Come funziona il congedo di paternità e come richiederlo

Anche i papà hanno diritto al congedo di paternità: ecco le istruzioni per richiederlo

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

L’arrivo di un figlio è un evento che sconvolge la vita di ogni famiglia, portando con sé gioia, emozioni intense e nuove responsabilità. In questo scenario, il ruolo del padre assume un’importanza fondamentale, non solo come supporto alla mamma, ma anche come figura attiva nella cura e nel sostegno del bambino fin dai primi giorni di vita. Per questo motivo, il congedo di paternità obbligatorio rappresenta un diritto non solo da tutelare, ma da valorizzare appieno. Ecco dunque come fare per richiederlo e a chi spetta.

Cos’è il congedo di paternità obbligatorio e a chi spetta?

Il congedo di paternità, i cui numeri sono triplicati negli ultimi tempi, è un periodo di 10 giorni lavorativi (20 in caso di parto plurimo) che il padre lavoratore dipendente ha di assentarsi dal lavoro in occasione della nascita, dell’adozione o dell’affidamento di un figlio. Questo periodo di congedo è stato introdotto per promuovere una maggiore equità nella divisione dei ruoli genitoriali e per consentire ai padri di essere presenti e attivi nella vita del bambino fin dai primi giorni.
Il congedo di paternità obbligatorio è un diritto di tutti i padri lavoratori dipendenti, sia nel settore pubblico che privato. È importante sottolineare che questo diritto si estende anche ai padri adottivi e affidatari, riconoscendo l’importanza del ruolo paterno anche in questi contesti familiari.

Il funzionamento

Si può fruire del congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni:

• durante l’astensione dal lavoro della madre lavoratrice;
• due mesi prima della data del parto presunta fino ai cinque mesi dopo la nascita oppure dal momento in cui il piccolo fa il suo ingresso in famiglia nel caso di adozione nazionale/internazionale o per affidamento/collocamento temporaneo.

In ogni caso, il congedo deve essere utilizzato entro cinque mesi dalla nascita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in caso di affidamento o adozione, secondo le esigenze del genitore.
Può essere suddiviso in giorni, ma non in ore, ed è disponibile anche in caso di morte perinatale del bambino. In caso di parto gemellare o plurimo, la durata del congedo aumenta a 20 giorni lavorativi. Inoltre, può essere richiesto anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice.

I giorni di congedo obbligatorio, come spiega l’INPS, sono compatibili con il congedo di paternità alternativo previsto dall’articolo 28 del Testo Unico a sostegno della genitorialità, purché non siano utilizzati nei medesimi giorni.

Cosa succede al lavoratore durante il congedo di paternità

Durante il periodo di congedo, al lavoratore è garantita un’indennità giornaliera corrispondente al 100% della sua retribuzione abituale. Ciò significa che, durante l’assenza dal lavoro per congedo, egli riceverà una somma pari al suo normale salario giornaliero, senza alcuna diminuzione.

Il calcolo e la concessione degli aspetti economici e normativi relativi al congedo sono definiti in conformità con le disposizioni stabilite, senza variazioni, nell’apposita sezione del Testo Unico a sostegno della genitorialità.

Per quanto riguarda la determinazione dei giorni di congedo, che sono in numero di 10, o 20 in caso di parto gemellare o plurimo, si computano e indennizzano esclusivamente le giornate lavorative effettive. Questo significa che solo i giorni in cui il lavoratore avrebbe normalmente prestato servizio verranno considerati per il calcolo e il pagamento dell’indennità di congedo. Le giornate non lavorative, come i fine settimana e le festività, non saranno incluse nel computo e nella retribuzione del congedo.

Durante il periodo di congedo, il padre avrà quindi diritto a un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione. Per effettuare la richiesta sarà necessario presentare una domanda al datore di lavoro, con un preavviso di almeno 5 giorni, indicando i giorni in cui si intende usufruire di tale diritto.

L’importanza del congedo

Il congedo di paternità è molto più di un semplice diritto: è infatti un’opportunità preziosa per i padri e per i loro figli. Per i primi, il congedo permette infatti di:

• Creare un legame profondo con il proprio bambino: essere presenti fin dai primi giorni di vita del figlio, aiuta a costruire un rapporto solido e duraturo, basato sull’affetto e sulla fiducia;
• Condividere le responsabilità genitoriali: il congedo di paternità promuove infatti una maggiore equità nella divisione dei compiti di cura, alleggerendo il carico della madre e favorendo una maggiore collaborazione tra i genitori;
• Sviluppare le proprie competenze genitoriali: prendersi cura del proprio bambino a tempo pieno permette di acquisire nuove abilità e conoscenze, utili per affrontare le sfide della genitorialità.

Per i bambini, invece, il congedo di paternità:

• Favorisce lo sviluppo cognitivo ed emotivo. La presenza attiva del padre nei primi mesi di vita, infatti, contribuirebbe a creare un ambiente sicuro e stimolante;
• Riduce il rischio di problemi comportamentali: diversi studi compiuti sul medio e lungo termine hanno infatti dimostrato che i bambini che hanno trascorso più tempo con il padre durante la prima infanzia hanno meno probabilità di sviluppare problemi comportamentali in età scolare e adolescenziale.

Come richiedere il congedo

Per richiedere il congedo di paternità, il genitore deve inviare una comunicazione scritta al proprio datore di lavoro, indicando i giorni in cui desidera usufruire di quest’ultimo. Tale comunicazione, come detto, deve essere effettuata almeno cinque giorni prima, preferibilmente in base alla presunta data del parto e tenendo conto delle eventuali condizioni più favorevoli stabilite dalla contrattazione collettiva.

Se il congedo è retribuito a conguaglio, il padre lavoratore dipendente deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni di congedo di paternità obbligatorio. In alternativa, è possibile utilizzare il sistema informativo interno aziendale per richiedere e gestire le assenze.

Per coloro che ricevono il pagamento direttamente dall’INPS, invece, la domanda deve essere presentata online tramite il servizio dedicato.

Oppure, è possibile farne la richiesta tramite:
Contact center il cui numero gratuito da rete fissa è l’ 803 164. Da rete mobile, invece, si deve comporre lo 06.164164 e il costo della chiamata dipende dal proprio operatore telefonico;
• I servizi telematici offerti dagli intermediari dell’INPS o dai patronati.

Chi lavora nella Pubblica Amministrazione, infine, deve invece presentare la domanda alla propria amministrazione datrice di lavoro. Il tempo di lavorazione della pratica è di 55 giorni.