Come richiedere l’allacciamento della luce

L'allacciamento della luce è un'operazione necessaria quando si entra in una nuova casa: ecco come e quando richiederla

Foto di Daniele Cardetta

Daniele Cardetta

Editor esperto di Green

Dopo la laurea in Storia Contemporanea si dedica all'attività di copywriter con attenzione alle tematiche energetiche e all'innovazione tecnologica.

Pubblicato: 1 Marzo 2021 17:02Aggiornato: 26 Febbraio 2024 16:06

L’allacciamento luce e gas, insieme a quello dell’acqua, è uno di quegli adempimenti che rientra nell’operazione “cambio casa”. Si tratta di una serie di procedure necessarie quando si trasloca in un immobile di nuova costruzione e che sono sostanzialmente diverse da quelle legate al subentro in un’abitazione con utenze già attive e collegate alla rete di distribuzione. Cerchiamo di capire come funziona l’iter burocratico e cosa si deve fare per richiedere l’allacciamento luce, facendo anche attenzione a non confondere questa operazione con altre, vedi prima attivazione o voltura.

Come funziona la richiesta allacciamento luce?

Prima di rispondere alla domanda focale, chiariamo esattamente a cosa ci stiamo riferendo. Troppo spesso, infatti, quando si parla di utenze, si fa confusione fra termini e concetti che sono molto diversi nella sostanza. L’allacciamento luce, infatti, è cosa ben diversa rispetto al subentro o alla voltura. Per sgombrare il campo da ogni fraintendimento, può tornare utile un breve glossario di riepilogo:

  • Allacciamento della luce e attivazione: l’allaccio è il collegamento fra il contatore dell’abitazione e la linea di distribuzione dell’energia elettrica. La richiesta di allaccio della luce è necessaria quando non si ha ancora né un contatore, né una connessione. A seguito dell’allacciamento alla rete il fornitore procede all’attivazione della luce nell’impianto elettrico dell’utente che ne fa richiesta.
  •  Subentro: è il cambio di utilizzatore della fornitura, in pratica il nuovo intestatario delle bollette che subentra quando il contatore è già allacciato e l’utenza attiva.
  • Distributore locale: si occupa del trasporto e della consegna della materia energia al cliente. A livello nazionale il distributore di riferimento è Enel Servizio Elettrico. Ma è consigliabile comunque informarsi, perché a livello locale ci possono essere diverse società che si occupano dell’allacciamento dei nuovi contatori, per esempio Acea sul territorio di Roma.
  • Fornitore: è la società che vende il servizio di fornitura di energia elettrica al consumatore finale, con un sistema di tariffe in regime di libero mercato, o di mercato tutelato cessato nel 2024.

Per procedere con la richiesta di allacciamento luce il soggetto interessato deve valutare se contattare il distributore locale o uno dei fornitori di energia elettrica del libero mercato. Nel primo caso, bisognerà, quindi, contattare il distributore locale, che procederà a installare il contatore, ma non ad attivarlo. L’attivazione dovrà essere poi richiesta direttamente a un fornitore di propria scelta.

Si può anche optare per la richiesta allacciamento luce con fornitore, in questo caso il contatore viene installato e attivato direttamente con l’offerta scelta dal cliente. Per trovare le offerte più convenienti il consiglio è quello di usare uno strumento gratuito e facile da usare come un comparatore.
Dopo aver contattato distributore o fornitore, il cliente verrà contattato da un tecnico specializzato per fissare un sopralluogo dell’area ove installare il contatore. In seguito, il cliente riceverà un preventivo delle spese che variano dalla complessità dei lavori alla potenza del contatore.

Quali sono i requisiti per il nuovo allaccio della luce

Dopo aver accettato il preventivo, i lavori possono cominciare, ma occorre presentare tutta una serie di documenti per procedere con l’allacciamento luce. Nello specifico, il richiedente dovrà fornire:

  • Dati catastali, titolo di possesso e documento di edificazione immobile
  • Documento di identità e codice fiscale intestatario
  • Indirizzo postale dove inviare il preventivo
  • Indirizzo fatturazione bollette
  • Tipologia d’uso
  • Numero di punti di fornitura richiesti (codice POD)
  • Potenza totale dei contatori in kW

N.B. I distributori locali di energia elettrica procedono ai nuovi allacci alla propria rete nel rispetto delle normative di legge e delle tempistiche tecniche e previo controllo del regolare versamento dei contributi di allacciamento.

Allacciamento della luce costi

Quando si parla di allacciamento luce costi e tempistiche sono aspetti molto importanti da considerare. Per capire l’importo bisogna fare riferimento al preventivo. I costi, comunque, sono suddivisi in diverse voci come la quota distanza, la quota potenza e la quota fissa. La quota distanza è calcolata in base alla distanza in linea retta tra l’abitazione da servire la cabina di trasformazione a essa più vicina. In genere, per i residenti si ha un costo fisso per la quota distanza, pari a 194,6 euro. La quota potenza, che è pari a circa 77,49 euro per ogni kW, si calcola considerando la potenza disponibile, mentre la quota fissa è quella comprensiva di tutti i costi amministrativi che il distributore ha sostenuto per fare materialmente l’allacciamento luce.

Allacciamento luce tempi

Per quanto riguarda le tempistiche, l’allacciamento luce necessita generalmente di un periodo compreso tra 10 e 80 giorni lavorativi. Chiaramente la differenza di allacciamento luce tempi dipende dalla complessità dei lavori per quanto riguarda l’installazione del contatore luce. Dopo aver inviato la domanda di allacciamento luce al fornitore, questi dovrà accettarla e inoltrarla al distributore entro 2 giorni lavorativi.

Questi avrà poi 20 giorni dal ricevimento della domanda per fare un sopralluogo e proporre al cliente un preventivo. Non è finita, dopo l’accettazione e il pagamento del preventivo per allacciamento luce, il distributore avrà 10 giorni lavorativi per lavori di bassa complessità come l’installazione del contatore e 60 giorni lavorativi per eseguire lavori di complessità superiore.

Cosa succede in caso di ritardo

Le tempistiche di allacciamento luce sono chiare, ma che cosa succede se dovesse esserci un ritardo? In questi casi si avrà diritto a un rimborso predisposto dall’ARERA per tutti i clienti domestici alimentati in bassa tensione. Per ritardi nell’invio al cliente dei preventivi, le cui cause sono da addebitarsi al distributore, ci sarà un rimborso automatico di 35 euro; per ritardi fino al doppio del tempo autorizzato e di 70 euro per il triplo. In caso di ritardi superiori ai 45 giorni, invece, si avrà diritto a un rimborso immediato di 105 euro. Le cose cambiano per ritardi che riguardano l’allacciamento luce di clienti non domestici. In questo caso le cifre spettanti ammontano a 70 euro per ritardi fino al doppio del tempo autorizzato, a 140 euro per ritardi fino al triplo e 210 euro per ritardi superiori a 45 giorni.

Insomma, l’allacciamento luce e gas è quella procedura che consente di collegare la propria abitazione alla rete di distribuzione locale. Va richiesta solo in caso di assenza di contatore; in caso di presenza di contatore bisognerà verificare che non risulti già attivato e procedere con un subentro, una prima attivazione o una voltura.

In collaborazione con Libero Tariffe