Vivere in un container: comodo, economico ed eco-friendly

La scelta di abitare in un container è sempre più frequente, anche in Italia. Ma come funziona questa nuova soluzione abitativa, e quali sono i suoi vantaggi?

Non è certo una soluzione abitativa consueta, il container. E probabilmente non è neppure adatto a tutti. Eppure, ricavarci un’abitazione ha tutta una serie di benefici. Innanzitutto, il costo: un container non raggiunge certo le cifre di un appartamento tradizionale, figurarsi quelle di una casa indipendente. Inoltre, si può acquistare Amazon e costruire facilmente. Senza contare il suo valore eco-friendly.

Ma che significa, vivere in un container? Esattamente ciò che sembra. Significa arredare quelle “scatole” d’acciaio esattamente come si farebbe con una casa tradizionale, scegliendo tra modelli nuovi e usati e assemblando tra loro quante unità si vuole. La prima volta che si è parlato di trasformare un container in un’abitazione era il 1937. Tale Malcolm Purcell McLean, un trasportatore della Carolina del Nord, lanciò l’idea. Ma solo nel 1987 Philip Clark costruì la prima casa-container. 

Oggi, centinaia e centinaia sono le persone che, nel mondo, hanno scelto questa soluzione abitativa. Innanzitutto, per i suoi costi. Per acquistare un singolo container si spendono tra i 1000 e i 3500 euro. Una volta trasportato sul terreno, gli operai toglieranno tutti i pannelli ad eccezione di quello più esterno; dopodiché, ricaveranno porte e finestre dalle sue pareti. In realtà, con più container si possono realizzare abitazioni del tutto simili a delle ville, con prezzi tra gli 80.000 e i 100.000 euro. E con un aspetto davvero su misura: si possono imbiancare, rivestire, coibentare, dotare di enormi finestre e scenografiche verande.

Ma perché vivere in un container è una scelta eco-friendly? Innanzitutto, per la materia prima in sé: ricavandoci un’abitazione, significa dare al container una seconda vita. Inoltre, se di norma vengono isolati con dei pannelli, alcuni proprietari, in fase di costruzione, scelgono di utilizzare anche uno spray isolante su entrambi i lati delle pareti, così da mantenere all’interno del container il caldo nei mesi più freddi (dimenticandosi così le salate bollette del gas di una casa tradizionale), e un piacevole fresco durante quelli più caldi.

In Italia, la legge vieta la realizzazione di abitazioni all’interno di container completamente mobili. Le fondamenta sono necessarie, ma sono molto più semplici da realizzare rispetto a quelle di una casa tradizionale. Così, tempi e costi di realizzazione si dimezzano.