Rupert Murdoch, il patrimonio immobiliare che ha ispirato Succession

Un viaggio all'interno delle numerose proprietà accumulate dal tycoon dei media nel corso degli anni

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Rupert Murdoch è il più celebre magnate dei media al mondo. Una verità indiscutibile. Tanta è la sua fama che, per quanto estremamente romanzate, alcune vicende della sua vita hanno ispirato una serie già cult come Succession. In questi episodi si fa sfoggio, tra le altre cose, di un patrimonio immobiliare a dir poco invidiabile. Di seguito riportiamo i dettagli di quello di Murdoch, così da individuare le similitudini.

Il tesoro immobiliare di Murdoch

Rupert Murdoch è il media tycoon per eccellenza. Nato in Australia, è divenuto uno dei più importanti magnati al mondo. Per comprendere le dimensioni del suo impero, si pensi che la sua News Corp comprende Times, The Sun, Fox News e il Wall Street Journal.

In Australia Rupert Murdoch possedeva il Cavan Station, un ranch acquistato negli anni ’60. Un risultato ottenuto grazie ai proventi della produzione di lana pregiata. Era ancora distante la sua discesa nel campo dei media. Un luogo del cuore, dove riunire la famiglia, proprio come accade in Succession, con la casa delle vacanze negli Hamptons, descritta come grande quanto un piccolo villaggio.

Proseguendo l’elenco delle proprietà di Rupert Murdoch, nel 2005 ha acquistato un attico a Mayfair, così da guidare al meglio i propri affari londinesi. Un luogo dal carattere contemporaneo e ricco di opere d’arte, che richiama le proprietà dei tre figli di Logan Roy, tutti ai piani alti e dal tono moderno.

Come poteva mancare poi la proprietà immersa nel verde. In questo caso si tratta di una tenuta vinicola a Bel-Air, nell’area di Los Angeles. Ribattezzata Moraga, è stata acquistata per 28,8 milioni di dollari. Occupa una superficie di oltre 700 metri quadrati, comprendendo anche un edificio dedicato agli uffici.

Cambiando costa, spazio per un appartamento a New York, dal valore ben maggiore. Tre livelli, un totale di 370 metri quadrati e affaccio dall’ultimo piano (ovviamente) sulla Fifth Avenue. Valore: 44 milioni di dollari. Una spesa maggiore è stata effettuata per un attico a Manhattan. Acquisto risalente al 2014, quando per 57 milioni di dollari Rupert Murdoch si è assicurato gli ultimi quattro piano del grattacielo One Madison. Una proprietà che oggi non fa parte del novero dei suoi beni. Il tutto è stato infatti venduto dopo circa 12 mesi, per 72 milioni di dollari.

Restando a Manhattan, per quanto si pensi a un’area estremamente moderna sotto l’aspetto degli edifici, il tycoon è riuscito ad assicurarsi per 25 milioni di dollari una casa in mattoni rossi da 600 metri quadrati (venduta pe 28 milioni l’anno dopo).

Nuovo salto nel Regno Unito, stavolta per una casa di campagna da 14 milioni di dollari, nell’Oxfordshire. Un bene architettonico risalente al 1700. Un investimento nel Montana, infine, gli ha garantito un ranch nei pressi del Parco di Yellowstone, per una cifra complessiva di 200 milioni di dollari.

Il patrimonio e l’eredità di Rupert Murdoch

Ci siamo limitati a elencare le proprietà del magnate, senza tener conto di quelle dei figli, che contribuiscono a un patrimonio immobiliare miliardario. È interessante però parlare di eredità e, in generale, di quanto valga di fatto Rupert Murdoch, uno degli uomini più ricchi e influenti al mondo.

Sul finire del 2023 ha detto basta, pronto a godersi la pensione alla veneranda età di 92 anni. Anche sotto questo aspetto esiste un richiamo a Succession, con i figli in attesa di una chance mai giunta.

Si stima che il suo patrimonio sia di 17,5 miliardi di euro. La gestione della potentissima New Corp è andata a Lachlan Murdoch, suo terzogenito. Questi ha rapidamente compreso il peso della corona sul capo, fronteggiando fin da subito una causa milionaria, simile a quella che ha costretto Fox a pagare ben 787,5 milioni di dollari a Dominion. Stavolta a puntare il dito è Smartmatic, che rende ben chiaro quanto duro sia essere il re.