Che differenza c’è tra maternità e congedo parentale

Maternità e congedo parentale hanno differenze sostanziali: il secondo riguarda anche il padre e si può richiedere fino al compimento degli 8 anni di età del figlio

Il congedo per maternità e quello parentale sono due diverse possibilità per le coppie che hanno una nuova nascita in famiglia. In particolare il congedo di maternità è di 5 mesi e avviene in concomitanza con il parto: due mesi prima dello stesso e tre mesi dopo la nascita. I genitori hanno facoltà di spostarlo in avanti, cominciando un mese prima della nascita. In questo caso però è necessario presentare un certificato medico che dichiari la possibilità di continuare il lavoro senza danni per il piccolo.

Il congedo di maternità è, in alcuni casi, richiedibile anche dal padre (in questo caso si chiama congedo di paternità), ma solo se la madre presenta una grave malattia, o se il figlio è stato abbandonato dalla madre o affidato esclusivamente al padre. Si tratta quindi di evenienze molto particolari, che accadono di raro. Questo tipo di congedo dà diritto a mantenere il proprio posto di lavoro e di poter rientrare nella stessa unità produttiva al termine della maternità. Il congedo parentale è invece un’opzione ben diversa, che può essere sfruttata da entrambi i genitori fino al compimento dell’ottavo anno di età da parte del figlio.

Nel caso di bambini adottati, il congedo parentale può essere richiesto fino all’ottavo anno dal giorno di inserimento in famiglia. Per i bambini portatori di gravi handicap invece la durata del congedo parentale arriva ad essere quadruplicata. Questo tipo di congedo è stato inserito nella legislazione per permettere ai genitori di essere presenti nella cura dei figli, e ne possono usufruire entrambi i genitori; se si tratta di lavoratori dipendenti possono sfruttare un periodo di congedo pari ad un totale di 11 mesi. Fino a un massimo di 6 per la madre, 7 per il padre.

Se la madre è casalinga il padre può sfruttare interamente i suoi 7 mesi di congedo parentale. Durante la maternità la madre che lavora percepirà fino all’80% dell’ultimo stipendio, che per alcuni contratti è integrato fino a raggiungere il 100%. Il congedo parentale dà invece diritto ad uno stipendio pari al 30% dell’ultima busta paga. Questo secondo tipo di congedo differisce anche per il fatto di poter essere sfruttato in modo frammentario, con però almeno 15 giorni di preavviso al datore di lavoro.