Microsoft e Oracle tagliano fuori Musk dalla corsa per TikTok

Elon Musk sembra tagliato fuori dalla corsa a TikTok: in vantaggio Microsoft e Oracle

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 26 Gennaio 2025 13:32

La grande società informatica americana Oracle e il colosso della tecnologia Microsoft si starebbero contendendo una parte delle quote di TikTok che Donald Trump vorrebbe che rientrassero in mani statunitensi, in modo da soddisfare i requisiti della legge bipartisan che ha giudicato il social cinese pericoloso per la sicurezza nazionale.

L’operazione, che riguarderebbe soltanto le attività di TikTok negli Usa, dovrebbe risolvere il contenzioso con ByteDance, l’azienda cinese proprietaria del social. Sembra essere tagliato fuori dall’operazione Elon Musk, tra i consiglieri più ascoltati del nuovo presidente e proprietario di X.

Oracle ci riprova per TikTok

Secondo quanto riportato da Npr, network che riunisce oltre mille radio statunitensi, l’azienda tech Oracle starebbe trattando l’acquisto di TikTok. Oracle è un’importante multinazionale con sede ad Austin, in Texas, ed è tra i più importanti e conosciuti fornitori di servizi web.

Non a caso, la sua rete di server costituisce già le fondamenta hardware di TikTok negli Usa e, anche per questa ragione, la società si era già presentata in passato come possibile acquirente del social network cinese. Dopo che nel 2018 Donald Trump, allora al suo primo mandato da presidente degli Usa, tentò di costringere ByteDance a vendere TikTok, fu proprio una cordata guidata da Oracle a proporsi come partner.

Al momento i dettagli della nuova operazione sono sconosciuti. Si parla di “decine di miliardi di dollari” per l’acquisto di una quota di maggioranza di TikTok. In questo modo ByteDance non scomparirebbe del tutto, ma il suo controllo sull’algoritmo sarebbe largamente limitato. Oracle vigilerebbe sulla raccolta dei dati degli utenti del social, che è l’aspetto che più preoccupa il Congresso per quanto riguarda la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Microsoft in secondo piano, Musk tagliato fuori

Sempre Npr cita però anche un interessamento da parte di una cordata di imprenditori americani guidati da Microsoft. Il colosso della tecnologia era già stato coinvolto nell’originale tentativo di acquisto di TikTok da parte di Oracle nel 2020, al fianco di Wallmart, l’enorme catena di supermercati americana, che questa volta non sembra essere parte dell’accordo.

Le notizie di Npr, che citano due persone informate della trattativa come fonti anonime, non riportano però ulteriori dettagli sul possibile coinvolgimento di Microsoft nell’operazione. Sembra invece tramontata l’ipotesi che ad acquistare TikTok potesse essere l’imprenditori sudafricano Elon Musk, tra i principali consiglieri e finanziatori di Donald Trump.

La notizia di un possibile interessamento del proprietario di X per TikTok era circolata nei giorni immediatamente successivi all’insediamento di Trump, dopo che ByteDance aveva deciso, senza nessun obbligo, di sospendere per 12 ore l’accesso al social in tutti gli Usa, per poi riattivarlo.

L’imprenditore sudafricano ha però già eseguito un’operazione molto dispendiosa con l’acquisto, per 42 miliardi di dollari, di Twitter, poi trasformata in X. Musk ha anche ipotizzato l’idea di rilevare e rilanciare Vine, una piattaforma di video brevi attiva tra il 2012 e il 2016 e diventata una parte integrante della cultura del web. Nel frattempo X ha annunciato l’aggiunta imminente di un feed video verticale del tutto simile a quello di TikTok, ai Reel di Instagram o agli Shorts di YouTube.