

Da diverso tempo, infatti, non è più necessario comunicare la costituzione di un rapporto di lavoro a tutti gli enti coinvolti, singolarmente (Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro). Basta inviare, in modo telematico, la Comunicazione Unilav, il cui nome completo è Comunicazione obbligatoria Unificato Lav.

Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste la comunicazione obbligatoria Unilav.

Modello Unilav, cos’è e finalità

Tutti coloro che intendono iniziare un rapporto di lavoro subordinato, in veste di datori di lavoro, debbono darne comunicazione alle strutture preposte. Così indica Inps nel proprio sito ufficiale.

Grazie al cd. sistema informativo per l’invio delle Comunicazioni Obbligatorie, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è possibile adempiere a tutti gli obblighi informativi legati all’assunzione del dipendente e alle successive vicende del rapporto compiendo, ogni volta, una comunicazione unica.

In altre parole, le comunicazioni obbligatorie di avvio, proroga, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro inviate al Ministero del Lavoro sono utili ai fini dell’assolvimento degli obblighi di comunicazione, nei confronti di tutte le istituzioni competenti in materia di lavoro. Si tratta di strumenti utili alla repressione del lavoro nero (scopri qui come provarlo).

Infatti il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali gestisce il flusso informativo, lo organizza e lo condivide online con Inps e Inail, con altri enti/casse previdenziali e con la Prefettura.

L’invio dei dati, attraverso i servizi informatici indicati dal Ministero del lavoro, si compie con specifici standard e tramite l’utilizzo di modelli da compilare ad hoc. Tra i principali modelli, l’Unificato Lav (cd. “UniLav”) di cui qui vogliamo espressamente parlare.

Comunicazione Unilav: in quali casi deve essere presentata

Innanzitutto è bene specificare che non è il lavoratore ma il datore di lavoro, o il suo consulente accreditato, a dover compilare e inviare al Centro per l’Impiego, ovvero al Ministero del Lavoro, il modulo Unilav.

Per farlo, è necessario essere accreditati presso il portale web dei servizi per l’impiego del proprio territorio. La Comunicazione Unilav va presentata in tutta una serie di eventualità e, più nello specifico, in caso di:

  • assunzioni (per tutte le tipologie di rapporto che richiedono l’obbligo d’invio dell’Unilav);
  • proroghe di contratti a termine e tirocini, di lavori a chiamata e di collaborazioni coordinate e continuative;
  • trasformazioni contrattuali (ad esempio, da tempo determinato a tempo indeterminato oppure da part-time a full-time);
  • cessazioni di rapporti di lavoro (sia in caso di dimissioni che di licenziamento).

Comunicazione obbligatoria, la Comunicazione Unilav, quando è stata introdotta, ha segnato una vera e propria rivoluzione. Infatti, con un solo invio telematico, il datore di lavoro va ora a comunicare l’assunzione di un dipendente, o qualsiasi trasformazione del rapporto di lavoro col medesimo, all’Inps (che si occuperà poi della previdenza e dell’assistenza sociale in favore del lavoratore), all’Inail (per l’assicurazione contro infortuni e malattie) e all’Ispettorato del Lavoro, che ha il compito di vigilare sulla corretta costituzione dei rapporti di lavoro.

Modulo Unilav, come si compila

Come spiega il sito web ufficiale dell’Inps, il modulo Unificato Lav è formato da otto sezioni, che prendono il nome di “quadri”. In particolare nel quadro “Inizio” compaiono i dati identificativi del rapporto di lavoro instaurato. Mentre, al fine di una corretta compilazione del modulo, dovranno esservi informazioni quali:

  • la data di inizio o di fine rapporto (per tutti i contratti diversi da quelli a tempo indeterminato)
  • la tipologia di contratto applicato
  • l’orario di lavoro
  • il Ccnl di settore
  • lo stipendio
  • l’ente previdenziale cui sono versati i contributi previdenziali (e a cui deve essere trasferita la comunicazione)

Suddiviso – come accennato – in sezioni, il modulo Unilav è in realtà molto semplice da compilare.

Più nel dettaglio, nella prima sezione bisogna inserire i dati del datore di lavoro – codice fiscale, denominazione e settore d’appartenenza dell’azienda con l’indicazione del codice Ateco, il suo indirizzo e il suo recapito telefonico – mentre nella seconda sezione i dati del lavoratore: nome e cognome, sesso, codice fiscale, data e luogo di nascita, domicilio, livello di istruzione.

La terza sezione è dedicata al rapporto di lavoro: data di inizio, eventuale data di fine, ente previdenziale (con relativo codice), numero di PAT Inail, tipologia di contratto, orario di lavoro, ore settimanali medie, qualifica professionale ISTAT, livello di inquadramento, contratto collettivo applicato, retribuzione lorda annuale. Infine, nell’ultima sezione bisogna indicare i dati di chi effettua l’invio della Comunicazione Unilav.

Chi sono i soggetti obbligati al trasmettere il modello Unilav

Sono obbligati dunque a trasmettere la Comunicazione Unilav i datori di lavoro privati, gli enti pubblici economici, le pubbliche amministrazioni e le agenzie di somministrazione.

E, abilitati alla trasmissione, sono (oltre ai datori di lavoro): la agenzie per il lavoro e di somministrazione, i consulenti del lavoro, gli avvocati, i commercialisti, i ragionieri e i periti commerciali, i servizi istituiti dalle associazioni di categoria delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il soggetto che ospita un tirocinante e il preponente di un contratto di agenzia.

Quali sono i termini di invio

Quali sono i termini di invio del modello Unilav? Le assunzioni devono essere comunicate al Centro per l’Impiego entro le 24.00 del giorno che precede quello di instaurazione del rapporto.

Ma se la Comunicazione riguarda invece la cessazione, la proroga o la trasformazione di un rapporto di lavoro va presentata entro i 5 giorni successivi l’evento.

Modulo Unilav: dove richiederlo

Tutto, per quanto riguarda la Comunicazione Unilav, viene fatto online. È possibile compilare e inviare il modulo sul sito messo a disposizione dalla Regione (o dalla Provincia autonoma) di competenza, basandosi sulla sede del lavoro della propria azienda, oppure utilizzando un apposito programma informatico da installare sul pc (messo a disposizione dagli stessi Enti) che, al termine dell’operazione, permetterà di scaricare un file .xml da caricare o da trasmettere con il sito che la Regione ha creato per l’invio delle comunicazioni obbligatorie.