L’estratto conto bancario è il documento ufficiale che la banca invia periodicamente, di solito ogni mese o ogni tre mesi, a chi ha un conto corrente o una carta e riassume tutte le operazioni compiute in quel periodo. Si tratta di una fotografia precisa della propria situazione finanziaria in un determinato arco temporale. Come fare quindi a richiederlo e come consultarlo?
Indice
Perché è importante conoscere e consultare l’estratto conto
È importante conoscere e consultare l’estratto conto perché in questo modo:
- si ha una piena consapevolezza delle proprie abitudini di spesa e gestione del denaro;
- si verifica che le entrate, come stipendio o bonifici, siano arrivate correttamente;
- è più semplice individuare eventuali anomalie come sospetti addebiti o errori;
- si pianifica al meglio il proprio bilancio familiare;
- si può calcolare la giacenza media.
Sapere con precisione dove finisce il proprio denaro aiuta a fare non solo delle scelte consapevoli ma a evitare sprechi. Avere familiarità con l’estratto conto, inoltre, dà la possibilità di gestire al meglio le proprie finanze senza dover chiedere aiuto a terze persone.
Quali sono le informazioni contenute nell’estratto conto
Come detto, l’estratto conto è un documento che contiene informazioni importanti che aiutano a tenere sotto controllo il proprio conto corrente ovvero:
- i dati personali;
- il periodo di riferimento in cui le operazioni sono state eseguite;
- il saldo iniziale che indica quanti soldi c’erano nel conto all’inizio del periodo indicato;
- l’elenco delle operazioni come i soldi che si sono prelevati o i bonifici arrivati;
- il saldo finale alla fine del periodo;
- i costi e le commissioni per il mantenimento del conto qualora ci siano.
Può però capitare che nell’estratto conto compaiano anche delle informazioni aggiuntive come le imposte applicate alle operazioni o i tassi di cambio usati per le operazioni in valuta diversa dall’euro.
Differenza con lista dei movimenti ed estratto conto scalare
L’estratto conto non si deve confondere con la lista dei movimenti che è un elenco dettagliato di tutte le operazioni eseguite in un determinato periodo come versamenti, bonifici, prelievi e pagamenti con la carta. Il primo, inoltre, a differenza della seconda, ha un valore legale.
C’è poi un altro tipo di documento che si dovrebbe richiedere se si desidera avere un controllo più approfondito sul proprio conto corrente ovvero l’estratto conto scalare. Quest’ultimo, rispetto a quello tradizionale, si concentra in particolar modo sul calcolo degli interessi che maturano giorno per giorno.
Tale documento, infatti, riporta i saldi giornalieri e per ogni giorno del periodo considerato anche gli eventuali interessi calcolati che possono essere creditori o debitori. I primi sono a favore del risparmiatore, i secondi sono invece quelli che si devono pagare alla banca.
Si tratta di un documento molto utile per chi gestisce movimenti frequenti o importi di rilievo in quanto dà la possibilità di verificare precisamente su quali importi e per quanti giorni sono stati calcolati gli interessi.
Come viene generato l’estratto conto
Ogni volta che si effettua un movimento bancario come un bonifico o un prelievo, l’istituto di credito lo registra. Qualsiasi operazione che si effettua lascia una traccia e tutte vengono messe insieme in modo ordinato perché alla fine del mese la banca le raccoglie e le utilizza per creare l’estratto conto.
In quest’ultimo, come spiegato, si trovano informazioni utili come ad esempio quando si sono prelevati soldi dal bancomat o quando è stato fatto un bonifico. Vicino a ogni operazione, poi, si trova la data, l’importo e una breve descrizione.
Chiedere un estratto conto, ecco come fare
Se si desidera ottenere un estratto conto, ci si può recare in banca e chiederne una copia cartacea. In alternativa il documento si può chiedere:
- online mediante la home banking;
- via e-mail;
- mediante app bancaria direttamente dal proprio smartphone o tablet.
Come leggere e interpretare un estratto conto
Può sembrare complicato leggere un estratto conto ma in realtà non lo è. Basta solo un po’ di pratica per imparare a leggerlo completamente per:
- controllare la data delle operazioni e capire se sono corrette;
- verificare che gli importi siano gli stessi di quelli che compaiono sulle ricevute o fatture in proprio possesso;
- controllare le commissioni per assicurarsi che non vi siano spese sconosciute o non autorizzate;
- analizzare attentamente le uscite per capire che fine fa il proprio denaro;
- controllare la giacenza media che è utile per confrontare le condizioni offerte dalle diverse banche.
Come tenere al sicuro il proprio estratto conto
Non bisogna mai dimenticare che l’estratto conto è un documento importante in quanto riporta i dati personali e sensibili come il nome completo, l’indirizzo, il numero di conto corrente.
Proprio perché riporta tali dati dovrebbe essere sempre protetto da accessi non autorizzati. Se un malintenzionato entra in possesso di tale documento, potrebbe usarlo per scopi fraudolenti o furti di identità. Cosa si dovrebbe fare quindi per evitare rischi?
Basta seguire queste dritte:
- conservare sempre l’estratto conto in un luogo sicuro;
- non disfarsi delle copie cartacee buttandole nella spazzatura o usare prima un trita documenti;
- evitare di condividere le coordinate bancarie con persone che non si conoscono;
- informarsi sulle misure antifrode messe in atto dalla propria banca.
Da chi può essere richiesto l’estratto conto
Come detto, l’estratto conto bancario è un documento riservato in quanto contiene delle informazioni delicate. Proprio per questo non può essere richiesto da chiunque ma solo dal titolare del conto corrente. Qualora sia cointestato, la richiesta può essere fatta anche dal cointestatario.
E se un’altra persona volesse accedere ai dati di tale documento? Non potrà farlo a meno che il titolare del conto non abbia fornito una delega scritta e firmata che autorizza esplicitamente quella persona ad agire per conto suo.
Ovviamente potranno accedere all’estratto conto anche gli eredi legittimi o testamentari in caso di decesso del titolare del conto. Costoro dovranno però presentare la documentazione necessaria come la dichiarazione di successione e il certificato di morte.
Per quanto tempo va conservato l’estratto conto
Solitamente è consigliabile conservare l’estratto conto per almeno 3 anni perché potrebbe servire come prova in caso di dubbi, errori o problemi legati ai pagamenti, ai bonifici o semplicemente ad addebiti errati.
Ecco un esempio:
dopo due anni ci si accorge che il prodotto acquistato con la carta non è mai arrivato. L’estratto conto può aiutare a dimostrare che quel pagamento è stato realmente eseguito.
La legge prevede invece che le banche conservino tutti i documenti che inviano al cliente, compreso l’estratto conto, per 10 anni. Significa che, qualora fossero andati persi, in caso di bisogno si potrà chiedere una copia alla propria banca che tenuta a fornirla anche a distanza di anni.