Bollo auto, accertamenti in arrivo: come sapere se si è in regola

La Manovra non ha cambiato gli importi per il 2023, ma occhio alle scadenze. Negli ultimi giorni sono piovuti molti avvisi di accertamento. Cosa c'è da sapere

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Tra i tanti ambiti di applicazione, la Legge di Bilancio 2023 non è invece intervenuto sulla materia del bollo auto. Tutto sommato una buona notizia per gli automobilisti, che non vedranno novità o aumenti per quanto riguarda gli importi. Scatterà inoltre la sanatoria sui mancati pagamenti tra il 2000 e il 2015 per una cifra non superiore ai 1.000 euro. Negli ultimi giorni sono piovuti molti avvisi di accertamento. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Bollo auto 2023, cos’è e quando va pagato

Il bollo auto è una tassa obbligatoria per chi possiede un veicolo. Il suo importo varia a seconda di vari fattori, come la potenza del motore o la classe ambientale o ancora la Regione di immatricolazione. In Italia la gestione del pagamento del bollo auto è affidata al Pubblico Registro Automobilistico e viene emesso dalla Regione nella quale si ha la residenza.

Anche scadenza del pagamento è variabile, perché legata alla prima immatricolazione del veicolo. Se un’auto è stata ad esempio immatricolata per la prima volta a giugno, il bollo andrà pagato a luglio senza incorrere in sanzioni. In generale il bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Il primo pagamento va invece inviato nel mese di immatricolazione. Il bollo per un’auto nuova appena acquistata va dunque pagato entro il mese, a meno che l’acquisto non sia avvenuto negli ultimi 10 giorni del mese. In questo caso il pagamento può essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo.

Come capire se il bollo è pagato

Le procedure per verificare il proprio stato di pagamenti corrispondono sostanzialmente alle stesse che servono a pagare il bollo auto. Si può controllare direttamente andando sul sito ACI, nella sezione dedicata, e inserire i seguenti dati:

  • la targa del proprio veicolo;
  • la tipologia di veicolo;
  • i propri dati anagrafici.

Il portale consente di effettuare due operazioni, ovvero: pagare il bollo online accedendo al servizio tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (a proposito, ci sono novità in arrivo: ne abbiamo parlato qui), effettuando il versamento tramite il canale PagoPA; calcolare l’importo del bollo online ed anche quello del superbollo (di cui abbiamo parlato qui), inserendo i dati del proprio veicolo.

Quanto costa il bollo auto

Come accennato in apertura di articolo, anche nel 2023 gli importi del bollo restano invariati rispetto agli anni precedenti. L’esborso è calcolato in base alla potenza della vettura, espressa in kW, legata però alla classe ambientale dell’auto: Euro 6, Euro 5, Euro 4 e così via. Per capire quanto si deve pagare, occorre moltiplicare i numeri seguenti per i kW del veicolo, secondo questo schema:

  • Per Euro 4, 5, 6: 2,58 €/kW fino a 100 kW di potenza, 3,87 €/kW oltre i 100 kW
  • Per Euro 3: 2,70 €/kW fino a 100 kW di potenza 4,05 €/kW oltre i 100 kW
  • Per Euro 2: 2,80 €/kW fino a 100 kW di potenza 4,20 €/kW oltre i 100 kW
  • Per Euro 1: 2,90 €/kW fino a 100 kW di potenza 4,35 €/kW oltre i 100 kW
  • Per Euro 0: 3,00 €/kW fino a 100 kW di potenza 4,50 €/kW oltre i 100 kW

Ad esempio, un’auto Euro 6 con 55 kW di potenza pagherà un bollo di 141,90 euro (55×2,58 euro). Una Euro 6 da 120 kW dovrà invece versare 335,40 euro (100×2,58+20×3,87). A tali somme va inoltre aggiunta l’addizionale stabilita autonomamente da ogni Regione.