Inflazione record, qual è la città più cara? La classifica

L'Istat ha reso noti i dati sull'inflazione a ottobre 2022 ed è stata stilata una classifica delle città che hanno subito più rincari

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Da anno di rinascita post Covid a annus horribilis a causa della guerra in Ucraina, col conflitto che ha dato una netta spallata alla ripresa economica dell’Italia in un 2022 che era partito sotto altri auspici. Quello che ci stiamo lentamente lasciando alle spalle sarà ricordato come l’anno dei denti stretti, quello in cui tutte le famiglie sono passate dalla paura del virus ai rischi per il portafoglio con i prezzi che sono schizzati alle stelle e l’inflazione che ha toccato cifre da record.

Nel solo mese di ottobre, come riferito dall’Istat, in Italia il tasso di inflazione media è stato dell’11,8%, ma diverse sono le città e le regioni che hanno superato tale soglia entrando di diritto nella classifica delle più care del Bel Paese.

Inflazione record, le città più care

Proprio l’Istat, infatti, ha reso noti i dati sull’inflazione sulla base dei quali l’Unione Nazionale Consumatori ha deciso di stilare una classifica dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150.000 abitanti più cari d’Italia in termini di aumento del costo della vita. Se, come detto, in media in Italia l’inflazione è all’11,8%, diverse sono le città che hanno un tasso ben più alto (qui vi abbiamo parlato del rialzo dei tassi d’inflazione nell’Ue).

Una di queste è Ravenna, dove l’inflazione è pari a +13,9%, la quarta più alta d’Italia, che porta la città dell’Emilia Romagna a essere la più cara d’Italia dove il rincaro annuo per famiglia è, in media, di 3.359 euro. Al secondo posto sempre una città dell’Emilia Romagna, Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,2%, la sesta maggiore inflazione, determina un incremento di spesa annuo pari a 3.293 euro per una famiglia. Sul gradino più basso del podio c’è invece Bolzano che perde, quindi, il primato di città più rincarata d’Italia grazie al fatto che con +12,3% è “solo” all’11° posto per inflazione, con una spesa supplementare pari a 3269 euro annui per una famiglia tipo.

Per trovare Milano bisogna scendere al quarto posto, con l’inflazione al +11,7% e una spesa supplementare di 3.176 euro, seguita poi da Catania che con +15,6% ha l’inflazione più alta d’Italia e una spesa di 3.097 euro. La città più virtuosa è invece Potenza, con un’inflazione del 9,1% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1.797 euro. Segue Catanzaro (+10%, +1868 euro) e Reggio Calabria (+10,4%, +1942 euro). La città con inflazione più bassa è Aosta, con +8,7% (2153 euro).

Di seguito, quindi, la classifica delle 10 città più care (tra parentesi il rincaro annuo per famiglia e l’inflazione annua di ottobre).

  1. Ravenna (3.359 euro, 13,9%)
  2. Bologna (3.293 euro, 13,2%)
  3. Bolzano (3.269 euro, 12,3%)
  4. Milano (3.176 euro, 11,7%)
  5. Catania (3.097 euro, 15,6%)
  6. Modena (3.093 euro, 12,8%)
  7. Trento (3.062 euro, 11,7%)
  8. Perugia (3.009 euro, 13,1%)
  9. Brescia (2.980 euro, 11,3%)
  10. Firenze (2.962 euro, 12,7%)

Le regioni più care d’Italia

Dato uno sguardo alle città non si può quindi non pensare alle regioni. Nella classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori c’è anche spazio alla graduatoria per loro, col primato della regione più costosa conferito al Trentino con un’inflazione annua a +11,9 e un aggravio medio pari a 3.092 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,5% implica un’impennata del costo della vita pari a 2.973 euro, terza l’Umbria, +12,7%, con un rincaro annuo di 2.869 euro (qui vi abbiamo parlato dei rischi legati all’inflazione al supermercato).

Si segnala che la Sicilia è la regione con le città con inflazione più alta: dopo Catania, infatti, al 2° posto c’è Palermo (+14,9%, +2.958 euro) e al 3° Messina (+14,1%, +2.689 euro). La regione più virtuosa è la Basilicata, con l’inflazione al +9,3%, pari a 1.801 euro, seguita dalla Puglia (+12,2%, +1.975 euro). Medaglia di Bronzo per il Molise (+11,1%, +2.032 euro). La Valle d’Aosta ha, invece, l’inflazione più bassa (+8,8%, +2.178 euro).

Come per le città, di seguito la classifica delle 10 regioni più care (tra parentesi il rincaro annuo per famiglia e l’inflazione annua di ottobre).

  1. Trentino Alto Adige (3.092 euro, 11,9%)
  2. Emilia-Romagna (2.973 euro, 12,5%)
  3. Umbria (2.869 euro, 12,7%)
  4. Lombardia (2.858 euro, 11%)
  5. Liguria (2.847 euro, 13,8%)
  6. Toscana (2.703 euro, 12,2%)
  7. Veneto (2.701 euro, 11,8%)
  8. Sicilia (2.691 euro, 14,4%)
  9. Friuli-Venezia Giulia (2.579 euro, 11,3%)
  10. Abruzzo (2.573 euro, 12,9%)