Quando aprono gli impianti sciistici in Italia: il calendario

Dopo due anni difficili per i gestori, riaprono (senza limiti o restrizioni) gli impianti sciistici in Italia: ecco il calendario della stagione invernale 2022/2023

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Redazione

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Dopo due anni difficili per i gestori, costretti a rimanere chiusi a causa del Covid o a ridurre il numero di ingressi, riaprono (senza limiti o restrizioni) gli impianti sciistici in Italia: ecco il calendario della stagione invernale 2022/2023.

Quando aprono gli impianti sciistici in Italia?

Dal nord al sud, riparte la stagione invernale per gli impianti sciistici in Italia. Non si hanno ancora tutte le date ufficiali, ma alcune sono state comunicate.

I primi ad aprire quest’anno dovrebbero essere le strutture di:

  • Madonna di Campiglio;
  • Plan de Corones;
  • Tre Cime Dolomiti;
  • Val di Fiemme;
  • Obereggen;
  • Carezza;
  • Courmayeur;
  • Cervinia;
  • Cortina.

Questi impianti, nello specifico, stando a quanto comunicato dovrebbero iniziare ad accogliere i primi sciatori già nel week end del 26 novembre.

Apertura rinviata invece al week end successivo, ovvero dal 3 dicembre, per:

  • MonterosaSki;
  • Folgarida Marilleva;
  • Pinzolo;
  • Pejo;
  • Bormio;
  • S. Caterina e Livigno;
  • Aprica.

Dolomiti Superski non ha invece ancora confermato se l’apertura sarà nello stesso fine settimana o nei giorni immediatamente successivi (forse per il ponte dell’Immacolata). E a proposito di ponte (qui il calendario di tutte le festività), l’8 dicembre dovrebbero inaugurare la stagione:

  • Folgaria;
  • Lavarone;
  • Alpe Cimbra e gli impianti situati nell’arco alpino.

Niente di comunicato o di certo invece per quanto riguarda gli impianti al sud. L’anno scorso, per esempio, le stazioni sciistiche situate sull’Etna hanno aperto il 12 dicembre e chiuso il 31 marzo, ma della stazione invernale 2022/2023 ancora non si sa nulla.

Intanto, però, è stata resa nota la nuova classifica delle nuove mete sciistiche dove andare quest’anno (e ci sono anche delle italiane, qui le premiate).

Il caro prezzi colpisce anche gli impianti sciistici in Italia: previsti aumenti

Dopo due anni di restrizioni e chiusure che spesso hanno danneggiato notevolmente anche l’economia del luogo, adesso gli impianti sciistici italiani dovranno fare i conti con un altro problema: l’aumento dei costi di gestione. L’inflazione e la crisi energetica ha coinvolto anche questi gestori, che – stando alle prime stime – hanno già messo in conto una maggiorazione dei prezzi.

Sciare, quest’anno, potrebbe costare circa il 10% in più rispetto all’anno scorso, anche se alcune strutture si stanno già attrezzando per dei pacchetti speciali e degli sconti a chi acquista online, in anticipo.

Le sfide, quindi, non sono finite. Sia nel 2021 che nel 2022 con l’arrivo della stagione invernale abbiamo assistito all’aumento dei contagi e, di conseguenza, a un ritorno o inasprimento delle restrizioni Covid, che tutte le volte hanno coinvolto gli operatori del settore sciistico (qui, a proposito, qual è la situazione pandemica oggi e qui invece quali sono le nuove regole per quarantena e isolamento stabilite dal governo).

Ora, superata la paura per eventuali focolai, resta il problema che – per molti – concedersi qualche giorno di vacanza, in montagna, potrebbe essere un lusso. Con i prezzi alle stelle e il costo della vita sempre maggiore (qui le città più care in Italia), non è più così scontata la scelta di andare in settimana bianca. Ad onor del vero, però, spesso i fruitori di questo tipo di servizi possono contare su un reddito che sì risente della crisi ma non tanto da non arrivare a fine mese. Potrebbero però diminuire i giorni trascorsi fuori, i servizi scelti, la quota da destinare a determinate attività, e così via. Ma per questo bisognerà aspettare le stime ufficiali.