WhatsApp cambia tutto, arrivano i canali: come funzionano

Nuovi cambiamenti per WhatsApp. Mark Zuckerberg ha annunciato i canali: cosa sono e come funzionano

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Con una certa regolarità WhatsApp annuncia dei cambiamenti e l’ultimo è rappresentato dall’introduzione dei canali. Spieghiamo di seguito di cosa si tratta, nel dettaglio, e come possa rappresentare un intervento molto interessante e utile per aziende e pubblica amministrazione, così come, ovviamente, per gli utenti.

WhatsApp come Telegram: cosa sono i canali

Le indiscrezioni circolate si sono rivelate esatte, con WhatsApp che, dopo la modifica dei messaggi, seppur con regole ben precise, fa un altro passo verso Telegram, offrendo un’esperienza professionale più completa ai propri utenti.

L’anteprima del servizio canali di WhatsApp è prevista in Colombia e a Singapore, dove gli utenti potranno vedere nella nuova sezione aggiornamenti una sorta di newsletter. Uno spazio riservato alle ultime proposte dei canali che si è deciso seguire.

In questo modo tanto le aziende quanto la pubblica amministrazione potranno comunicare in maniera rapida e diretta con i propri iscritti, pubblicando aggiornamenti, stati d’emergenza, informazioni utili e altro ancora.

Svariati i partner di questa iniziativa, da squadre di calcio come il Manchester City all’Organizzazione mondiale della Sanità. Tutto il mondo utilizza WhatsApp per tenersi in contatto con amici e famigliari. Utilizzarlo per scopi professionali può invece risultare un po’ scomodo in termini organizzativi. Con questa mossa Mark Zuckerberg vuole aprire le porte a nuovi usi e il progetto è di certo interessante.

Come funzionano i canali WhatsApp

Ad annunciato la novità è stato, come al solito, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, che ha pubblicato un post nel quale sottolinea come l’obiettivo sia quello di “rendere i canali il prodotto di messaggistica broadcast più sicuro al mondo”.

Tutto resta nelle mani degli utenti, che non potranno essere in qualche modo gestiti dagli amministratori dei canali. Questo tipo d’esperienza su WhatsApp non sarà quindi subita. Ciò si traduce nell’impossibilità per gli amministratori di aggiungere follower.

Saranno loro a selezionare i canali preferiti da seguire, dai quali ricevere aggiornamenti. In qualità di gestori, però, gli amministratori avranno ovviamente dei poteri. Chiunque scelga di entrare a far parte di un canale, infatti, dovrà sottostare alle norme interne dello stesso.

I gestori potranno decidere di porrei dei paletti, andando ad esempio a limitare l’ingresso per alcuni contatti. Allo stesso tempo, però, sarà loro possibile modificare le impostazioni interne anche sotto altri aspetti. Parliamo ad esempio de blocco degli screenshot e degli inoltre dal proprio canale. Il motivo di fondo di azioni del genere è la sicurezza. Guardando a Telegram, come esempio, si scopre che nei gruppi creati non è consentito effettuare screen perché all’interno è prevista la condivisione potenziale di dati sensibili, che vanno quindi tutelati.

Ad aggiungere un altro livello di sicurezza interna è il fatto che, trascorsi 30 giorni, i messaggi inseriti in ogni singolo canale vengono automaticamente cancellati. A ciò si aggiunge anche un’altra ragione, ovvero la necessità di tenere ordinati questi spazi, così che il loro contenuto possa risultare il più comprensibile possibile.

Meta sottolinea come nulla andrà a corrompere la missione di base di WhatsApp, ovvero messaggiare con amici e famigliari in forma privata. I canali sono però la risposta a una richiesta degli utenti avanzata da anni: “Riteniamo sia ora giunto il momento di introdurre uno strumento di trasmissione semplice, affidabile e privato”.