Protezione Civile, allerta meteo arancione e gialla in 11 regioni: i territori interessati

La Protezione Civile ha diramato un avviso di allerta arancione e di allerta gialla per 11 regioni a causa del passaggio del ciclone Pulcinella sull'Italia

Foto di Mirko Ledda

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il passaggio del ciclone Pulcinella sull’Italia ha fatto tornare il Paese a temperature invernali ed è scattata l’allerta meteo della Protezione Civile in ben 11 regioni, con un territorio a rischio moderato già segnato in arancione.

Allerta arancione in Italia in una regione per sabato 10 febbraio

Sabato 10 febbraio scatta l’allerta arancione con moderata criticità per rischio idrogeologico in una regione. Si possono verificare fenomeni diffusi di instabilità di versante, frane superficiali, colate rapide di detriti e fango, ruscellamenti superficiali, voragini.

In queste condizioni non è raro che i livelli dei corsi d’acqua minori si innalzino repentinamente con inondazioni localizzate. È frequente la caduta massi e anche in assenza di precipitazioni si possono verificare fenomeni franosi legati alla saturazione dei suoli.

L’allerta arancione scatta in:

  • Lombardia: Lario e Prealpi occidentali; Orobie bergamasche.

Allerta gialla in 11 regioni: i territori interessati

L’allerta gialla scatta in porzioni di Emilia-Romagna, Liguria, ancora Lombardia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto. È allerta gialla anche sull’intero territorio regionale di Abruzzo, Campania, Lazio, Molise. Ecco nel dettaglio per quali zone d’Italia è stato diramato l’avviso.

Allerta gialla per rischio idrogeologico

Lo scenario è caratterizzato da fenomeni localizzati di erosione, frane in superficie, colate di detriti e fango in bacini di piccole dimensioni. Possono avvenire poi ruscellamenti con fenomeni di trasporto di materiale, innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua minori e inondazioni nelle zone circostanti dovute anche a tombature e occlusioni. Le strade possono allagarsi, c’è il rischio concreto di caduta massi e anche in assenza di precipitazioni si possono verificare fenomeni franosi.

  • Abruzzo: bacini Tordino Vomano; bacino dell’Aterno; Marsica; bacino del Pescara; bacino alto e bacino basso del Sangro;
  • Campania: alto e basso Cilento, alto Volturno e Matese; Piana campana; Napoli, Isole e area vesuviana; alta Irpinia e Sannio; Tanagro; Penisola sorrentino-amalfitana; Monti di Sarno e Monti Picentini; Tusciano e Alto Sele;
  • Emilia-Romagna: collina e montagna emiliane centrali; collina e montagna piacentino-parmensi; montagna bolognese;
  • Lazio: bacini di Roma; Appennino di Rieti; bacino del Medio Tevere; bacini costieri Nord e Sud; bacino del Liri; Aniene.
  • Liguria: bacini liguri padani e marittimi di Levante; bacini liguri marittimi di Ponente.
  • Lombardia: Valchiavenna; media-bassa Valtellina; laghi e Prealpi Varesine; Valcamonica; laghi e Prealpi orientali; nodo Idraulico di Milano;
  • Molise: Frentani – Sannio – Matese; alto Volturno – medio Sangro;
  • Sardegna: bacini Montevecchio-Pischilappiu; Campidano; Iglesiente; Logudoro; bacino del Tirso;
  • Toscana: Valdarno inferiore; Serchio-Garfagnana-Lima; Serchio-Costa; Arno-Costa; Bisenzio e Ombrone; Lunigiana; Reno; Romagna-Toscana; Serchio-Lucca; Versilia;
  • Umbria: Chiani – Paglia; Nera – Corno, Medio Tevere;
  • Veneto: alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.

Allerta gialla per rischio idraulico

Si parla di criticità ordinaria idraulica in presenza di fenomeni localizzati di incremento dei livelli dei corsi d’acqua maggiori, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare problemi nel territorio. L’allerta gialla di criticità ordinaria per rischio idraulico scatta in 6 regioni.

  • Abruzzo: bacino alto del Sangro; bacino dell’Aterno; Marsica;
  • Emilia-Romagna: alta e bassa collina piacentino-parmense; collina e montagna emiliana centrale; collina e montagna bolognese; pianura e montagna piacentino-parmense; pianura modenese; pianura reggiana;
  • Lazio: bacini costieri a Sud; bacino del Liri;
  • Lombardia: Orobie bergamasche; nodo idraulico di Milano;
  • Molise: alto Volturno; medio Sangro;
  • Veneto: basso e alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Fratta Gorzone.

Allerta gialla per rischio temporali

L’allerta gialla per rischio temporali scatta quando, oltre a quanto previsto per lo scenario di rischio idrogeologico, i fenomeni sono in rapida evoluzione e si verificano temporali forti con possibili danni dovuti a fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Sono interessate 3 regioni.

  • Abruzzo: bacino alto del Sangro; bacino dell’Aterno; Marsica;
  • Lazio: Aniene; Appennino di Rieti; bacini costieri Nord e Sud; bacini di Roma; bacino del Liri; bacino del Medio Tevere;
  • Molise: alto Volturno; Litoranea; medio Sangro; Frentani – Sannio – Matese.

Perché scattano l’allerta arancione e gialla sull’Italia: il meteo

Dopo il clima mite portato su tutta la Penisola dall’anticiclone africano, il sistema perturbato di origine atlantica denominato ciclone Pulcinella ha raggiunto la Sardegna e le regioni del Nord. I fenomeni si intensificheranno gradualmente anche al Centro e al Sud per tutto il week-end e potrebbero raggiungere entità preoccupanti al Meridione nei primi giorni della settimana.

Precipitazioni abbondanti caratterizzeranno tutto il fine settimana, soprattutto nella notte tra sabato e domenica. Il maltempo si sposterà dal Nord alle regioni tirreniche e alle aree interne di Abruzzo e Molise, con i venti che si rinforzeranno nei quadranti meridionali.

In base alle previsioni del Dipartimento della Protezione Civile, e sulla base degli accordi con le regioni coinvolte che hanno il dovere di attivare i sistemi di prevenzione del rischio e soccorso nei territori interessanti, sono state emesse le allerte per condizioni meteo avverse. Sono state individuate possibili criticità idrogeologiche e idrauliche in gran parte del territorio nazionale.