Quanto costa aprire un bar e le licenze necessarie

Non tutti sanno quanto costa davvero avviare e gestire un locale, considerando che ancora in tanti gestiscono quest'attività senza fare i giusti calcoli

Foto di Mirko Ledda

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Nonostante i luoghi comuni, la gestione di un bar è un’attività imprenditoriale molto impegnativa. Può essere molto gratificante e divertente, ma anche particolarmente frustrante o rivelarsi un fallimento. Per questo, prima di andare a vedere quanto costa aprire un bar, è bene tenere a mente quanta fatica e quanto impegno, anche economico, siano necessari per avere successo ed evitare ingenti perdite di tempo e denaro.

I passaggi da seguire prima di aprire un bar

Prima di aprire un bar bisogna anzitutto avere un piano aziendale dettagliato, un documento che nel dettaglio includa le informazioni sull’idea da realizzare, il concept del locale, il target di riferimento e le potenziali fette di mercato, le strategie di marketing e le stime di costi iniziali e operativi, con le proiezioni su ricavi e guadagni.

Bisogna poi andare alla ricerca di locali che si trovino in una posizione adeguata, ed eventualmente rivedere il proprio piano in base alle esigenze del territorio, ai clienti che si potrebbero avere in quella determinata zona, i costi di affitto o acquisto e la presenza di concorrenti.

Che requisiti deve avere il locale per diventare bar

Il locale può essere di proprietà o in affitto, ma deve rispettare alcuni requisiti specifici.

  • Avere una destinazione d’uso commerciale.
  • Rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro.
  • Rispettare i vincoli paesaggistici e storici.
  • Rispettare le norme igienico-sanitarie.
  • Essere isolato acusticamente.

Bisogna mettere in conto nelle spese iniziali anche l’acquisto di pezzi di arredamento e le attrezzature del locale, dai tavoli alle insegne fino agli impianti spina, passando per il bancone, il mobilio e gli elettrodomestici dell’eventuale cucina e il rifacimento dei bagni.

Le certificazioni e le licenze per aprire un bar

A questo punto sarà necessario ottenere le licenze e permessi necessari, rispettando ovviamente i requisiti di legge, tra cui la maggiore età e la conclusione della scuola dell’obbligo. Bisogna dunque essere in possesso della formazione adeguata, ottenibile in diversi modi.

  • Ottenere il diploma di scuola superiore con indirizzo alberghiero.
  • Frequentare un corso SAB (Somministrazione di Alimenti e Bevande).
  • Avere un’esperienza lavorativa certificata in un bar, con qualifica alla vendita e alla gestione di prodotti alimentari, della durata di almeno 2 anni negli ultimi 5 anni.

Bisogna inoltre frequentare un corso e ottenere l’attestato HACCP, aprire una partita IVA e iscriversi alla Camera di Commercio, avere una licenza UTF che autorizza la vendita al minuto di superalcolici.

Tra gli obblighi burocratici e legali per il futuro possessore del bar c’è anche la comunicazione di inizio attività al Comune, con allegati i documenti di d’identità del titolare, i dati dell’impresa, l’agibilità del locale, gli orari di apertura e chiusura.

avviare bar costo
Qual è il costo per avviare un bar

Quanto costa gestire un bar: le spese iniziali

Prima di avviare l’attività è necessario individuare i fornitori e quali saranno gli acquisti regolari, per mettere in conto le spese iniziali e le spese fisse che sarà necessario sostenere periodicamente. Oltre alle bevande e al cibo, che non dovranno mai mancare, bisogna mettere in conto anche le seguenti voci.

  • Divise, formazione e stipendi per il personale.
  • Menù e altra oggettistica promozionale o di servizio.
  • Impianto audio.
  • Forniture elettriche, idriche e di gas.
  • Servizi di vigilanza e sicurezza o allarmi.
  • Commercialista e legale.
  • Promozione e marketing.
  • Corsi di aggiornamento.

Quanto costa aprire un bar: le voci di spesa

È difficile indicare con esattezza quanto costa aprire un bar. Ogni locale ha una storia specifica, dato che offre servizi diversi indirizzati ad altrettanto diversi clienti, che vivono in zone geografiche differenti. Possiamo stimare tuttavia dei costi medi per avviare un bar.

  • Lavori di adeguamento del locale: 20mila euro.
  • Acquisto di attrezzature: 10mila euro.
  • Acquisto degli arredi: 20mila euro.
  • Pratiche burocratiche: 10mila euro.
  • Prodotti iniziali: 20mila euro.

Anche abbattendo notevolmente questi costi grazie a buone condizioni di partenza, si arriva comunque a non meno di 60mila euro, che possono diventare facilmente anche 100mila in base alla città in cui si intenda aprire l’attività.

Aprire un bar in franchising conviene?

Se non si ha a disposizione così tanto denaro, si può pensare di rilevare un’attività già avviata, che può essere comunque particolarmente oneroso, o affidarsi al franchising.

Le grandi aziende e le catene permettono di aprire un’attività a costi ridotti, fornendo macchinari, attrezzature e arredi. Tuttavia questa soluzione non permette personalizzazioni, prevede costi fissi molti alti e c’è il rischio di rimanere con un locale vuoto al termine del contratto.