Connettività, l’Ue vuole tutti online entro il 2025: le iniziative

L'obiettivo dell'Ue è che l'Europa diventi il continente più connesso entro il 2030. Tra WiFi4EU, 5G e Gigabit, sono numerose le iniziative per traguardare questo obiettivo

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

L’aumento delle interazioni online e l’emergere di nuovi modi di vivere, lavorare e fare impresa ha dimostrato il ruolo centrale che le tecnologie digitali svolgono nella nostra economia e nella nostra società. Le tecnologie digitali, al contempo, richiedono infrastrutture di connettività digitale adeguate per funzionare.

L’Ue ha, quindi, fissato l’ambizioso obiettivo di fare dell’Europa il continente più connesso entro il 2030, in modo che tutti possano beneficiare delle opportunità offerte dalla transizione digitale.

Le politiche sulle connettività

Ogni attività ha come base le politiche dell’Ue in materia di connettività, che mirano ad armonizzare le normative per promuovere i servizi ed espandere le reti in tutta l’Ue.
Il “decennio digitale” dell’Ue è il contenitore di più ampia portata dove, in nome della connettività, vengono ricomprese anche le garanzie che le famiglie europee debbono avere accesso a una copertura Internet ad alta velocità entro il 2025 e alla connettività gigabit entro il 2030.

Connettività Gigabit

Lo sviluppo di servizi più intelligenti, flessibili e innovativi dipende dalla disponibilità di connessioni veloci, affidabili e ricche di dati. I servizi guidati dal progresso e dall’uso delle nuove tecnologie si traducono in una crescente domanda di maggiore larghezza di banda e velocità più elevate.

La direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga del 2014 non è stata applicata in modo coerente nell’Ue. La Commissione ne ha, pertanto, proposto la sostituzione con la legge sull’infrastruttura Gigabit.
Nel febbraio 2024 è stato raggiunto un accordo politico e l’11 maggio 2024 è entrata in vigore la legge sull’infrastruttura Gigabit (GIA), che sarà pienamente applicabile nel novembre 2025. Con il GIA sono state aggiornate le regole per garantire un’installazione più rapida, più economica e più semplice delle reti Gigabit, affrontando i principali ostacoli come procedure costose e complesse per l’implementazione della rete. Questo atto diventa così fondamentale per conseguire l’obiettivo del decennio digitale 2030 legato alla connettività.

Il GIA introduce diverse misure volte a razionalizzare lo sviluppo delle reti:

  • Uso condiviso dell’infrastruttura. Si vuole incoraggiare l’uso condiviso di condotti e pali per l’installazione di reti ad altissima capacità (VHCN) per ottimizzare le risorse e ridurre i costi.
  • Co-deployment and Coordination of Civil Works. Gli operatori di telecomunicazioni potranno collaborare con progetti di opere pubbliche per installare contemporaneamente cavi in fibra ottica, riducendo le interruzioni e accelerando l’espansione della banda larga.
  • Semplificazione delle procedure amministrative. Semplificare queste procedure relative alla diffusione della rete in tutta l’UE vuol dire ridurre gli ostacoli burocratici e migliorare l’efficienza.
  • Dotare gli edifici di infrastrutture pronte per l’alta velocità. La presenza di edifici con infrastrutture pronte per l’alta velocità e garantirne l’accesso è fondamentale per facilitare la diffusione e l’adozione della banda larga.

Il GIA mira, inoltre, a ridurre l’impronta ambientale delle reti di comunicazione elettronica promuovendo la diffusione di tecnologie più efficienti dal punto di vista ambientale, come la fibra ottica e il 5G.
Il riutilizzo delle infrastrutture fisiche esistenti e un maggiore coordinamento delle opere civili contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale complessivo dell’installazione delle reti, attraverso un uso più efficiente delle risorse.

Raccomandazione Gigabit 

Nel febbraio 2024 la Commissione ha adottato la Raccomandazione sui Gigabit, che si basa sul regolamento che fornisce orientamenti alle autorità nazionali di regolamentazione (ANR) su come definire gli obblighi di ricorso in materia di accesso per gli operatori che detengono un significativo potere di mercato, promuovendo la concorrenza.
Offre, in particolare:

  • orientamenti sulle situazioni in cui l’accesso alle infrastrutture di ingegneria civile è necessario per affrontare le questioni relative alla concorrenza
  • delinea i requisiti per le ANR per supervisionare una transizione graduale dal rame alla fibra.

La raccomandazione Gigabit sostituisce la raccomandazione del 2010 sull’accesso di nuova generazione e la raccomandazione del 2013 sulla metodologia per la non discriminazione e la determinazione dei costi.

L’iniziativa WiFi4EU

L’iniziativa WiFi4EU promuove l’accesso gratuito dei cittadini al wi-fi in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei.
Con oltre 90.000 punti di accesso disponibili in tutta Europa, questa iniziativa ha avuto un impatto particolare nelle regioni remote e scarsamente servite da servizi di connettività, come Patmos, in Grecia o in Guadalupa, una regione ultraperiferica dell’Ue.

La diffusione di WiFi4EU ha avuto un impatto positivo sulla vita quotidiana dei turisti e degli abitanti del posto, rafforzando al contempo l’accesso all’istruzione e alle imprese digitali.
L’iniziativa WiFi4EU, quando la call è aperta, offre ai comuni la possibilità di richiedere buoni per un valore di 15,000 euro. I voucher sono utilizzati per installare apparecchiature Wi-Fi in spazi pubblici che non sono già dotati di hotspot Wi-Fi gratuito.

La strategia europea per il 5G

L’Ue sta attualmente portando avanti altre iniziative in materia di connettività, come la diffusione delle reti in fibra ottica e 5G. La Commissione ha fissato nuovi obiettivi strategici per la diffusione del 5G nel decennio digitale come base per una ripresa digitale e verde.
Il 5G svolgerà un ruolo chiave nel raggiungimento di uno dei punti cardinali mirati dalla bussola digitale: infrastrutture digitali sicure e performanti-sostenibili.

La Commissione propone di innalzare il livello di ambizione a livello dell’Ue per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture 5G, con l’obiettivo che tutte le famiglie europee siano coperte da una rete Gigabit entro il 2030, con tutte le aree popolate coperte dal 5G.
La strategia mira anche a implementare un minimo di 10.000 nodi edge neutri dal punto di vista climatico, altamente sicuri, entro lo stesso periodo.

In tale contesto, la Commissione sta riesaminando la strategia europea per il 5G, come indicato nel piano d’azione per il 5G del 2016.
Un’area ad alto potenziale per tale mercato leader è la mobilità connessa e automatizzata basata sul 5G (CAM). Il programma digitale del meccanismo per collegare l’Europa dovrebbe sostenere l’introduzione dei corridoi 5G per la CAM. Ciò sbloccherà questo ecosistema in Europa a seguito di un’agenda strategica per l’attuazione (SDA) elaborata da un’ampia gamma di parti interessate.

Dal lato dell’offerta, un importante fattore di successo è quello di creare e cogliere tali opportunità in modo che l’Europa possa essere un setter standard nel 6G e nei settori tecnologici correlati. È fondamentale che gli attori europei contribuiscano a garantire che gli standard tecnologici di rete emergenti siano definiti secondo i valori europei, come la protezione dei dati o approcci incentrati sull’uomo.
Un ruolo importante in tal senso può essere compiuto dalla proposta di partenariato europeo sulle reti e i servizi intelligenti (SNS), fattore chiave per il conseguimento di tali obiettivi.

La connettività e l’Europa

La connettività comprende le reti digitali, dalle strutture mobili e fisse a Internet, i cavi e i satelliti. Tuttavia, al di là delle sue sfaccettature tecnologiche, la connettività incarna una profonda dimensione umana.
L’Ue si adopera per attuare norme standardizzate per i servizi di connettività, promuovendo un contesto normativo che incentivi gli investimenti nei mercati delle telecomunicazioni e garantisca vantaggi coerenti in tutti i territori dell’Ue, garantendo una maggiore scelta ai consumatori in termini di standard di servizio e accessibilità economica.

A supporto di questi obiettivi

  • è stato introdotto il codice europeo delle comunicazioni elettroniche per modernizzare e consolidare la normativa dell’Ue in materia di telecomunicazioni in un quadro unificato
  • attraverso il programma relativo alla politica in materia di spettro radio si sostengono le condizioni tecniche per armonizzarle con l’interoperabilità delle reti senza fili in tutta l’Ue
  • nel febbraio 2024 la Commissione ha pubblicato il Libro bianco “Come far fronte alle esigenze dell’Europa in materia di infrastrutture digitali”.  Il Libro bianco presenta le sfide e le opportunità che l’Europa si trova attualmente ad affrontare nell’introduzione delle future reti di connettività, suggerendo potenziali scenari d’azione per rafforzare le capacità e la sicurezza economica dell’Ue in tutte le parti critiche del continuum informatico. La Commissione ha invitato tutte le parti interessate, compresi i cittadini, le imprese, le autorità pubbliche, le organizzazioni della società civile e il mondo accademico a dialogare con la Commissione e a condividere le proprie opinioni sul Libro bianco.

Le comunicazioni alla consultazione pubblica erano aperte fino al 30 giugno 2024. Sono attualmente in fase di revisione e potrebbero plasmare le future azioni politiche.