Italia-Cina, al via la settimana della Scienza, Tecnologia e Innovazione

L'evento focalizza la sua attenzione sulle trasformazioni della società e dell’economia in una prospettiva post-pandemica

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

Ha preso avvio il 1° Dicembre la Settimana Italia-Cina della Scienza, Tecnologia e Innovazione, che focalizza la sua attenzione sulle trasformazioni della società e dell’economia in una prospettiva post-pandemica per traguardare la transizione digitale e la sostenibilità ambientale.

L’evento, giunto alla sua 11ma edizione, quest’anno in digitale dopo lo stop subito lo scorso anno, ha origine dalla stipula di programmi bilaterali di cooperazione scientifica e tecnologica, che si sono susseguiti negli anni, promossi dai due governi attraverso il Ministero italiano dell’Università e della Ricerca e il Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia, coordinato per l’Italia da Città della Scienza in collaborazione con il CNR.

Questo asse Italia-Cina punta a valorizzare i sistemi nazionali di ricerca ed innovazione, favorendone gli scambi accademici, scientifici e tecnologici nei settori di rilevanza strategica e sociale di entrambi i Paesi.

Apertura dei lavori

Sul palco, in diretta streaming, da Napoli e Pechino, si sono avvicendate le varie figure istituzionali, che hanno collaborato per la realizzazione dell’edizione 2021.

Ha aperto i lavori Massimo Cavaliere, Direttore Generale di Città della Scienza, a cui ha risposto Dai Gang, Direttore Generale, Dipartimento Cooperazione Internazionale, MOST, da Pechino.

Hanno preso, poi, la parola Riccardo Villari, Presidente di Città della Scienza, e XU Qiang, Direttore Generale della Beijing Municipal Science and Technology Commission, Administrative Commission of Zhongguancun Science Park.

Hanno valorizzato la cooperazione sui temi della ricerca e dell’innovazione tra Italia e Cina QIU Yong, Presidente della Tsinghua University e Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, evidenziando che questa cooperazione internazionale, le cui origini risalgono già nell’antichità con la Via della Seta, risulta essere ormai da tempo un importante momento di scambio culturale e scientifico, momento di incontro tra le creatività dei due Paesi e di sviluppo di talenti.

È stato ricordato anche che, sul piano dei rapporti bilaterali, prosegue in maniera sempre più incalzante l’organizzazione del “2022 Anno della Cultura e del Turismo Italia – Cina”, priorità per entrambi i Governi, come sottolineato anche in occasione del colloquio tra il Primo Ministro Draghi e il Presidente Xi Jinping dell’8 settembre 2021.

Il “2022 Anno della Cultura e del Turismo Italia – Cina”, tra le molteplici iniziative su cui vi aggiorneremo, includerà, anche l’allestimento della mostra sulle origini della nazione italiana “Tota Italia”, iniziative di gemellaggio tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO di Italia e Cina e, quale evento inaugurale, due grandi concerti che verranno eseguiti in contemporanea e in collegamento audio-video nei due Paesi.

Ricordiamo che Cina e Italia rappresentano due superpotenze culturali, accumunate da una storia millenaria, come dimostrano i rispettivi 55 siti protetti dall’Unesco.

Ad arricchire il programma di iniziative congiunte, nel 2022, si potrà assistere anche alla mostra “Spazio Parallelo”, dedicata al celebre esercito di terracotta dello Xi’An.

Un altro concetto estremamente significativo, più volte ripreso nei vari discorsi, è la necessità di rimodulare e quindi ripensare le modalità di applicazione delle tecnologie nella quotidianità, per rafforzare l’evoluzione positiva dell’Industria, nella sua formulazione 4.0, alla luce dei cambiamenti climatici a cui tutta l’umanità sta assistendo e della transizione energetica a cui tutte le Nazioni devono procedere.

Particolarmente significativo è stato l’intervento di Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che oltre a ricordare che fino ad oggi, a partire dal 2010, questo progetto di cooperazione internazionale ha consentito a 6.000 imprese di fare rete e business, ha lanciato anche delle importanti sfide.

Le sfide

È importante che questa attività di cooperazione sia portatrice di un ulteriore ampliamento della collaborazione scientifica, che deve svolgersi sempre e comunque in maniera etica e sinergica, multi-livello, in una visione ottimistica per i valori stessi in cui si sostanzia l’attività scientifica, i cui risultati devono essere ad appannaggio di tutti, in maniera inclusiva e non discriminatoria.

Il discorso di Maria Chiara Carrozza trova anche supporto nel rapporto “Science, Technology and Innovation Outlook – 2021” dell’OCSE.

Rapporto “Science, Technology and Innovation Outlook – 2021” dell’OCSE

Sulla base di questo report Maria Chiara Carrozza ha evidenziato come i sistemi scientifici, tecnologici e dell’innovazione abbiano risposto, complessivamente, con forza e flessibilità alla crisi del Covid-19, conducendo in tempi rapidi allo sviluppo di vaccini per arginare il dilagare della Pandemia.

Questa collaborazione Italia-Cina deve essere di esempio per l’assetto globale e al contempo motore di nuove iniziative di ricerca, andando ad agire, direttamente o indirettamente, su tutte quelle aree geografiche ed economiche che necessitano un rafforzamento per migliorare la loro complessiva resilienza nell’affrontare le sfide presenti e future.

Le sfide globali devono essere raccolte per accelerare, a tutti i livelli, l’incremento dell’uso di strumenti digitali, contribuendo a ridurre le differenze esistenti, i divari di produttività e la resilienza economica.

I Governi devono adottare politiche pubbliche di intervento a sostegno dell’innovazione, accompagnati da una ricerca scientifica transdisciplinare, che tra l’altro deve rivedere le sue strutture per affrontare sfide complesse.

I Governi dovrebbero costruire un contesto di fiducia e definire valori comuni per operare in maniera sinergica su una piattaforma comune, che regoli la collaborazione scientifica e che permetta di giungere ad una equa distribuzione dei suoi benefici e predisporre una più ambiziosa agenda coinvolgendo, in primis, nuovi e vari portatori di interessi, oltre che i cittadini, nella loro individualità così come nella loro socialità.

Tenendo conto di quanto suggerito da Ursula von der Leyen, il Green Deal europeo e la strategia digitale sono fondamentali per rilanciare l’economia europea e costruire un’Europa più resiliente, sostenibile, equa e prospera e traslare, poi, questi concetti su un piano globale.

Sono poi intervenuti WANG Zhigang, Ministro per la Scienza e la Tecnologia e Maria Cristina Messa, Ministro per l’Università e la Ricerca.

Accordi di cooperazione bliaterali

Al termine della giornata di apertura, in diretta streaming, sono stati siglati 3 accordi di cooperazione bilaterali.

Il primo è stato siglato tra il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali Polimerici dell’Università di Sichuan e l’Istituto dei Polimeri Compositi e Biomateriali – CNR.

Il secondo è stato siglato tra l’Istituto sull’inquinamento Atmosferico del CNR e le Università di Henan, di Huanghe, la Northeast Agricultural University e la Tutian New Energy Technology Co.

Il terzo, invece, tra l’AVIC – Aerodynamics Research Institute – e il CIRA – Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale.

Italia-Cina, la seconda giornata
Italia-Cina, la terza giornata