Caldo record in Brasile, a Rio de Janeiro 62,3 gradi percepiti: cosa sta succedendo

L'ondata di caldo record che ha investito il Brasile durerà almeno fino a mercoledì. Poi sono previsti forti temporali. Ed è allerta pioggia

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un’ondata di caldo record ha investito il Brasile: la temperatura percepita più alta si è registrata a Rio de Janeiro nel quartiere Guaratiba, alle 9:55 locali di domenica 17 marzo (in Italia erano le 13:55): ben 62,3 gradi. Si tratta del livello più alto mai registrato nella metropoli brasiliana dal 2014, anno in cui iniziarono le misurazioni.

Ondata di caldo in Brasile

Domenica la temperatura effettiva ha raggiunto una massima di 42 gradi. In molti hanno cercato refrigerio sulle spiagge di Ipanema e Copacabana, letteralmente prese d’assalto. Altri hanno cercato un po’ di frescura nel Parco Tijuca. Guaratiba è soggetta ad alte temperature a causa della sua vicinanza all’oceano e ai venti caldi da nord che colpiscono la zona, ha spiegato il Cor (Centro de Operações Rio).

Il Brasile, in particolare nell’area di Rio de Janeiro, sta affrontando un’ondata di caldo record. Al di là della temperatura percepita, si prevedono picchi di caldo effettivi in queste giornate:

  • lunedì 18 marzo: 34.7° alle 12:00;
    lunedì 18 marzo: 32.6° alle 15:00;
  • martedì 19 marzo: 33.4° alle 12:00;
    martedì 19 marzo: 32.5° alle 15:00;
  • mercoledì 20 marzo: 33.1° alle 12:00;
    mercoledì 20 marzo: 33,9°alle 15:00;
  • giovedì 20 marzo: 30.7° alle 9:00;
    giovedì 20 marzo: 35.5° alle 12:00;
    giovedì 20 marzo: 36.4° alle 15:00;
    giovedì 20 marzo: 33.2° alle 18:00;
    giovedì 20 marzo: 30.8° alle 21:00;
  • il resto della settimana sarà rinfrescato da piogge e temporali, anche molto forti.

A San Paolo, la città più grande del Sud America, il giorno più caldo dell’anno è stato sabato 16 marzo: il termometro ha raggiunto i 34,7 gradi. Da mercoledì inizia l’autunno nell’emisfero australe e il Brasile avrà temperature meno infuocate.

Allerta pioggia nel sud del Brasile

Mentre l’area di Rio boccheggia, piogge estreme hanno causato ingenti danni e disagi nel sud del Brasile. E l’allerta pioggia non è ancora conclusa: “Sarà una settimana di rischio molto elevato nel Centro/Sud del Brasile a causa di piogge intense e temporali. Il sistema più preoccupante è un fronte freddo molto intenso che arriverà con piogge torrenziali e possibili tempeste” ha avvertito l’agenzia meteorologica MetSul. “Sono stati registrati volumi di pioggia eccezionalmente elevati” in alcune località dello Stato meridionale di Rio Grande do Sul, fino a 300 mm.

E la continua alternanza di piogge e caldo facilita in Brasile la proliferazione delle zanzare responsabili della febbre Dengue. A febbraio le autorità avevano lanciato un allarme temendo 4 milioni di contagi. La malattia ha da tempo oltrepassato i confini del Sud America ed è arrivata anche in Europa. Focolai di Dengue in Italia sono stati segnalati in diverse zone.

Cos’è la temperatura percepita

A differenza della temperatura, che è un valore scientifico misurabile riconosciuto da standard internazionali, sotto la locuzione di “temperatura percepita” o di “temperatura apparente” si indica quel livello di temperatura al quale gli esseri umani cominciano a provare disagio. La temperatura percepita risente di altre condizioni oltre al calore come l’assenza di vento, l’alta umidità o la vicinanza a superfici che possono trattenere il calore o restituirlo aumentando il senso di disagio di chi vi si trovi vicino, come le lamiere delle auto o il cemento dei marciapiedi.

In realtà non esiste un unico standard internazionale per indicare la temperatura apparente. Si cominciò a parlare degli effetti della temperatura sul corpo umano quando l’aviazione degli Stati Uniti notò che durante la guerra del Vietnam alcuni piloti che attendevano all’interno degli aerei a temperature elevate erano soggetti a malori. Dopo alcune osservazioni, si notò che i malori erano più frequenti in condizioni di elevata umidità.