Spiagge e lidi green: 6 dritte per scegliere vacanze al mare sostenibili

Quando si scegliere lo stabilimento balneare per le vacanze, si possono prendere in considerazione alcune caratteristiche che rendano la vacanza sostenibile

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare. Se sostenibile, però, è meglio. Nello scegliere lo stabilimento balneare dove passare le vacanze estive o una giornata al mare, si possono prendere in considerazione alcune caratteristiche che rendano la nostra vacanza più sostenibile.

Materiali eco-compatibili e stagionalità dei lidi

Per selezionare spiagge ecologiche e sostenibili per trascorrere un’estate all’insegna del rispetto ambientale e del benessere personale, un aspetto fondamentale da considerare è l’uso di materiali eco-compatibili. Ad esempio cabine, chioschi e passerelle realizzati con materiali riciclati o legno proveniente da coltivazioni sostenibili, protetti con vernici e isolanti naturali. Anche le strutture di ristorazione, come bar e ristoranti, possono essere realizzate con materiali ecologici, come il legno.

Un ulteriore aspetto cruciale per un lido ecologico e sostenibile è la possibilità di smontare gran parte delle strutture alla fine della stagione, consentendo agli arenili di tornare liberi durante i mesi invernali. Inoltre, gli stabilimenti balneari sostenibili devono essere accessibili a tutti, garantendo passerelle, cabine e bagni accessibili anche alle persone con disabilità o difficoltà motorie. Un vero lido ecologico deve promuovere e diffondere una cultura green tra i turisti, promuovendo buone pratiche ambientali in spiaggia.

Tutela dell’ambiente e gestione dei rifiuti in spiaggia

Scegliere stabilimenti balneari che prestano particolare attenzione al risparmio idrico, al riciclo dei rifiuti e all’utilizzo di materiali eco-sostenibili è fondamentale per proteggere l’ambiente marino. Nei lidi ecologici, è necessario garantire la presenza di punti di raccolta differenziata e gestire le acque in modo ottimale per evitare dispersioni. Ad esempio, è possibile riciclare l’acqua utilizzata nelle piscine e nelle docce. I

noltre, i bagni e le docce dovrebbero funzionare tramite gettoni, per evitare un utilizzo improprio dell’acqua da parte dei bagnanti. È importante fornire cartelli informativi che invitino all’utilizzo consapevole delle risorse idriche e a non gettare oggetti nei tubi di scarico.

Per essere un vero lido sostenibile e rispettoso dell’ambiente, è necessario adottare determinati standard nella gestione dei rifiuti, differenziando tra organico e non organico. Le stoviglie utilizzate dovrebbero essere realizzate con materiali riciclati o riutilizzabili, mentre nelle cucine bisognerebbe utilizzare saponi e detersivi ecologici certificati Ecolabel. Inoltre, è importante adottare tutte le misure possibili per ridurre i rifiuti non biodegradabili e lo scarto.

Energie pulite per una spiaggia eco-sostenibile

Per un lido che mira a essere sostenibile, l’installazione di ombrelloni fotovoltaici rappresenta una scelta intelligente. Sfruttando l’energia solare, è possibile alimentare i servizi come le docce mediante l’utilizzo di pannelli solari. Grazie alle tecnologie attuali e ad alcuni accorgimenti, uno stabilimento balneare potrebbe avvicinarsi all’autosufficienza energetica, almeno per quanto riguarda l’acqua calda.

Nel rispetto dell’ambiente, le luci notturne in spiaggia dovrebbero evitare impatti visivi e privilegiare l’utilizzo di lampioni a LED. Questo permette di garantire un’illuminazione adeguata durante le ore serali senza arrecare disturbo agli ecosistemi marini e agli animali notturni.

Promuovere attività eco-friendly

Oltre ai servizi di base, è importante che gli stabilimenti balneari offrano attività sportive a impatto zero, come il noleggio di biciclette, pedalò o canoe. Si dovrebbe promuovere lo sport che si basa sul rispetto dell’ambiente e sulla conoscenza del territorio, come escursioni, trekking e whale watching. D’altro canto, è essenziale scoraggiare l’uso di moto d’acqua, motoscafi e gommoni, nonché tutte le attività che possono avere un impatto inquinante sul territorio.

Promuovere la tranquillità e le attività sociali tra gli ospiti, posizionando ombrelloni e lettini a una distanza adeguata l’uno dall’altro per garantire un giusto livello di privacy. Organizzare attività ludiche e laboratori creativi per i bambini, in cui il gioco si unisce al divertimento, alla socializzazione e all’educazione ambientale. Alcune attività potrebbero essere quelle che prevedono la raccolta della plastica in spiaggia, poiché purtroppo molte spiagge italiane sono sommerse dalla spazzatura.

Stabilimenti eco-sostenibili e cibo a chilometro zero

Scegliere stabilimenti balneari e lidi che offrono cibo a chilometro zero e promuovono l’enogastronomia locale è un passo fondamentale per un approccio eco-sostenibile. Il cibo è parte integrante della cultura e dovrebbe essere valorizzato su tutte le spiagge, lidi e stabilimenti balneari che si impegnano per l’ecologia e il rispetto della natura.

Gli stabilimenti balneari con punti di ristorazione dovrebbero promuovere la filiera corta e i prodotti locali, includendoli quotidianamente nei loro piatti. Inoltre, sarebbe opportuno privilegiare l’alimentazione vegetariana e vegana. Durante l’aperitivo, oltre al classico spritz, si potrebbero offrire degustazioni di vini locali accompagnati da prodotti gastronomici a chilometro zero.

Bandiere Blu, spiagge italiane premiate per la sostenibilità

La lista delle località italiane che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento delle Bandiere Blu è cresciuto ancora quest’anno, con 17 nuove destinazioni che si sono distinte per la loro eccellenza ambientale. Questo portafoglio sempre più ricco dimostra l’attenzione crescente verso la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità.

Le nuove località premiate includono diverse destinazioni spettacolari, come Catanzaro e Rocca Imperiale in Calabria, San Mauro Cilento in Campania, Gatteo in Emilia Romagna, Laigueglia e Sori in Liguria, Sirmione e Toscano Maderno in Lombardia, Porto San Giorgio nelle Marche, Termoli in Molise, San Maurizio D’Opaglio e Verbania in Piemonte, Gallipoli, Isole Tremiti, Leporano e Vieste in Puglia, e Orbetello in Toscana. Tuttavia, è importante notare che Cattolica in Emilia Romagna non ha confermato il suo status di Bandiera Blu per quest’anno.

I criteri per le spiagge sostenibili

Il premio delle Bandiere Blu è assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee), un’organizzazione non governativa internazionale per l’educazione alla sostenibilità con sede principale in Danimarca, attiva in 81 paesi.

Secondo Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, il numero di comuni italiani premiati con la Bandiera Blu continua a crescere di anno in anno, passando da 37 nel 1987 a 226 quest’anno. Questi comuni rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane, testimoniando l’impegno e la strategia di queste località nel valorizzare ogni aspetto del loro territorio.

Per ottenere il premio, le località devono dimostrare un’eccellente qualità dell’acqua di balneazione nel corso degli ultimi 4 anni, come confermato dai risultati delle analisi effettuate dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio condotto dal Ministero della Salute. La gestione del territorio è anche un aspetto cruciale preso in considerazione, con indicatori come la gestione dei rifiuti, la sicurezza dei bagnanti, la cura delle spiagge e la promozione della mobilità sostenibile.