Anica lancia l’Unione “Editori e Creators Digitali”: ne parliamo con la neopresidente Manuela Cacciamani

Già 24 realtà hanno aderito alla nuova Unione che apre alle imprese dello storytelling digitale: abbiamo intervistato la neo Presidente.

Foto di Andrea Bertolucci

Andrea Bertolucci

Giornalista esperto di Lifestyle

Classe 1990, Andrea Bertolucci è un giornalista e autore specializzato in cultura giovanile, lifestyle, società ed economia dell’intrattenimento. La sua attività professionale lo ha avvicinato negli anni ad alcune tra le principali redazioni televisive e web nazionali. Andrea è considerato uno dei maggiori esperti di cultura Trap nel nostro Paese.

L’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Digitali) annuncia oggi la nascita dell’Unione “Editori e Creators Digitali”, dedicata ai protagonisti dell’audiovisivo e dello storytelling digitale e guidata dalla neo Presidente Manuela Cacciamani.

L’Unione nasce per promuovere l’industria dei contenuti digitali che ruotano attorno al cinema, codificare i nuovi mestieri del digitale, cooperare con scuole e università per la formazione di nuove figure professionali, e diventare un riferimento per le istituzioni nazionali, regionali e internazionali. Due i Vice Presidenti: Vincenzo Piscopo e Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e digital di Rai Cinema, il quale sottolinea come “Oggi la filiera della produzione e distribuzione dei contenuti digitali è caratterizzata da modelli organizzativi e di business assolutamente diversi e fluidi: i musei ed i luoghi della cultura diventano phygital, le piattaforme digitali diventano luogo fondamentale della scelta e della conoscenza, il meta-verso diventa protagonista delle nostre conversazioni. E’ particolarmente rilevante quindi fare sistema per affrontare questo nuovo mondo in modo strutturato e qualificato”

E’ proprio in un contesto di profonda innovazione di ANICA e di adattamento alle nuove frontiere dell’audiovisivo che si inserisce l’obiettivo di questa Unione, ovvero quello di costruire uno spazio di lavoro condiviso e di collaborazione per l’intera filiera digitale dello storytelling di nuova generazione connettendo produttori, distributori, piattaforme fisiche e digitali nonché il mondo dei creators, sempre più centrali nella produzione audiovisiva.

QuiFinanza ha intervistato in esclusiva la neo Presidente, Manuela Cacciamani.

Presidente, quale obiettivo ha l’Unione “Editori e Creators Digitali”?
La nascita dell’Unione “Editori e Creators Digitali” va incontro alle necessità di una parte importante del settore audiovisivo caratterizzata da un’innovazione sistemica oltre che da una forte frammentazione, inoltre si pone l’obiettivo di creare una rappresentanza e un soggetto capace di interloquire con il mercato, le istituzioni e il mondo della formazione, per superare la percezione di un mondo frammentato e disarticolato.

A chi è rivolta questa nuova Unione?
All’Unione hanno già aderito numerose imprese italiane operanti, sia in Italia che all’Estero, nella produzione o distribuzione di contenuti immersivi, videomapping, branded content, applied games, omnicanalità, live cinema e altri formati innovativi. L’Unione “Editori e Creators Digitali” presterà un’attenzione particolare ai più giovani, alle nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro e che meritano di ricevere una formazione adeguata ad affrontare le richieste dell’industria audiovisiva del futuro.

Quanto è importante oggi l’innovazione nell’industria dell’audiovisivo?
L’innovazione portata dalle imprese e start-up audiovisive digitali è di enorme valore ma necessita di un tessuto economico, istituzionale, formativo e legale capace di trasformare questo valore in un vero asset competitivo, ed è su questo piano che entra in gioco l’Unione “Editori e Creators Digitali” di ANICA. L’immensa e articolata galassia post-cinema necessita di una molteplicità di strumenti economico-legislativi che possano rendere competitivo il nostro Paese rispetto alle sfide poste dalla transizione digitale e dall’innovazione tecnologica. Inoltre, tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo, dell’audiovisivo e del gaming hanno bisogno di essere coscienti delle proprie possibilità, tutelati nei propri diritti a partire dalle basi contrattuali fino agli strumenti che dobbiamo fornirgli per poter essere competitivi sul mercato.