Nella bozza del nuovo Ddl Semplificazioni, presto al vaglio del Consiglio dei ministri, sono contenute alcune importanti novità per quanto riguarda le farmacie italiane, destinate a estendere sempre di più la quantità di nuovi servizi offerti al pubblico. Ecco dunque che potranno adoperarsi nell’assegnazione di medici di famiglia o pediatri e svolgere alcuni test diagnostici, vaccini e procedure di telemedicina. Oltre all’ampliamento delle funzioni dei “negozi di medicinali”, la bozza del Disegno di legge prevede anche una serie di operazioni volte a rendere più visibili le farmacie stesse, con delle insegne specifiche che si affiancheranno alle consuete croci verdi.
I nuovi servizi delle farmacie
Alla base delle modifiche proposte dal Ddl Semplificazioni del governo di Giorgia Meloni, c’è la precisa volontà di rendere le farmacie sempre più di servizio. Nel dettaglio, le prestazioni in aggiunta verranno segnalate da un specifica insegna che dovrà essere collocata fuori dalle attività, con i consumatori che potranno fare direttamente in farmacia i vaccini e altri test diagnostici.
La bozza del testo, inoltre, interviene andando a modificare il decreto legislativo 153 del 2019, permettendo alle farmacie di dispensare, per conto delle strutture sanitarie, farmaci e dispositivi medici volti al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale.
I vaccini e test diagnostici direttamente in farmacia
Nella bozza del disegno di legge si fa espresso riferimento anche alla possibilità per le farmacie di effettuare la somministrazione “di vaccini individuati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale nei confronti dei soggetti di età non inferiore a dodici anni”. A svolgersi dovranno essere dei “farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali, organizzati dall’Istituto superiore di sanità”. Si tratta di un grande ampliamento dei servizi offerti, visto che a oggi le farmacie possono somministrare soltanto il vaccino antinfluenzale e quello anti Covid ai maggiorenni.
Un discorso simile è preventivato anche per i test diagnostici, con le farmacie che potranno svolgere quelli “che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa”.
Locali e insegne delle farmacie: come cambiano
Ai nuovi e maggiori servizi offerti dalle farmacie, si affianca anche la necessità di comunicarli correttamente ai consumatori. Ecco dunque che “i soggetti titolari di farmacia possono apporre ai locali stessi, oltre alla croce verde identificativa della farmacia, un’insegna riportante la denominazione ‘Farmacia dei servizi‘ e forniscono idonea informazione sulla esatta identificazione dei soggetti titolari di farmacia che offrono i servizi”. Novità interessano anche i locali all’interno dei quali le farmacie potranno svolgere i servizi aggiuntivi, con i titolari che “possono utilizzare locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia. In detti locali è vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti”.
Il controllo dei requisiti di idoneità igienico-sanitaria dei locali spetterà alle Asl competenti, mentre le SL/2 avranno il compito di verificare “che questi ultimi ricadano nell’ambito della sede farmaceutica di pertinenza prevista in pianta organica e che siano situati a una distanza non inferiore a duecento metri dalle altre farmacie e dai locali ove sono svolti i servizi sanitari di pertinenza di altre farmacie. La distanza è misurata per la via pedonale più breve tra soglia e soglia”.